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Cinema, Festival di Cannes: oggi il verdetto. L’Italia spera con Moretti e Sorrentino

Creato il 24 maggio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Questa mattina la giuria, presieduta dai fratelli Coen, si è riunita per l’ultima volta prima di rilasciare il verdetto del 68esimo Festival di Cannes. Una edizione segnata dalla presenza di tre film made in Italy: Nanni Moretti, Matteo Garrone e Paolo Sorrentino hanno tutte le carte in regola per uscire tra i vincitori di questa annata.

(parisrivedroiterivegauche.com)

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Per molti rappresentanti della stampa italiana il super favorito è “Mia madre” di Moretti, apprezzatissimo anche dai francesi, che potrebbe ambire alla Palma d’Oro, bissando il successo del 2001 con “La stanza del figlio”. – Il film piu’ personale del regista di “Caro diario” ha raccolto moltissimi consensi. Tra 24 ore sapremo se la giuria la pensera’allo stesso modo.

Anche “La giovinezza” di Sorrentino per qualcuno potrebbe salire sul podio piu’ alto oppure ricevere il premio della Giuria o quello per la Regia. Michael Caine, invece, interprete del film del regista napoletano, e’ il piu’ gettonato, insieme al francese Vincent Lindon (in “La Loi Du Marche* di Stephane Brize’, per la Palma alla migliore performance maschile. L’unico riconoscimento che andrebbe a un film francese. Per una volta la Italia potrebbe surclassare la Francia, almeno, stando ai rumors della stampa italiana. “Il racconto dei racconti” di Garrone si sa difendere bene. Per qualcuno il fantasy targato Italia potrebbe assicurarsi il Grand Prix della Giuria (il terzo per Garrone dopo “Gomorra” e”Reality”).

Margherita Buy, alter ego di Moretti in “Mia madre”, se la dovra’ vedere con le formidabili performance di Cate Blanchett (quasi senza rivali) in “Carol” e Zhao Tao in “Mountain May Depart” di Jia Zhanke. Il film di Zhanke, che attraversa la Cina tra il 1999 e il 2025, e’ il titolo che potrebbe dare del filo da torcere ai nostri. Seguono “Carol” di Todd Haynes, tratto da un romanzo di Patricia Highsmith, il greco “The Lobster” di Yorgos Lanthimos, ambientato in un futuro distopico dove la legge impedisce di essere single, e *Son of Saul” dell’ungherese Laszlo Nemes, il cui protagonista e’ un ebreo assoldato dai nazisti per rimuovere i corpi nelle camere a gas. La sfida e’ aperta e per la Italia questa edizione potrebbe essere storica. (AGI)


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