Aumentando gli investimento, la Cina potrebbe passare dall’attuale 13% di rinnovabili nel proprio mix energetico a un ben più sostanzioso 26% nel giro di 15 anni.
Ad affermarlo è un recente rapporto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), che mette in luce come le odierne politiche energetiche messe in atto da Pechino porteranno le rinnovabili al 17% nel 2030.
Ma se al posto dei 145 miliardi di dollari previsti gli investimenti toccassero quota 228 miliardi, ecco che le cose potrebbero cambiare radicalmente.
La ricerca, intitolata “Renewable Energy Prospects: China“, è parte di Remap 2030, la roadmap per le rinnovabili tracciata dall’agenzia che punta a raddoppiare la quota globale del mix di energie rinnovabili entro il 2030.
“In veste del maggiore consumatore di energia al mondo – ha affermato Adnan Z. Amin, direttore generale di Irena – la Cina deve giocare un ruolo cruciale nella transizione globale verso un futuro energetico sostenibile. Secondo le stime, la Cina entro il 2030 potrebbe consumare il 60% di energia in più. Il modo in cui Pechino risponderà a questa esigenza determinerà se il mondo sarà in grado o meno di frenare i cambiamenti climatici”.
[foto da greenplanner.it]