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Ciliegine: la Dolcezza dei Complicati Rapporti d’Amore

Creato il 13 dicembre 2012 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Ciliegine: la Dolcezza dei Complicati Rapporti d’Amore

Solitamente non scelgo i film in base ai titoli, spesso possono essere fuorvianti, eppure in questo caso Ciliegine corrisponde esattamente alla sensazione che si ha quando si mangiano una dietro l’altra le ciliege. Una sensazione di freschezza, buonumore, dolcezza. Il film che segna l’esordio alla regia di Laura Morante (attrice versatile nonché nipote della scrittrice Elsa) ha quel gusto di leggerezza e brio che secondo me dovrebbe avere una buona commedia. Tema centrale della pellicola, uscita nelle sale italiane il 13 aprile di quest’anno, è il difficile e complicato rapporto tra uomini e donne. “Sai che novità!” potreste sicuramente commentare, eppure la caratteristica del lungometraggio sta nell’analizzare questo argomento trito e ritrito (ci sarà decisamente un motivo per cui poeti, scrittori, cantautori ne parlano dalla notte dei tempi!) attentamente ma con senso dell’humour. La vicenda ruota attorno a un equivoco costruito ad arte. Come conquistare una donna irragionevole, impegnata e affetta da androfobia (ovvero da una persistente e anormale paura del sesso maschile) se non facendole credere di essere gay, sinonimo ormai per molte donne e per la protagonista Amanda (Laura Morante) di uomo sensibile, attento e garbato? Sarà così che Antoine (Pascal Elbé) abbatterà il muro di fissazioni e pregiudizi di genere che avevano portato la protagonista a fuggire dalle sue precedenti relazioni.

una immagine di Laura Morante 620x413 su Ciliegine: la Dolcezza dei Complicati Rapporti dAmore

Perché se una volta a scappare da relazioni e impegni affettivi erano perlopiù gli uomini, adesso sono le donne a venire colpite dallo stesso istinto di fuga. Sarà per la maggiore indipendenza che ha portato il genere femminile ad immaginare e costruire il futuro pensando alla realizzazione personale non più solo all’interno della coppia, o per quel leggero “timore” rimasto da precedenti scottature (“aver paura d’innamorarsi troppo” cantava qualche anno fa Battisti), ma Amanda come molte altre donne si è rifugiata nella confortante abitudine a rilevare costantemente negli uomini segnali di indifferenza, arroganza, inaffidabilità e tradimento, così che ogni piccola mancanza o sbadataggine (come ad esempio il mangiarsi l’unica ciliegina candita sulla torta) diviene la goccia che fa traboccare il vaso, il pretesto cercato e trovato per porre fine alle sue relazioni. Ma forse se si guardano alla lente d’ingrandimento le azioni del partner, volendo trovare qualche inezia a cui aggrapparsi per poter emettere la sentenza, ci sarà sempre qualcosa che avvalori la nostra tesi sui “maschi-arroganti-traditori”. E probabilmente questo atteggiamento non è che il sintomo di una paura più profonda, dell’amore tout court, timore nell’essere disponibili e aperti verso il mondo e le emozioni, nel semplice lasciarsi andare.

una immagine di Pascal Elbé 620x413 su Ciliegine: la Dolcezza dei Complicati Rapporti dAmore

Ciliegine riesce così a far emergere ed evidenziare dinamiche ormai comuni nella nostra società, senza però sommergerle con atteggiamenti paternalistici, ma guardandole con occhio leggero e con quel gusto dolce e brioso tipico della narrativa-cinematografica francese, una seconda patria per la regista-attrice. Il ritmo cadenzato ma non frenetico, sottolineato dalla colonna sonora di Nicola Piovani, caratterizza la storia animandola con episodi particolarmente divertenti riuscendo ad evitare i cliché: simpaticissime le scene in cui Antoine e Maxime (Samir Guesmi) fingono di avere una relazione per scatenare la gelosia di Amanda. Perché nonostante l’androfobia e la diffidenza, Amanda resta un’inguaribile romantica, esattamente come Antoine e come quasi tutti noi: anche se la sua ricerca dell’amore è caratterizzata dalla paura e da delusioni causate spesso dal voler trovare l’uomo privo di imperfezioni, sogna comunque l’amore e la felicità.

una immagine di Isabelle Carré e Laura Morante 620x413 su Ciliegine: la Dolcezza dei Complicati Rapporti dAmore

E lo sguardo della regista e degli sceneggiatori su questa donna complicata e leggermente insopportabile, sulle sue fissazioni e irragionevoli prese di posizione non è duro, distaccato da giudice/psicologo che la analizza dall’alto etichettandola (ciò è evidente infatti nella caratterizzazione della figura dell’eccentrico psicologo Bertrand molto lontano dallo stereotipo dello “strizzacervelli”), ma è lo sguardo bonario e benevolo di chi comprende e fa sue le paturnie di Amanda, la diffidenza e quella paura di amare che la porta a fuggire. Ma proprio come cantava Battisti, avere paura è un leggero dolore che a un certo punto non si può più sopportare e l’unico rimedio è “ubriacarsi di fiducia per uscirne finalmente fuori”.

una immagine di Ciliegine 2012 di Laura Morante 620x885 su Ciliegine: la Dolcezza dei Complicati Rapporti dAmore


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