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Cinema, pubblicato da “Ciak” il meglio ed il peggio del 2014. Trionfa la “fuga dalla realtà”

Creato il 30 dicembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

2014, fuga dalla realtà… Pubblicato da “Ciak” il sondaggio dei migliori e dei peggiori film dell’anno. Quest’anno il tradizionale sondaggio di fine anno della rivista “Ciak” (in edicola da questa settimana), frutto dei voti dei lettori sul meglio e il peggio del cinema del 2014, premia le pellicole alla ricerca di mondi lontani e virtuali, in un buco nero, nel Distretto 13 o nella Recanati del passato, fra amori digitali, draghi e streghe cattive.

Interstellar (hdwallpapers.in)

Interstellar (hdwallpapers.in)

Per Ciak su tutti “Interstellar”, “Boyhood” e “I Guardiani della Galassia”. Si parte dal film che ha segnato l’anno, il viaggio oltre il tempo e lo spazio di “Interstellar” (45%) di Christopher Nolan (43%), anche miglior regista, con Matthew McConaughey (68%) miglior attore a suggellare una strepitosa rinascita artistica. A rimarcare che questa è stata un’annata di cinema multiforme, al secondo posto della categoria miglior film si piazza il capolavoro d’autore “Boyhood” di Richard Linklater e al terzo il blockbuster “I Guardiani della Galassia” di James Gunn, una vera sorpresa di genere tra fantascienza ad alto tasso di effetti speciali e ritmo da commedia.

L’attrice più apprezzata del 2014 è Jennifer Lawrence. Jennifer Lawrence (51%) raddoppia: come lo scorso anno, è l’attrice più amata non solo per aver ripreso l’arco di Katniss in “Hunger Games – Il canto della rivolta parte 1″, ma anche per Mystica in “X-Men – Giorni di un futuro passato” (e così, le si perdona invece il piccolo passo falso di “Serena”). La seguono a distanza Scarlett Johansson, che compare soprattutto per la sua voce, quella del sistema operativo Samantha nella versione originale di “Lei”, e Jessica Chastain per l’ottima prova in “Interstellar”. (segue)

“Lei” di Spike Jonze, per un’amore tutto virtuale. Per la prima volta in assoluto la miglior scena sentimentale è un amore tutto virtuale: quello di un uomo per il suo computer in “Lei” (32%) di Spike Jonze. Un segno dei tempi? Quest’amore in assenza, incorporeo, del tutto digitale fa palpitare i lettori di “Ciak” anche più di quello adolescente e sofferto fra Hazel/Shailene Woodley e Gus/Ansel Elgort di “Colpa delle stelle”.

Sul versante italiano stravince la poesia di “Il giovane favoloso” (35%) di Mario Martone. “Il giovane favoloso” è stato il successo tricolore della stagione con un inaspettato exploit d’incassi (più di 6 milioni di euro) e ha sdoganato dalle pagine dei libri un poeta immortale. Per i lettori del magazine, che incoronano anche il suo protagonista, Elio Germano (57%), miglior attore, è il film italiano dell’anno. Dietro per un soffio “Il capitale umano” di Paolo Virzì e al terzo posto la commedia-sorpresa “Smetto quando voglio” dell’esordiente Sydney Sibilia che, senza star ma con un gruppo di attori brillanti eccezionali e una sceneggiatura dai tempi comici perfetti, ha raccolto più di 4 milioni di euro.

Paola Cortellesi, la migliore attrice italiana. È invece Paola Cortellesi (42%) a conquistare i voti come miglior attrice italiana per i suoi ruoli in “Scusate se esisto!”, “Sotto una buona stella” e “Un boss in salotto”, seguita da Valeria Bruni Tedeschi e Alba Rohrwacher. Delude invece il kolossal biblico “Noah” (27%) di Aronofsky. E cosa ci aspettiamo dall’anno che verrà? Si punta sulla nuova star Benedict Cumberbatch (73%), ma anche su “La giovinezza” (37%) di Paolo Sorrentino. Per tornare coi piedi per terra. Forse. (ADNKRONOS)


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