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Ciro Immobile, identikit di una stella (by Alice Radice)

Creato il 17 febbraio 2014 da Simo785

I lineamenti del viso tradiscono la sua giovane età, incorniciati da capelli biondi, furbetti occhi azzurri cielo e un bel sorriso stampato. Si presenta così Ciro Immobile, “star” del momento della Serie A.

immobile juve

 

Il ragazzo nasce il 20 febbraio del 1990 a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. All’età di dodici anni inizia la sua carriera calcistica nelle giovanili del Sorrento, in cui milita fino al 2008, anno in cui mostra le sue doti realizzando ben 30 gol in una sola stagione. Grazie a questo numero impressionante di reti e alle sue ottime e continue prestazioni gli osservatori della Juventus puntano gli occhi su di lui. Nello stesso anno viene così acquistato dalla Vecchia Signora, che lo colloca nella Primavera, dove gioca fino al 2010. Durante questi due anni nelle giovanili della Juve, si mette in luce davvero durante il Torneo di Viareggio, in cui segna una doppietta che porta la squadra a vincere la finale del torneo contro la Sampdoria. Insomma, è stato chiaro fin da subito che il ragazzo avesse talento, infatti i suoi primi anni nelle giovanili della Juve sono conditi da apparizioni, seppur brevi, in prima squadra (sia in Seria A nel marzo del 2009 contro il Bologna sia in Champions League nel novembre del 2009 in Bordeaux-Juventus), segno che la società punta su di lui.

Nel 2010 si riconferma nuovamente protagonista del Torneo di Viareggio, mettendo a segno una tripletta nella finale vinta contro l’Empoli. Le sue prestazioni, condite dal titolo di capocannoniere del torneo con ben 10 reti, lo portano a vincere il premio di “Golden Boy”, titolo assegnato annualmente al miglior giocatore della manifestazione.

Nel luglio del 2010 il giocatore viene mandato in prestito al Siena, come si è soliti fare con i giovani che hanno bisogno di crescere e maturare e di conseguenza di giocare il più possibile, non ancora pronti per il grande calcio. A Siena non si rende autore di particolari prodezze, eccetto il primo e unico gol di esordio segnato contro il Lecce in ottobre, infatti viene spostato al Grosseto. La storia però si ripete, il giovane non riesce a trovare spazio e segna solo un gol.

Pescara vs Sassuolo

Il ragazzo però è giovane e determinato a far vedere quello che vale davvero. Ha l’occasione di mostrarlo a tutti nel 2011, anno del suo passaggio al Pescara in Serie B. Qui iniziano a vedersi sprazzi di un ragazzo con grande talento, uno di quei giovani da tenere d’occhio attentamente, uno di quelli che se fatti crescere possono esplodere. Segna il suo primo gol con gli abruzzesi alla prima giornata di campionato contro il Verona, portando la squadra a vincere per 2-1. Primo di numerosi gol a venire, Immobile infatti arriva a quota ben 28 gol in 37 presenze, un numero ragguardevole, soprattutto per un ragazzo di allora soli ventuno anni. Il numero considerevole di reti, il talento messo in mostra e le sempre decisive prestazioni lo portano a vincere il titolo di miglior giocatore della Serie B al Gran Galà del Calcio, tenutosi l’anno seguente (2012).

Nel 2012 cambia squadra un’altra volta su decisione della Juventus che vende la metà del suo cartellino al Genoa per 4 milioni. Con la squadra ligure trova parecchio spazio, arriva infatti a quota 34 presenze condite da 5 gol. Non tanti, certo, ma il ragazzo è giovane e si nota subito che dai tempi dell’esordio in Serie A è cresciuto parecchio.

immobile torino

 

Nel luglio dell’anno dopo, il 2013, la Juventus dà la comproprietà del suo cartellino al Torino, con il quale si inserisce fin da subito al meglio. Durante la stagione corrente il ragazzo sta infatti mettendo in mostra le sue doti come mai prima, nella speranza forse che la Juve lo reputi finalmente in grado di giocare in prima squadra. 20 finora sono le presenze da lui collezionate, impreziosite da ben 12 gol.

Il ragazzo, classe 1990, è una prima punta, dotato di una fisicità piuttosto prorompente (185 centimetri per 78 kilogrammi), che non lo ostacola però in velocità. Da classico centravanti è dotato inoltre di un ottimo fiuto per il gol, nonché da una considerevole potenza, buona tecnica e capacità di dribbling che lo rendono un avversario temuto dalle difese della Serie A.

Certo, è giovane e può, anzi deve, ancora crescere e completarsi. Ma non si può negare il grande talento del ragazzo, di cui si sono accorti molti club italiani e non, suonano infatti per lui diverse sirene di mercato. Con la speranza di non lasciarsi abbindolare dagli allettanti campionati esteri, speriamo di vederlo presto in una grande squadra italiana, pronto a dar sfoggio totalmente della sua maestria con il pallone.


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