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Clos Sainte Hune= la perla rara dell’Alsazia

Da Vini&terroir

Una volta su questi splendidi terroir dell’alsazia esistevano dei roseti selvaggi: ora non ci sono più. Siamo sulla collina di Hunawihr, ed è qua che si trova, appunto, la Grand Cru Rosacker che tradotto significa “roseto selvaggio”.

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Ma è ai piedi di questa mitica collina che troviamo il Clos sainte Hune, la perla dell’alsazia, uno dei terroir che ci regala forse il migliore vino della regione. Nascosto in un piccolo anfiteatro questo terroir appartiene alla famiglia Trimbach da più di due secoli. Ed è proprio questo mitico vigneto che regala la notorietà alla famiglia Trimbach, fin dal 1626 quando Jean trimbach si trasferì in queste latitudini. Da allora Trimbach è divenuto una referenza per i vini alsaziani. Oggi conta circa 44 ha e acquista uve per un totale complessivo di 106 ha. Produce più di 1.2 milioni di bottiglie e esporta 85% della produzione. E’ diretta oggi da Hubert Trimbach e dai nipoti Jean e Pierre che si occupano delle vinificazioni.

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CLOS SAINT HUNE

E’ situato su un terroir calcareo di Rosacker, la grand cru che non è mai rivendicata sull’etichetta. Qua si trova uno strato di marna e di composti di humus con una profondità di circa 30 cm. Al di sotto di questo strato troviamo la lastra calcarea.

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Nel terroir della Grand Cru Rosacker, il Clos saint Hune beneficia di una situazione particolare: ai piedi della collina ed in prossimità del villaggio di Hunawihr, che lo protegge dagli sbalzi climatici. Il vigneto è diviso in due parti: una situata in periferia con le giovani vigne, che comunque hanno 30 anni, e sono vinificate a parte in un primo tempo. La seconda è il cuore della parcella dove si trovano le vecchie vigne con più di 80 anni e sono vinificate a parte in un secondo tempo. A seconda del millesimo si vinifica in cuvee inox oppure in botti di legno. La vinificazione dura diverse settimane, a volte anche mesi ad una temperatura che non sorpassa mai i 18°C, senza mai fare la fermentazione malolattica che al Clos Saint Hune sono vietate. Il vino viene poi messo in bottiglia a primavera oppure in autunno a seconda della durata della fermentazione.

 

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VITIGNO

Il re: cioè il riesling

PRODUZIONE ANNUA

Circa 8000 bottiglie per anno


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