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Cina: enti locali fuori controllo

Creato il 02 febbraio 2012 da Lamiaeconomia
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Cina: enti locali fuori controllo
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Cina: enti locali fuori controlloCina: enti locali fuori controllo
Vi riporto un interessante articolo...
Ecco un articolo dal Caijing di questa settimana:
Il periodo, d’oro ma di breve durata, per i fornitori, i costruttori e
le società interessate alle ferrovie urbane in tutta la Cina sembra essere terminato nei mesi recenti. Gli enti locali in tutto il paese hanno tagliato la spesa per le infrastrutture fin dall'estate scorsa, e il business delle ferrovie urbane è rallentato fino allo stallo dopo molti anni di rapida crescita.
[…] NDRC ha imposto regolamentazioni estremamente rigide sul processo di approvazione per la costruzione delle metropolitane già prima del 2008, ha detto Jin Yongxiang, direttore generale della Dayue Consulting Firm di Pechino, che fornisce consulenze ai progetti per le metropolitane. Jin ha asserito che "la situazione ha avuta una svolta di 180 gradi” nell’aprile del 2009, quando il Consiglio di Stato ridusse il requisito minimo di capitale per i progetti ferroviari urbani al 25 per cento. All’epoca, ha riferito fonte di NDRC a Caixin, il credito non aveva freni e i prestiti in banca erano facili da ottenere.
"In alcuni casi, il NDRC dette l’assenso a un progetto di ferrovia urbana anche se il governo locale non era riuscito a soddisfare i requisiti minimi di capitale”, ha affermato la fonte. "Con l'approvazione dell’NDRC per i progetti ferroviari sotterranei, le banche erano disposte a prestare e non verificavano se gli enti locali avevano I requisii di capitale." In alcune città, tuttavia, l’entusiasmo per la costruzione di ferrovie fece troppa strada.
Ad esempio, furono costruite ferrovie anche per le poche persone che vivono alla periferia della città di Changsha nella Provincia di Hunan, ha detto Wang Chengli, un professore di urbanistica all'Università del Centro Sud della città. Oggi, alcune delle fermate delle linee metropolitane già terminate sono nel mezzo ai campi. Wang ha affermato che le autorità di Changsha hanno installato molti meno chilometri di tracciato nel centro della città che nei suoi sobborghi. Ogni progetto è stato approvato dal governo centrale, ha aggiunto.
Zhang dice che la Cina ha appreso una dura lezione dal programma per le metropolitane veloci. Ad esempio, ritiene che le metropolitane non andavano costruite in "molte città". Le uniche città che avrebbero dovuto costruire le metropolitane sono quelle tentacolari, come Pechino, Shangai, Tianjin, Shenzhen, Wuhan, Nanjing e Guangzhou", ha detto Zhang: "Le capitali provinciali come Shenyang e Taiyuan possono gestire il loro traffico con una sola linea ferroviaria leggera." Le metropolitane possono essere costose nelle città più piccole. Zhang ha asserito
che i costi finali per molti progetti erano spesso di molto superiori alla stima dei governi locali.
A poco a poco l’asserzione ripetuta da tanti speculatori in Cina - che non è mai troppa la spesa in infrastrutture – sta mostrando la corda. È possibile, invece, sprecare un sacco di soldi nelle infrastrutture, e se in Cina gli investimenti spinti dal debito vengono sprecati, come sto affermando da più di un decennio, alla fine il debito salirà necessariamente a un ritmo insostenibile. La settimana scorsa Bloomberg ha pubblicato questo articolo in cui suggerisce che persino i dati ufficiali, che mostrano l’incremento del debito, possano sottostimare la realtà dei fatti:
Il debito accumulato dalle compagnie che finanziano gli enti locali come a Tianjin […] sta aumentando, come indica una ricerca in lingua cinese sulle prospettive delle obbligazioni emesse quest’anno. Suggerisce anche il totale detenuto da istituti di questo tipo probabilmente è un’inezia se rapportato a quanto rilevato dai revisori dei conti della Cina e dei dati pubblicati dalle banche. Bloomberg News ha registrato il debito delle 231 società di finanziamento gli enti locali che hanno venduto obbligazioni e titoli di credito fino al 10 dicembre di quest’anno. Il totale era di 3,96 trilioni di yuan (622 miliardi di dollari), principalmente in prestiti bancari, più della dimensione corrente del fondo di salvataggio europeo.
Ci sono 6,576 entità simili in tutta la Cina, secondo un conteggio fatto a giugno dall'Ufficio di Revisione Contabile Nazionale, che ha quantificato il totale del debito in 4,97 trilioni di yuan. Ciò significa che I 231 mutuatari analizzati da Bloomberg hanno da soli accatastato più di tre quarti del debito complessivo.
Il fatto così poche compagnie abbiano accumulato così tanto debito suggerisce un problema ancora più grande, asserisce Fraser Howie, il direttore di gestione della CLSA Asia-Pacific Markets con sede a Singapore che ha scritto due libri sul sistema finanziario cinese. "Si dovrebbe essere più preoccupati di quanto non siamo", è il suo commento dopo le rilevazioni di Bloomberg: "Certamente più preoccupati di quanto le banche possano suggerire.”

Fonte: Building Debt in China
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