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Cistite emorragica trattata omeopaticamente

Creato il 20 novembre 2015 da Informasalus @informasalus
CATEGORIE: Omeopatia - Casi Clinici , Omeopatia
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Un caso di cistite emorragica trattata omeopaticamente

Nel mese di giugno mi contatta telefonicamente un collega specialista, col quale collaboro, per una sua paziente, chiedendomi un consulto urgente, in quanto non sa più come poterla aiutare. Non avendo altra possibilità vedo Francesca in studio il giorno dopo a fine giornata, avendo solo 30 minuti di disponibilità e purtroppo non sono nemmeno stata puntuale (si sa che a fine giornata i ritardi si accumulano), pertanto i minuti della visita sono diventati 15. Quindi possiamo considerare questo caso un acuto, sia per il tempo dedicato alla visita che per le sue modalità.
Francesca, 37 anni, arriva per tempo in studio ed appare subito molto agitata. "Mi invia il suo collega perché non sa più come curarmi! Già anni fa, nel 2007, ho avuto problemi di infezioni ricorrenti date da tanti tipi di batteri, prima genitali, ma in fretta sono diventate cistiti, anche emorragiche. Poi sono stata bene per anni, ma da quando ho un nuovo fidanzato, dopo che ero stata per mesi senza, sono tornate e sono frequentissime e sempre peggio!"
Francesca si tiene stretta alla sedia con forza mentre mi parla, ed è molto tesa. "Sono cistiti acute con dolore, sangue e piango dal dolore, con brividi di freddo. Mi viene dolore all'uretra - dice proprio così, ormai per il suo problema usa anche un vocabolario tecnico - e urino con filamenti di muco."
Chiedo quando si presenti il dolore. "Quando inizio e finisco di urinare. E' un dolore come .... whum, whum (e fa il gesto di qualcosa che pulsi)! Lo sento anche in clitoride. Ma la cosa brutta è che da una settimana non mi abbandona mai, anche se non urino, anche ora ce l'ho, mentre le parlo, fortissimo... da impazzire! E quando finisco di urinare ho il bruciore fortissimo che continua anche per 15 minuti e che mi prende anche la vagina!"
La tensione di Francesca è ormai quasi parossistica
, perché dice di non avere più speranza di stare meglio: ha già assunto diversi tipi di antibiotico e probiotici e fitoterapici che il collega le ha prescritto, ma negli ultimi due mesi la situazione è sempre più aggravata, fino allo stato attuale di dolore costante e prostrante.
Cerco di rassicurarla, mentre ragiono sulla mia repertorizzazione sul Mac Repertory, usando il Complete 4.5:
FEMALE; PAIN; pulsating (20)
FEMALE; PAIN; burning; vagina (44)
FEMALE; PULSATION (27)
URETHRA; PAIN; burning; urination; agg.; before (34)
URETHRA; PAIN; burning; urination; agg.; close, at (17)
URETHRA; PAIN; pulsating, throbbing, beating (5)
URINE; ODOR; ammoniacal (52)
URETHRA; PULSATION (10)
URETHRA; INFLAMMATION; chronic (20)

Decido per COPAIVA, dopo aver scorso velocemente l'estrazione repertoriale sul capitolo Bladder e Urethra.
Riusciamo a reperire il rimedio alla 30 CH nella farmacia vicino al mio studio; consiglio a Francesca di assumere un granulo sotto la lingua ogni mezz'ora finché non andrà a dormire e le chiedo di tenermi informata, chiamandomi sia la mattina che la sera al telefono portatile.
Così avviene e Francesca mi dice che ha assunto in totale 9 granuli, riuscendo poi ad addormentarsi, e che il dolore si è attenuato, la pulsazione è meno forte, anche se urinare è ancora troppo doloroso. Le consiglio di assumere 9 granuli nella giornata sempre uno alla volta, sublinguali. La sera tutto migliora ulteriormente e sento Francesca meno concitata.
Nell'arco di una settimana, senza dovere cambiare la diluizione, le pulsazioni a livello uretrale e clitoridea sono completamente scomparse, così come il bruciore urinario; le urine sono limpide e dopo tanti mesi l'urinocoltura, eseguita a 3 settimane dall'assunzione di Copaiva, è negativa. Riesco quindi a rivedere Francesca a fine luglio per un colloquio/visita con un tempo dedicato adeguato e verrò a conoscenza di cose che confermano il rimedio, che si sta presentando come un buon cronico... ma questo è un altro racconto.


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