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Da Bebbo
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Le mie schegge hanno un nome.Le mie mani raccontano di me, icalli sono la ruvida risposta ai legni che lavoro. È una questione diprincipio, quasi a voler dire che sono più dure loro, del più duro del legno.Le mie schegge hanno nome,cognome, facce e identità, e per qualcuna conservo anche un indirizzo.Indice sinistro: rovere, signoraTamanti, via Tigrè 15, 5° piano. una porta scorrevole.Pollice sinistro: nocetanganica, Giglioli, via Tripolitania 136, forse 4° piano, una mensola.Medio destro: wengè, il piùstronzo dei legni, Ingelido, via Tripolitania 243, 2° piano, una portascorrevole.Mignolo destro: mogano, conventoa viale delle Province, un palco.I clienti dicono di me che sono" veramente una brava persona, un bravissimo ragazzo, sempre disponibileed educato".Già. Per carità, fa piacere.La realtà è che sono unassassino. Ho ucciso innumerevoli volte, con un sorriso, la loro arroganza, laloro maleducazione, la loro presunzione, la loro prepotenza e quanto di piùvile ho letto spesso tra i loro modi di esprimersi ed il linguaggio del lorocorpo.Poi la scheggia se ne va e conlei il ricordo del proprietario, e rimane la cicatrice in memoria del lavoro.Non faccio distinzioni traclienti buoni o cattivi. Ma di clienti buoni ce ne sono pochi.Nella mia vita ho sempre sentitoil bisogno di avere un senso d'arte in quello che facevo, in ogni mio lavoro.Anche il più apparentemente stupido, lo accompagnavo con questo pensiero, conquesto obiettivo.Mi ci aggrappavo, con tutto mestesso, più che un bisogno una necessità, non ne potevo fare a meno. È una chiave di lettura, un modod'essere, mi spinge in alto, mi fa volare libero, leggero.Trovo l'arte in diverse cose, èun attitudine, con il tempo scopri di esserne circondato, e se metti le lentigiuste la trovi ovunque. Non è una canzone, né undipinto, né una scultura, né una poesia, non solo. È celata sotto la superficiedi ogni cosa, ed ha un anima libera solo per chi riesce a scoprirla, ha occhiper chi sa osservare, ed udito per chi è più disposto ad ascoltare che a dire.Credere è arte. Il coraggio è unarte. La rivoluzione è arte, il sesso, il libero pensiero, il viaggio,l'avanguardia, l'amore è un arte. Sorridere è un arte, ma anchesaper piangere è un arte. La vita è arte, ma viverla nel suo pieno rispetto èla più nobile delle arti.Non ho ancora ben capito il mioscopo qui, ma star bene mi basta, per ora.Le mie schegge hanno un nome, eper quanto possano sembrare intrusi nelle mie mani senza pagare affitto, lelascio stare, tanto, prima o poi, trovano sempre la strada per andar via, dasole.

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