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Cinque poesie inedite di Tomas Bassini

Creato il 30 novembre 2015 da Criticaimpura @CriticaImpura
Tomas BassiniTomas Bassini

Di TOMAS BASSINI

*

Chissà se questo è quello che chiamavi

avere delle giornate impegnate,

se c’entra qualcosa con quelle tue agende piene

di scadenze irrinunciabili, di appuntamenti da rispettare.

Magari no e magari sì

ma mi hai appena fatto un pompino meraviglioso

e non te ne sei nemmeno accorta.

*

A ricadere nella spirale dei tuoi passati amori

incespicando dentro al sacco dei molti rospi

immaturati

a sgomitare fra le zuccherose canzonette

le versioni successive, redivive

di quanto siamo stati fra i maggiori

i primi fatti grandi

non evoluti.

A scommettere tutto su di un pezzo forte

una lunga distanza, la fuga

che precede una migliore permanenza

(che d’accordo che non c’è gara ma sono al posto così

senza complimenti, e come se avessi accettato).

*

Provi a cancellarmi dal punto esatto in cui ti trovi

a coprire tutto di conigli bianchi su sfondo bianco

tutto un mondo di scommesse piccole

di colpi piatti e a mezza altezza.

Ci provi come già spesso ci hai provato

sudandoli quasi tutti i chili che t’hanno fatto bene

confutandoli uno a uno, benedicendo a vanvera.

Ci provi e già questo basterebbe a dire che hanno vinto loro

che sono stati i fondali bianchi, che è quasi tutto limitato.

A dire che non è uno scherzo, che per davvero

sono i conigli bianchi, anche i più piccini

che t’hanno divorato.

*

Non sono più sicuro riguardo a quella che è la nostra canzone,

a dire la verità non sono nemmeno sicuro se ce l’avevamo

una nostra canzone

e il pensiero terribile è che più passa il tempo

e più aumentano le possibilità che cose del genere

diventino frequenti

qual era il tuo paio di scarpe preferito

qual era il tuo numero di telefono

com’è che lo tenevi in mano

eccetera eccetera

eccetera.

Adesso queste risposte ce l’ho tutte. Ma dopo

a lungo andare, cos’è che tutti i mostri del mondo

si portano via?

*

Di nuovo questi piccoli passi che ci danno ragione

che dicono che ci sono state portinerie piacevoli

piacevoli assegnatari

e piacevoli discussioni, anche a orari strani.

Ancora le voci come fossimo del tutto senza speranza

molto più che rincoglioniti

queste voci dal forte accento dialettale-meridionale, quasi africano

che ci prendono da dietro quando non sempre fa piacere.

Persino le cose strane da mangiare ci parlano di come tutto è cominciato

queste normalissime cose da bere che ci condizionano le giornate

e ci dicono che sono stati i numeri di camera, i civici esatti

ad averci portato fortuna.

Queste fottutissime cose da bere a cui troppo spesso, e anche oggi

diamo ragione.


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