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Cineforum – LA FAMIGLIA BELIER: una fiaba perfetta

Creato il 21 dicembre 2015 da Masedomani @ma_se_domani

la-famiglia-belier_poster_Courtesy of BIM Distribuzione

ci prendiamo sotto braccio e scivoliamo nella solita fila, i vicini di sempre, la grande famiglia del giovedì sera, da anni, ogni settimana una storia nuova

d’improvviso

il

buio

ci sorprende

lo schermo ci catapulta senza preamboli in un’azienda agricola a gestione familiare nella tipica campagna francese tra galline mucche formaggi vitellini, sentiamo il profumo dell’aria pulita e respiriamo a pieni polmoni le splendide immagini bucoliche

orecchie e occhi sbarrati

labbra sorridenti

la trama ci intriga, gli attori sono magistrali, la fotografia rilassante e la giovane attrice protagonista Louane Emera, Paula

sorprendente

la mia vicina mi punzecchia con il suo gomito ossuto, anche lei è felice, stiamo bene, ci sembra di volare

Photo: courtesy of BIM Distribuzione

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Paula, sedici anni, un papà, una mamma e un fratellino sordi, lei, unica voce della famiglia, sedici anni che valgono il doppio, una vita carica di responsabilità, le mucche di giorno e di notte, la scuola, il mercato, gli amici, la famiglia e il linguaggio dei segni

le vogliamo tutti bene

Paula su e giù in bicicletta nella campagna francese e noi in sella con lei torniamo adolescenti, vibriamo e pedaliamo col suo stesso entusiasmo, Paula la figlia di tutti noi, noi stessi a sedici anni, sordi o udenti, alla ricerca della propria identità tra le tipiche difficoltà di quell’età

Photo: courtesy of BIM Distribuzione

Photo: courtesy of BIM Distribuzione

soffriamo e ridiamo all’unisono, la trama è avvincente, la comicità incontenibile, il pubblico empatico

la voce di Paula

protagonista assoluta

un dono scoperto per caso dall’amorevole professore di musica, un dono coltivato con dedizione che germoglia pian piano grazie agli sguardi benevoli, alle attenzioni e agli incoraggiamenti del suo

premuroso professore

adoriamo pure lui

Photo: courtesy of BIM Distribuzione

Photo: courtesy of BIM Distribuzione

Paula è talentuosa e si iscrive al concorso canoro indetto da Radio France a Parigi, canta, solfeggia, sogna, studia, vive, pedala, ha paura, rinuncia, riprende, segue la sua vocazione, teme di ferirsi e di ferire la sua famiglia andando a studiare lontano, sorride, avanza, arretra e noi sempre lì accanto a sostenerla

Photo: courtesy of BIM Distribuzione

Photo: courtesy of BIM Distribuzione

la

sua

voce

nell’aria

entra per sempre nei nostri cuori

la svolta finale

al bando i compromessi

Paula canta, canta in linguaggi diversi e vola, vola e noi voliamo con lei librandoci nell’aria dall’emozione, le lacrime scendono copiose e i brividi scorrono lungo i nostri corpi

il pubblico

in sala

e

sullo schermo

diventano un tutt’uno

Paula canta, canta in linguaggi diversi e vola, vola e noi pubblico attento la raggiungiamo per abbracciarla teneramente

scorrono i titoli di coda ma noi siamo ancora dentro alla storia, lo saremo per molti giorni, lo so, lo sappiamo, Paula dentro di noi, la sua voce nelle orecchie, incollata nel nostro corpo per sempre, siamo tutti commossi da questa fiaba vera

una fiaba perfetta

Elisa Bollazzi

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n.d.r. con un click QUI la recensione all’uscita del film al cinema

Elisa Bollazzi

artista e scrittrice si diletta a trasformare in un flusso di parole la sua vita itinerante da una galleria a un museo da una sala cinematografica a un teatro da un incontro con l’autore a una biennale

inizia a scrivere a sei anni sotto l’amorevole guida dell’adorata maestra Luigia. Dapprima le vocali: 40 a 40 e 40 i 40 o 40 u in seguito le consonanti, 40 per ognuna e quindi tutte in fila. Di lì a poco vocali e consonanti abbracciate in mille modi all’apparenza indecifrabili: ab ac al am an ao ar as at au av az Ba bo bu Ca cc ci cr cu Da du Aa dd nn pp ss vv zz, inspiegabili suoni che d’un tratto trovano un senso e come d’incanto si trasformano in parole e pensieri. Elisa sa guardare, ascoltare, pensare e ora anche scrivere: il gioco é fatto!

Dal 1990 si dedica con devozione al suo Museo Microcollection www.microcollection.it


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