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Come d'incanto.

Da Mafalda1980 @mafalda1980
Come d'incanto, il titolo di quello che è successo negli ultimi giorni.
Tu hai compiuto quattro anni, amore mio!
Preparare il Lilypie ticket col numero 5 mi ha fatto quasi effetto.
Tu m'incanti, figlia mia, coi tuoi discorsi e le tue osservazioni, "guarda che bel tlamonto color carne", le tue erre che provi a forzare e mi fanno sorridere, la tua saggezza nel restituire regali fatti d'impulso da un'Amichetta, "pelché ela il suo plefelito".
Nei giorni precedenti, conscia dello spazio in camera tua sempre più esiguo e di vestiti e oggetti sempre più ingombranti, ho deciso di fare ordine, manco fossi stata presa dal sacro fuoco preparto.
Ho messo in vendita i mobili della tua cameretta e poi abbiamo ordinato un armadio all'Ikea, che è arrivato proprio sabato mattina e che il tuo Papà, assistito da due validi aiutanti (grazie Cip e Ciop!), lo ha montato (quasi tutto) ieri pomeriggio.
Gli ho smadonnato dietro solo una volta, quando ho visto una schiena montata al contrario.
Nel frattempo, ovunque il guardo giro vedo CASINO, abiti peluche buste di plastica vecchi giocattoli che non butterò mai via asse da stiro usata come tavolo ambulante, e anche se so che presto sarà tutto in ordine l'incanto viene meno, e allora giro lo sguardo dall'altra parte e passa tutto.
E' una cosa che ho imparato a fare, prima non ce la facevo proprio.
Pensa, figlia mia, un tempo non lontano non andavo a dormire se non avevo asciugato il lavandino. Non lavato, proprio asciugato, col cencino in microfibra.
Vivo meglio, adesso.
Dicevamo, il tuo compleanno.
Il tuo compleanno mi ha lasciato incantata, nel rendermi conto di quanto ti amano tutti.
Mi ero presa un giorno di ferie, venerdì 24, così da poterti accompagnare all'asilo con tutta calma, fare qualche commissione durante la mattina e venire a prenderti a metà giornata, come facevo l'anno scorso. Tu eri quasi seccata che avessi interrotto il tuo gioco delle streghe, e mi rincresce a volte il mio egoismo, perché tu stai benissimo senza di me, anzi è un "senza" che non è negativo, ma è come un'attesa, perché poi sei ben felice di stare con me, ma non senti la mia mancanza e di questo sono felice.
Il pomeriggio lo abbiamo passato noi tre insieme ai nonni, tutti e quattro, ed eri al settimo cielo.
Sabato era il giorno della festa con i tuoi e i nostri amici; avevo affittato una sala parrocchiale, tu avevi preparato con grande cura i biglietti di invito (io me l'ero sbrigata con dei bei messaggi di gruppo su Whatsapp, tu invece hai voluto scrivere i nomi di tutti i tuoi amici su degli inviti stampati al volo, cosa che mi dovrò ricordare il prossimo anno), di sera, fino all'ultimo, "sono stanca ma lo voglio fare", va bene, mia piccola scrivana venetoscana.
Io e IlMioAmore ci eravamo suddivisi gli impegni di ritiro vivande e palloncini, peccato che la pasticceria avesse deciso di aprire con un quarto d'ora di ritardo, rovinandomi la tabella di marcia e facendomi arrivare alla sala parrocchiale quando era l'ora che arrivassero gli invitati, e infatti c'era già la tua amica delle elementari, M., che era venuta apposta al volo per darti il regalino (la penna multicolore come quelle che avevo io da piccola che tu le avevi ammirato mesi fa e lei se l'è ricordato), e io coi palloncini in mano e la sala ancora da preparare.
Se non altro sono riuscita a dire alla mamma di M. quanto sia speciale sua figlia, mentre sudavo sette camicie per l'ansia da prestazione.
Perché ci frega sempre, l'ansia da prestazione? Spero che tu non ne soffra, amore mio, quando sarai grande, perché è una cosa che ti rovina la vita.
Per niente poi, perché tanto chi ti ama e ti stima viene da lontano pur di stare con te per ventiquattr'ore, e non farai cambiare idea a chi invece ha una pessima opinione di te.
Quindi, non sforzarti di piacere a tutti i costi, perché è solo fatica sprecata.
Poi gli invitati erano quasi tutti in ritardo, nel frattempo sei arrivata tu assieme a Papà e all'amico M. e siamo riusciti a sistemare tutto lo stesso, nonostante il ritardo e nonostante nel campetto davanti alla sala ci fosse un'amichevole di calcio tra due comunità di recupero e io devo aver fatto una faccia bigottissima quando ho visto chi assisteva alla partita, e non è da me.
E' stata bella la festa, tu ti sei divertita, i bimbi si sono divertiti, i grandi hanno apprezzato lo spritz.
Abbiamo passato la serata con gli amici del mare, poi chi veniva da lontano si è fermato a dormire e siamo stati insieme fino a ieri pomeriggio.
Che dire, sono le cose belle della vita, questo sole tiepido e anomalo, tu che sei stata davvero incantevole, ma ecco, sono felice (e ora che lo scrivo, vita, non mandarmi qualche mazzata, per favore!).
Anche se non c'entra nulla col compleanno di Elisa, vorrei consigliare a tutti gli amanti delle cose belle di guardare True Detective.
Abbiamo appena finito di guardarlo e non è un telefilm, è un capolavoro alla stregua dei migliori romanzi che abbia mai letto.
Lo faranno su Cielo tra qualche giorno,

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