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Cinque dischi per ...i soldi.

Da Farmacia Serra Genova
Non ci addentreremo in analisi politiche, cari lettori, tranquilli: ma certo è che la notizia di questa settimana è la manovra che ha fatto sì che nelle nostre buste paga (o meglio, in quelle dei relativamente fortunati che una busta paga ce l’hanno) si potrà godere di 14 euro in più a partire dal 2014. Posto che i dettagli della manovra li troverete spiegati meglio altrove (qui siamo in farmacia ad ascoltare musica, mica a Ballarò), finalmente possiamo darci alle spese pazze pazzissime. O almeno fingere di poterlo fare, con cinque dischi per atteggiarsi a ricconi.
Madonna – Material girl

Avremmo potuto iniziare con Diamonds are a girl’s best friends, ma il momento amarcord verrà più tardi. Intanto sollazziamoci con questo video di Madonna, che scopiazz…ehm, si ispira alle immagini del film Gli uomini preferiscono le bionde, in cui Marilyn cantava che i diamanti sono i migliori amici di una ragazza. Miss Ciccone, non ancora diventata Mrs Qualcuno (per quanto tutti i suoi fidanzati e mariti siano sempre stati ribattezzati Mr. Ciccone, per la gioia della parità dei sessi), dal canto suo sottolinea che viviamo in un mondaccio, signoramia, è un modo pieno di materialisti. Ma lei si adegua, ed è una ragazza venale a sua volta. Insomma, se non ci ha i soldi, che non si avvicini neanche, questo Mr. Chiunquesìa.
Travie McCoy + Bruno Mars – Billionaire

Continuiamo la serie dei ragazzi sfacciati con Travie McCoy, che nel 2010 dice chiaro e tondo assieme a Bruno Mars che vuol diventare miliardario. Se ci fate caso, la metrica del verso “I want to be a billionaire” calza perfettamente anche sulle parole “I want to have quattordici èur”. I ragazzi vogliono comprare (e con quattordici euro ce la fanno sicuro) tutte le cose che non hanno mai avuto, essere in copertina su Forbes, e farsi le foto con la regina e con Oprah per postarle su Instagram. Ok, la cosa di Instagram l’ho aggiunta io: ma se io riuscissi a farmi un selfie con la regina Elisabetta, lo posterei anche sui social network che ancora non esistono.
Gwen Stefani – Rich girl

Anche Gwen Stefani non fa troppi giri di parole: prima va un po’ sul tautologico, dicendo che se fosse una ragazza ricca avrebbe tutti i soldi del mondo. Ok, Gwen, fin qui ci arriviamo pure noi. Poi però specifica che i soldi scorrerebbero proprio a fiumi, e niente e nessuno avrebbe più effetto su di lei. Insomma, nessuno che faccia beneficenza, in queste canzoni in cui i soldi scorrono a fiumi. Non ci sono più i Live Aid di una volta.
4. Fred Astaire – Puttin’ on the Ritz
Fred Astaire - Puttin' On The Ritz from Evgeny Demchenkoon Vimeo.
Molti di voi ricorderanno la versione cantata (e ululata) nel film Frankenstein Jr. di Mel Brooks. Ma ora concentriamoci su questa meraviglia, scritta nel 1927 ma attuale più che mai, oggi che sappiamo di avere ben 14 euro in più in tasca. Forse non tutti sanno che“Puttin on the Ritz” è un modo di dire – che ovviamente fa riferimento all’hotel Ritz di Parigi – che significa “vestirsi in modo molto elegante”. E con quattordici euro hai voglia a comprare vestiti.
Vi segnalo che questa canzone – ripresa nel corso degli anni da tantissimi artisti, tra cui Neil Diamond e Robbie Williams – ha un effetto collaterale: vi verrà un’irrefrenabile voglia di ballare il tip tap.
5. Gilberto Mazzi – Mille lire al mese

Gilberto Mazzi aveva capito tutto. La casettina in periferia, la mogliettina (sperando non pretenda di comprarla al mercato), e tante cose belle per sé e per la sua signora. Insomma, questo signore canta la modestia (“un modesto impiego, io non ho pretese”). Non è quello che vorremmo tutti? Un lavoro (magari che ci piaccia, però), una casa, e la possibilità di vivere sereni con la persona alla quale si vuol bene. Ma ci vorranno delle signore cifre!, direte voialtri. Miscredenti: a Gilberto Mazzi bastano solo mille lire al mese. E mille lire sono cinquantadue cent, molto meno di quattordici euro. Dunque le cose sono due: o noi dal 2014 saremo tutti ricchi sfondati, o a Palazzo Chigi devono smetterla di ascoltare Gilberto Mazzi mentre studiano i conti per le manovre fiscali.

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