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Come accendere un fuoco

Creato il 26 luglio 2010 da Zonwu


Come accendere un fuoco - seconda parte fuocoIl fuoco è stato una delle conquiste più importanti dell' umanità. Da quando il fuoco è entrato nella vita dell'uomo, da quando l'essere umano ha imparato a manipolare la fiamma a suo piacimento, la vita dei nostri antenati è radicalmente cambiata.
La cottura del cibo ha escluso alcune patologie estremamente pericolose per il corpo umano; la bollitura dell'acqua anche, migliorando le condizioni igieniche della nostra vita quotidiana.
Il fuoco è divenuto poi creatore di vita: dal fuoco è stato possibile trasformare zone incolte in campi adatti all'agricoltura. Ha permesso al genere umano di scaldarsi più efficacemente nella serie di ere glaciali che si sono susseguite sulla Terra.
Il fuoco ha inoltre permesso la lavorazione dei metalli, creando un set di strumenti estremamente utili alla sopravvivenza ed alla lavorazione dei materiali.
Il fuoco è poi diventato un'arma: nel corso della storia abbiamo assistito alla nascita di una serie di armi basate sulle fiamme e sul potere distruttivo del fuoco. Oltre al fatto che, senza il fuoco, l'età del Bronzo, del Ferro e la rivoluzione industriale non sarebbero state possibili.
Sebbene l'origine del fuoco sia avvolta nel mistero, dato che non sappiamo esattamente come l'essere umano sia entrato in contatto con la prima fiamma (forse da fulmini, o da eruzioni vulcaniche, o da incendi spontanei nelle savane), sappiamo di certo che l'uomo della preistoria ha imparato a manipolarlo ben presto, una volta resosi conto del suo potenziale.
Ma come? Come è stato possibile ricreare il fuoco? Quali tecniche sono state utilizzate per accendere il fuoco?
Una delle più note è di certo quella che sfrutta la selce. Facendo collidere due pietre silicee, si possono creare delle scintille. Queste scintille danno fuoco ad un'esca, composta principalmente da materiale facilmente infiammabile come paglia o sterpi secchi di piccole dimensioni.
Oggi la selce è stata sostituita con strumenti sintetici molto più efficaci, ma il principio rimane lo stesso.
Altro metodo noto è quello che vede lo sfregamento continuo di due bastoncini di legno secco. Lo sfregamento genera calore, che col passare del tempo può diventare tale da poter dar fuoco all'esca. Dato che lo sfregamento manuale di due bastoncini per accendere un fuoco è decisamente frustrante, ben presto si è giunti ad accoppiare la tecnica con l'utilizzo di un arco, che facilita il processo rendendolo meno faticoso e più efficace e veloce.
Ma visto che questi due metodi sono bene o male già noti, e che questo blog ha come scopo quello di mostrare qualcosa di insolito, ecco che veniamo ai sistemi meno conosciuti e più curiosi per accendere un fuoco.
fuocoCome alcuni già sapranno, comprimere aria genera calore. Più la si comprime, e più il processo di compressione è veloce, più l'aria si surriscalda. L'aria compressa può diventare così calda da poter accendere una miccia di cotone o di ramoscelli secchi.
In linea di massima, il motore diesel funziona sullo stesso principio: nessuna candela che scatena una scintilla, ma la compressione di aria e combustibile che genera l'esplosione che fa muovere il pistone.
Il concetto dell'aria compressa è ben noto fin dall'antichità, tant'è che di metodi per accendere un fuoco basati su questo concetto ne esistono da millenni, soprattutto nel sud-est asiatico.
Si trattava principalmente di cilindri di legno chiusi ad una estremità, nei quali veniva inserito un pistone che conteneva del cotone o altro materiale infiammabile. Una compressione rapida e potente del pistone riscaldava l'aria all'interno del cilindro di legno, accendendo il materiale infiammabile.
Quando è nata la lente, ci si è accorti che la convergenza dei raggi solari in un unico punto (fuoco) generava un calore tale da poter facilmente infiammare dell'erba secca, o addirittura perforare del legno. Ma l'accensione di un fuoco tramite l'effetto lente è molto più antica della lente stessa: in passato infatti ci si rese conto che l'acqua aveva la capacità di distorcere i raggi solari. Ecco che nasce il metodo del fuoco dal ghiaccio.
Questo metodo prevede essenzialmente che si faccia congelare dell'acqua limpida (le impurità impediscono la corretta convergenza dei raggi solari), e che si modelli il ghiaccio risultante in modo tale da formare una lente, per poi utilizzarlo per concentrare i raggi solari su una miccia per accendere un fuoco.
E per concludere, un metodo del tutto inconsueto: cioccolato ed una lattina di Coca Cola. NOn è la classica leggenda metropolitana o un trucco che mai funzionerà: la tecnica è semplice, e consente di accendere un fuoco molto più velocemente dei metodi del trapano ad arco, lo sfregamento e a selce.
Si utilizza il cioccolato per pulire la parte inferiore della lattina di coca cola, che non è altro che uno specchio sferico opaco. Il cioccolato consente di levigare l'alluminio della lattina e di poterlo rendere lucido (si può usare anche del dentifricio, o qualunque cosa abbia un debole potere abrasivo).
Una volta lucidata la superficie concava, ed avere ottenuto un simil-specchio, basta concentrare i raggi solari su di esso, e posizionare sul suo fuoco una miccia, ed il gioco è fatto.


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