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Citizen Kane: l’intervista

Da Fabio1983
Citizen Kane: l’intervistaIo, per FutuRadio Web
Dapprima erano i Kim Novak, band “rockettara” di Roma composta, tra gli altri, da Carlo alla chitarra e Stefania alla batteria. Poi Barbara, bassista e amica di Stefania, si unì ai due e in questo modo nacquero i Citizen Kane. Ma andiamo per ordine. “Il progetto Citizen Kane – racconta Carlo a FutuRadio Web – è nato all'inizio del 2004. Io e Stefania avevamo suonato insieme qualche tempo prima in un’altra band, i Kim Novak, dove non cantavo ma suonavo solo la chitarra. Avevo alcune canzoni pronte nel cassetto da anni, ma non avevo mai provato a cantarle. E quindi, con i Citizen Kane si è presentata l’occasione. Stefania e Barbara, la bassista, si conoscevano invece da tanto tempo e avevano militato in altre band della capitale. Venivamo da influenze musicali abbastanza diverse, anche se alcuni gruppi ci accomunano: i Blonde Redhead, Moltheni, ma anche i Pixies. Il trio è nato così”. Ancora oggi i tre amici, dopo sette anni di collaborazione, si divertono non poco. “Si è creata un’intesa speciale sia dal punto di vista musicale che umano”, spiega Carlo. Una carriera repentina, quella dei Citizen Kane. “Il primo ep è stato composto molto velocemente, a fine 2004. Tutte le parole che ogni giorno perdo conteneva sei brani originali e la cover di un brano dei Pavement, completamente stravolto. In quell’occasione è iniziata la collaborazione con Fabio ‘Reeks’ di Hombre Lobo, che ormai cura tutte le nostre registrazioni in modo magistrale. Da lì in poi abbiamo iniziato a fare concerti e ad ottenere i primi passaggi radio. Nel 2006 è uscito Fortezze, secondo ep autoprodotto, contenente cinque brani. Dopo qualche tempo abbiamo deciso di pubblicarlo su Jamendo, il portale della musica libera. Una delle canzoni, Il giardino dei rimorsi, ha avuto un bel successo, tanto che ora è arrivata a 34 mila ascolti. Nel 2009 abbiamo pubblicato il nostro ultimo cd Il male bianco (proposto anche su FutuRadio Web, ndr), sette inediti più la cover di Preghiera in gennaio di De Andrè, e ora lo abbiamo lanciato in download libero sempre su Jamendo”.Cosa è Il male bianco? “Il male bianco – scrivono i Citizen Kane sulla loro pagina Jamendo – è una epidemia che colpisce progressivamente un’intera nazione, rendendo le persone cieche e risvegliandone gli istinti più violenti e primordiali. È la storia di ‘Cecità’ di J. Saramago. Il male bianco si sta diffondendo nel nostro Paese, che soffre di una regressione inarrestabile dal punto di vista culturale e sociale. L’epidemia, in questo caso, è stata studiata a tavolino, negli anni, da una classe politica che detiene saldamente il timone del consenso. Il male bianco è un cd che risente fortemente di questo contesto di stasi, che scivola via trascinando pericolosamente le nostre coscienze nell’immobilità assoluta, sia nella sfera privata che in quella pubblica”.
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