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Codici e Alfabeti

Da Marcoscataglini
Codici e Alfabeti
La natura ci parla, con codici misteriosi. Mi vengono in mente gli alchimisti del Rinascimento, impegnati nella ricerca della Pietra Filosofale, cioè della conoscenza (solo un'interpretazione superficiale del processo alchemico può ritenere che fosse semplicemente la ricerca della formula per trasmutare in oro il piombo). Simbolicamente, l'Alchimista veniva rappresentato al buio, con una lampada a olio, mentre seguiva a fatica le tracce lasciate sul terreno dalla Natura. Ecco, tutti noi siamo così: piegati a cercar tracce nel buio. Vediamo il dettaglio, e perdiamo di vista il disegno complessivo (che per la tradizione solo Dio può vedere nella sua completezza).
Codici e Alfabeti
Io, però, mi sono sempre accontentato dei dettagli. Meglio conoscere per bene un pezzetto di realtà, che vanamente inseguire una conoscenza vasta ed enciclopedica. E a volte, nei dettagli mi ci perdo. Nel senso che mi sembra sempre di vederci qualcos'altro: la mia testa mi dice che altro non c'è, ma dentro di me non è la testa a comandare (magari: le cose mi andrebbero meglio!). Per questo ho elaborato il progetto "Speculum Coeli", di cui farò un'anteprima il prossimo 5 aprile (info QUI): da appassionato del Lago di Bolsena, ho scoperto che quel trascorrere ore ad ammirare i giochi di riflessi, convinto che tutti quei grafismi nascondessero una forma di alfabeto che prima o poi assumerà un senso, mi spingeva a pensare al lago come un immenso specchio, che rifletteva il cielo fisico, certo, ma anche quello diciamo "filosofico". 
Codici e Alfabeti
Il lago riflette la divinità del mondo, per gli antichi popoli: non potendo guardare le divinità negli occhi direttamente, utilizzavano lo specchio come mediatore. E allora ho sentito che indagare in quelle lucenti superfici, poteva anche assumere un senso. Quale, ancora non lo so. Ma se lo scoprirò, sarete i primi a saperlo...

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