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Come disincentivare l’acquisto di libri tramite decreto legge

Creato il 24 luglio 2011 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

Come disincentivare l’acquisto di libri tramite decreto leggeEcco, ci mancava un bel decreto corporativista e protezionista sul prezzo dei libri, ci mancava proprio. Se ne sentiva il bisogno. Come dite? Non lo sentivate? Evidentemente qualcuno lo sentiva, il decreto è stato promosso e votato bipartisan da moltissimi politicanti, sicuramente avidi lettori.

Fermo restando che io sono convinta che un escamotage verrà trovato (a meno che le librerie online non vogliano fare “cartello”, ma speriamo di no), penso che questo decreto serva solo a disincentivare gli acquisti. Stop. Io non riesco proprio a capire come possa portare a compimento la mission evidenziata nell’articolo 1 al comma 2

 Tale disciplina mira a contribuire allo sviluppo del settore librario, al sostegno della creatività letteraria, alla promozione del libro e della lettura, alla diffusione della cultura, alla tutela del pluralismo dell’informazione.

No davvero, qualcuno mi spiega come diminuendo e calmierando gli sconti si potrà sviluppare il settore librario, aumentare la creatività letteraria, promuovere la promozione del libro e della lettura, diffondere la cultura e tutelare il pluralismo e l’informazione?

Non sono ironica. Io esigo che qualcuno me lo spieghi. Più che altro perchè con me non funziona. Mi abbassate gli sconti (e quindi, implicitamente, aumentate i prezzi)? Bene, io di libri ne compro di meno. Li comprerò sempre online, ma ne comprerò di meno, molti di meno. Stop. Mi dispiace di non adempiere al fine lodevole del decreto legge, ma mi sembra una conseguenza più che logica.

E trovo anche strano tutto questo voler prendersi cura delle piccole librerie, come se fossero le uniche entità fagocitate da esseri maggiori. Come mai non c’è un decreto legge per i piccoli negozi di elettrodomestici? Eppure anche loro sono stati asfaltati dai vari Mediaworld, Comet e compagnia bella. Come mai non c’è un decreto legge per i piccoli negozi di alimentari? Eppure anche loro sono stati travolti dai megaipersupermercati. Tutto questo interesse per i libri è quantomai sospetto. Ho come la sensazione che al popolo politicante giovi assai avere una massa di popolo bue illetterato e incolto, e quale modo migliore per renderlo tale se non disincentivando l’acquisto di libri?

Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive.

E l’ha detto Ray Bradbury, non io.

A me dispiace per le piccole librerie, le famigerate piccole librerie, però cosa volete che vi si dica? Io di economia ho fatto mezzo esame secoli fa, però di fronte alla concorrenza o diminuisci i prezzi o i profitti oppure ti differenzi, cambi qualcosa, diventi un’alternativa valida non per il prezzo ma per il servizio offerto. Ora, i piccoli librai i prezzi non li abbassano e, onestamente, non mi sembra che offrano dei servizi inediti e speciali, almeno quei pochi che conosco io. Per non parlare delle grandi catene con commesse asine (“Mi consiglia un bel libro?” “Guardi tra quelli più venduti”) che non sanno un emerito cazzo e che davvero non offrono alcun vantaggio aggiuntivo rispetto agli acquisti online. Ah sì, il profumo della carta. Mmm che buon profumo quello della carta. Sì sì vabbè. I librai sono estinti, ora esistono solo addetti alla vendita di libri, che sono una cosa ben diversa. E io ne faccio volentieri a meno entrando in quel paradiso che sono amazon e ibs.

Faccio un confronto pratico: voglio acquistare “Una banda di idioti” di John Toole, editore Marcos Y Marcos (non ho scelto un best seller, così siamo tutti contenti) e “La ragazza gigante della contea di Aberdeen” di Tiffany Baker, editore Zero91 (altro non best seller, ancora di più difficile reperibilità), entrambi nella mia lista desideri. Facciamo finta che ci sia già la legge del 15%.

Opzione 1: amazon.it

Mi siedo comodamente al pc, vado su amazon.it e ci sono entrambi, con disponibilità immediata, scontati entrambi del 15% (lo sconto massimo possibile), nessuna spesa di spedizione, entro 3 giorni arrivano direttamente a casa mia.

Opzione 2: libreria cittadina

Devo prendere l’autobus, ma cazzo non hanno ancora messo l’orario delle scuole, quindi ho quattro autobus al giorno, due al mattino e due al pomeriggio, vabbè prendo quello delle 8 al mattino, al limite faccio un giro in città che c’è fresco. Dopo 20 minuti di corriera e 10 a piedi arrivo alla libreria. Guardo un po’ in giro, non li vedo, chiedo alla commessa che mi dice che non sa niente e che devo andare all’info point. Vado all’info point e mi dicono che uno ce l’hanno in magazzino ed è disponibile nel pomeriggio mentre l’altro no, che faccio te lo ordino? E va bene lo ordini, ma quando arriva? Una decina di giorni. Ok li passo a prendere assieme. Ritorno a casa, 10 minuti a piedi e 20 di autobus. Passano i 10 giorni, ripeto la trafila coi mezzi di trasporto, arrivo in libreria, Eh no guarda ci sono stati dei problemi non ti è arrivato l’sms? No nessun sms. Sì comunque uno non è disponibile, l’altro sì lo vuoi? Eh va bene lo prendo. Ok sono 15€. Nessuno sconto? No è una casa editrice minore che non fa sconti. Ah ok pazienza. Comunque ti mandiamo un sms, ripassa tra 10 giorni. Passano 10 giorni, si ripete nuovamente la trafila dei trasporti, trafelata mi ripresento in libreria dove hanno anche l’altro libro, quant’è? 18,90€! Anche questo senza sconto? Eh già, sa è una casa editrice minore. Sì sì ho capito arrivederci.

Come disincentivare l’acquisto di libri tramite decreto legge

Riassumendo

amazon.it: tempo dell’acquisto 5 minuti, risparmio del 15%, entrambi i libri in mio possesso nel giro di 3 giorni.

libreria cittadina: tempo perso per i libri tre mattine, nessun risparmio (+12€ spesi di autobus), entrambi i libri in mio possesso nel giro di 20 giorni.

A meno che io non abbia scritto Giocondor in fronte, per quale motivo dovrei rivolgermi alla libreria cittadina piuttosto che ad amazon, anche con il nuovo decreto legge? Ah già, per il profumo dei libri.

Complimenti, bella legge, davvero fantastica. Spero che ai vari firmatari e votanti cada in testa una bella libreria piena di Meridiani Mondadori, ovviamente non scontati.



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COMMENTI (1)

Da annina
Inviato il 26 luglio a 00:34
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Non aggiungo altro se non che sono pienamente d'accordo e indignata