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Cloverfield (2008)

Creato il 26 febbraio 2016 da Nickparisi
CLOVERFIELD   (2008)E' la sera del 22 Maggio e il giovane Rob Hawkings si sta preparando per partire verso il Giappone, un nuovo e prestigioso incarico di responsabilità lo attende in quel paese. Jason il fratello di Rob, la sua fidanzata Lily e il miglior amico del gruppo "Hud" decidono di organizzare una festa a sorpresa per l'evento. Nell'appartamento di Manhattan si presenta anche Beth, una ragazza di cui Rob è sempre stato innamorato e con cui ha recentemente trascorso una notte assieme, ma che dopo quella notte il giovane non ha più chiamato per dedicarsi al nuovo lavoro.
I due finiscono per litigare con che Beth abbandona la festa precipitosamente. Ed è proprio in quel momento che le cose cambiano nettamente.
Una esplosione danneggia la Statua della Libertà ed una strana enorme e mostruosa creatura semina panico e distruzione per le strade di New York e niente, nemmeno l'esercito sembra fermarla.
I sopravvissuti alla festa assieme a Marlena, una ragazza oggetto delle attenzioni di Hud decidono di recarsi proprio nel centro del conflitto.
In cerca di Beth.


Prima di cominciare debbo fare una confessione: io i mockumentary, i found footage li ho sempre cordialmente detestati. Li ho sempre trovati un sistema furbetto da parte di registi e produttori con poco talento e ancora meno fantasia per realizzare con quattro soldi produzioni spesso di scarsa qualità.
Certo sto semplificando di brutto, ci sono le debite eccezioni, una è questo film, un altro è Diary of the Dead di Romero, un altro ancora può essere il primo Rec e sicuramente ce ne saranno tante altre.
Però è indubbio che ci fu un periodo in cui questo peculiare modo di fare spettacolo si diffuse in maniera virale nell'industria del Cinema, anzi possiamo dire che diventò proprio di moda.
CLOVERFIELD   (2008)
Il responsabile del fenomeno è facile da individuare, è stato  il gran successo di Paranormal Activity di Oren Peli nel 2007 a dare inizio alla proliferazione delle pellicole in stile mockumentary
Qualsiasi appassionato di Cinema di genere ricorda quel periodo in cui un film horror su tre era girato con quella tecnica (anzi con quella mancanza di tecnica)
Il fenomeno,  non può dirsi del tutto esaurito, ma di certo rispetto ai quei primi anni dopo il 2007 si è sicuramente molto sgonfiato.
Come dicevamo prima però Cloverfield è una delle meritevoli eccezioni al piattume generale dei mockumentary,  dal momento che le immagini sgranate, le inquadrature sfocate ed il montaggio spastico tipici di questo tipo di produzioni sono quasi totalmente assenti e quelle rare volte che compaiono vengono impiegate cum grano salis, con cognizione di causa


CLOVERFIELD   (2008)Al timone della regia c'è un regista vero, quel Matt Reeves, che in tempi più recenti è stato incaricato di seguire la ripresa della saga del Pianeta delle Scimmie, la sceneggiatura è opera del veterano Drew Goddard,  responsabile di tanti episodi di Lost;  Buffy ed Angel e -cosa più importante- come produttore troviamo uno dei Re Mida di Hollywood,  J.J. Abrams, ed anche questo risulta evidente da come viene condotta tutta la realizzazione della pellicola.
Non solo perché, come già detto, si avverte una maggiore cura nelle scene e nei dettagli, ma per tutto il marketing virale rilasciati prima e durante la messa in onda della pellicola, campagne quali un sito ufficiale con titolo fittizio, giusto per sviare la fuga di notizia oppure l'immissione in rete di di finti account su vari social network a nome dei protagonisti del film  nei quali mano a mano venivano fornite informazioni (inutile dire che ultimo aggiornamento di stato è avvenuto il giorno del rilascio nelle sale della pellicola, giorno corrispondente anche -negli eventi narrati nel film- allo sbarco su New York del mostro alieno)
Perché questo è in definitiva Cloverfield: un perfetto monster movie, debitore di tante pellicole orientali alla Godzilla & Co,  anzi forse un po troppo debitore, dal momento che  l'artigiano Neville Page, creatore delle fattezze del mostro per conto dello Studio Tippett, ad un certo punto è stato accusato di plagio da parte dei realizzatori del film coreano The Host, però, sì, abbiamo la letale ed apparentemente invulnerabile creatura aliena, abbiamo perfino i suoi ancora più letali parassiti golosi di carne umana, abbiamo uno scontro con l'esercito che cerca di impedirgli in tutti i modi di radere al suolo la città di New York, così come abbiamo l'immancabile gruppo di protagonisti che percorre il territorio devastato dallo scontro.
CLOVERFIELD   (2008)Non viene spiegato cosa ci faccia la bestia sul nostro pianeta, anche se nelle parti speciali dei DVD commercializzati Abrams e collaboratori spiegano che "Clover", questo il nome dato alla creatura potrebbe non essere altro che un cucciolo di una razza aliena perdutosi nello Spazio.
Inoltre, ma questo è solo un mio pensiero, lo stesso nome Clover potrebbe essere un omaggio ai fumetti horror e Sci Fi che la Marvel realizzava a cavallo tra gli anni '50s e '60s, ben prima di specializzarsi nel genere supereroistico e che brulicavano di mostri ai quali venivano sempre, invariabilmente assegnati nomi che cominciavano con la lettera C o con la lettera G.
Questa però rimane solo una mia idea.
Quello che è certo è che Abrams, Reeves e Goddard riescono a fondere la novità del momento, cioè la telecamera a mano con la più classica delle trame.

C'è inoltre tutta la prima parte, quella preparatoria, quella di prima della catastrofe, in cui non sembra nemmeno di assistere allo stesso film. ma ad una pellicola diversa, quasi ad una sit com (scherzando con mia moglie ho detto che sembrava di assistere ad una puntata di Friends) sensazione acuita dal fatto che molti membri del giovane cast all'epoca o provenissero effettivamente da quel mondo o fossero coinvolte in quel tipo di produzioni: Lizzy Caplan, l'attrice che interpreta il ruolo di Marlena in contemporanea stava lavorando anche nella sits The Class- Amici per Sempre, vista anche da noi; T.J. Miller che si occupa del ruolo di Hud, in seguito si sarebbe specializzato nelle commedie. Discorso diverso per l'ex modello Mike Vogel ( Jason Hawkins) che in Cloverfield veste uno dei suoi tanti ruoli di contorno (e, perdonatemi lo spoiler: di vittima sacrificale) in film o serie horror e fantasy.


CLOVERFIELD   (2008)
Nei minuti iniziali assistiamo quindi all'usuale sarabanda tipica delle commedie romantiche o delle opere esistenziali: il gruppo di personaggi fighetti e con tutta la vita davanti, la loro combriccola di amicizie ancora più fighetta ed interraziale, la storia d'amore contrastata, con un lui (il Rob interpretato da Michael Stahl-David) che ama riamato la bella Beth ( Odette Yustman) ma che la lascia per seguire la carriera (è un dato di fatto che la mentalità americana sia portatrice di una cultura molto competitiva e carrierista, al punto che se non si fanno almeno tre lavori, magari sottopagati, magari ultrastressanti o se non si possiedono minimo cinque carte di credito, magari vuote, magari cariche di transazioni contestate in quel paese si viene considerati dei losers, degli sfigati).
I personaggi durante tutte le scene della festa danno vita alla loro  pantomima, alle proprie piccole storie ed esistenze ignari di quanto verrà dopo.
CLOVERFIELD   (2008)
Ed è l'effetto straniamento che si viene a verificare tra le due parti, tra la fiction sentimentale delle prime scene e il monster movie della seconda metà della pellicola a rivelarsi interessante.
Sotto questo punto di vista Cloverfield si rivela quasi un guilty pleasure e per una volta tanto l'aspetto mockumentary risulta quasi azzeccato, non dico credibile ma azzeccato sicuramente si.
Ma se il panico dei personaggi, le scene delle evacuazioni di massa degli abitanti di Manhattan, le comparse delle creature aliene una volta tanto ben dosate- né troppo abusate né eccessivamente trascurate - risultano scelte vincenti, altrettanto non si può dire del comportamento e delle motivazioni  della coppia principale che in più occasioni con il loro tira e molla, i reciproci comportamenti  risultano stopposi e stucchevoli.
Forse però tutto questo risulta una scelta voluta da parte del regista e del produttore per condurre le direzioni dei personaggi verso l'unico finale possibile per un tipo di film come questo
Un film dove il doppio binario  tra storia d'amore e storia di distruzione scorre parallelo dalla prima all'ultima inquadratura.
Cloverfield si è dimostrato uno dei film campioni d'incasso della stagione cinematografica 2007/ 2008, per anni si è vociferato su potenziali sequel ma solo ora dopo tanti annunci ed il doppio delle smentite sta arrivando un secondo capitolo: 10 Cloverfield Lane che dovrebbe debuttare tra poco.
CLOVERFIELD   (2008)
Un primo trailer già è in circolazione da tempo, quello che si può  intuire dalle prime poche scene disponibili è che stavolta non  sarà utilizzata la tecnica del finto documentario.
Forse l'epoca dei mockumentary e dei found footage è davvero tramontata definitivamente.

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