Magazine Salute e Benessere

Come il fiore del girasole

Da Sharatan
Come il fiore del girasole
“Se c’è un peccato contro la vita, è forse non tanto disperarne,
quanto sperare in un’altra vita,
e sottrarsi all’implacabile grandezza di questa.”
(Albert Camus)

Appare evidente che l’uomo possiede infiniti modi per disintegrare sé stesso, ma non riesce con la stessa facilità a risanarsi. Dicono che l’uomo sia come uno straniero per sé, infatti non ci conosciamo se non per le immagini che il mondo ci rimanda. Di certo si vive nell’illusione di poter conseguire la felicità, ma questa gioia non ci è accessibile, poiché non sappiamo come fare la ricerca.
Thich Nhat Hanh dice che l’uomo non sa scendere nella sua intimità, poiché non siamo abbastanza intelligenti per identificare le nostre percezioni erronee e non sappiamo come rimuoverle, infatti anche il maestro Lin Chi affermava che, se abbiamo problemi, è perché non abbiamo abbastanza fiducia in noi stessi. Noi andiamo alla ricerca di maestri, di verità e di illuminazioni, ma non crediamo di avere già tutto quello che ci è necessario dentro di noi.
Se non ci comprendiamo non possiamo comprendere gli altri, perché siamo come un seme in cui dorme il girasole che sboccerà in futuro: in quel seme vi sono tutte le generazioni passate, c’è la nostra natura e vi sono contenute tutte le potenzialità, così come tutte le esperienze e tutti i talenti necessari, perciò non dobbiamo correre dietro ad altri semi per poter credere a questa verità.
Se non comprendiamo noi stessi, non possiamo neppure comprendere gli altri, perciò ci troviamo in una terra in cui viene parlata una lingua che non conosciamo, infatti diventiamo stranieri quando non possiamo comunicare con nessuno, perciò siamo soli e ci sentiamo isolati. Il problema è che, intorno all’uomo, è stata costruita una conchiglia che ci isola e che chiamiamo il “sé.”
E’ dentro la conchiglia che restiamo isolati, perciò non riusciamo a sentire che non siamo soli poiché, se guardiamo in profondità, vedremo che in ogni nostra cellula vi sono i nostri antenati, ma anche i nostri figli e i nostri nipoti, infatti in noi vi è l’intero passato, vi è il presente e vi è il futuro, ma noi non lo crediamo. Se sappiamo restare concentrati nel momento presente avvertiamo il seme migliore che sta maturando in noi, per farci divenire lo splendido girasole.
Se riusciamo a guardare in profondità vediamo che, al nostro interno, vi è un bambino a cui non lasciamo la voce per parlare, ma se lo facessimo il bambino ci chiederebbe la luce e l’amore, poiché la sua natura è quella del fiore che vuole bere, che vuole il sole, il calore e delle cure amorevoli per fiorire. Noi lasciamo rinchiuso il nostro bambino dentro quella conchiglia in cui è recluso come un rifugiato, dove gli viene offerta solo la possibilità di sopravvivere, senza alcun diritto alla felicità e alla libertà.
Quel bimbo prigioniero è un rifugiato che può venire ucciso dal nostro tipo di vita, poiché gli offriamo un ambiente che non è adatto a lui mentre gli dovremmo preparare un terreno in cui sia ascoltato. La nostra società è organizzata in un modo che è ostile alla gioia e alla vita, invece, i bambini hanno bisogno di accettazione, di ascolto e di amore: per questo dovremmo usare il nostro tempo per imparare a connetterci con la parte più profonda e più intima di noi.
Solo se siamo connessi a ciò che siamo veramente sappiamo udire la voce di quel bambino che aspetta solo di parlare per liberarci dalla sofferenza della separazione con quella parte intima di noi, e dal dolore della solitudine. Quando si ascolta in modo profondo una persona, dice Thich Nhat Hanh, noi gli offriamo l’opportunità di poterci rivelare ciò che racchiude nel cuore. L’altro può parlare delle sue esperienze e delle sue sensazioni, in modo che anche noi impariamo vedendo lo specchio dell’altro.
Se diventiamo ricettivi all’ascolto profondo possiamo diventare consapevoli anche dei nostri errori, così come possiamo aiutare gli altri a riconoscere i propri difetti. Nell’ascolto profondo dobbiamo usare gentilezza e delicatezza, dobbiamo offrire la nostra comprensione umana, dobbiamo confortare con una parola amorevole, poiché saper ascoltare gli altri significa saperli accogliere pienamente.
Quando ascoltiamo non dobbiamo farci trascinare dai nostri pensieri, ma dobbiamo restare calmi e obiettivi come se fossimo “testimoni” delle parole altrui: se impariamo ad aprirci e a condividere le nostre esperienze, le nostre gioie e le nostre sofferenze noi acquisiamo delle energie divine che ci salvano. Ma noi offriamo, a queste energie divine, l’opportunità di manifestarsi? Sappiamo offrirci questa opportunità?
L’energia della mente d’amore è sempre presente dentro di noi, e ci offre la sua protezione, poiché spesso veniamo distratti e ci dimentichiamo di ciò che siamo, infatti ci disperdiamo a fare altre cose e ci sfiniamo inutilmente. Dobbiamo sapere che, nell’uomo, è sempre attivo un processo di trasformazione e di guarigione, anche se non lo vogliamo, anche se non ne siamo consapevoli, e anche se non sappiamo come fare.
In noi esistono i semi dell’illuminazione, i semi della compassione e i semi della comprensione, perciò dobbiamo innaffiarli affinché il girasole fiorisca. Quando osserviamo la condizione umana vediamo che essa è piena di violenza, d’ingiustizia e di sofferenza, e questo ci sembra un fatto mostruoso; in realtà, se non ci fosse la sofferenza, l’uomo non potrebbe apprezzare né l’amore e neppure la compassione.
Secondo Thich Nhat Hanh, l’unico luogo in cui si può diventare dei girasoli è nella condizione umana, perciò è qui sulla Terra che possiamo imparare a comprendere e ad amare. Se non ci fosse la sofferenza, come potremmo imparare la compassione e come potremmo coltivare la comprensione? In quale altro luogo, altrove che qui, si può offrire un’accoglienza così piena e totale ad un altro essere umano?
Guardando in profondità scopriamo una terra pura in cui vi sono la concentrazione, la presenza, la comprensione e la compassione, e dove vi è la quiete e il riposo che placa ogni sofferenza. Se cerchiamo la nostra strada all’interno possiamo trovare un sentiero che “sentiamo” ci può portare verso casa, poiché conduce nella direzione giusta e, questo orientamento si rinforza con la fede in ciò che facciamo.
Con questa certezza noi restiamo sereni e fiduciosi, noi ci sentiamo pieni di forza vitale e di energie positive. Naturalmente dobbiamo sempre agire affinché la nostra trasformazione sia sempre più desiderata, e lo facciamo passando al setaccio i semi che giacciono al nostro interno: allora noi raffiniamo la qualità delle sementi che dormono in noi. La medesima cura va dedicata nell’eliminazione dei sentimenti negativi della violenza, della disperazione e della solitudine: solo i nostri migliori semi vanno nutriti e vanno innaffiati solo i semi che ci fanno diventare il fiore che segue il corso del sole.
Se la nostra mente diventa come un campo di battaglia in cui si discute su come combattere, se il nostro tempo viene impiegato ad affilare le armi, se usiamo la violenza e il giudizio, e se vogliamo il dominio, allora annaffiamo i semi della violenza, della disperazione e della solitudine. L’uomo deve vivere in modo consapevole, deve coltivare le qualità dell’ascolto profondo, della parola amorevole, della comprensione e della compassione, affinché il tocco delle sofferenze e delle difficoltà degli altri, riescano a far sbocciare il nostro magnifico girasole.
Buona erranza
Sharatan

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • La duplicità del male

    duplicità male

    “Lo scopo del male è favorire l’ascesa dell’uomo.” (Rudolf Steiner)Hanna Arendt, da corrispondente del New Yorker, osservò il processo contro Adolf Eichmann,... Leggere il seguito

    Da  Sharatan
    SALUTE E BENESSERE, SPIRITUALITÀ
  • I Ching per GattaNera - esagramma 47.4 > 29

    Ching GattaNera esagramma 47.4

    Buonasera Redazione di Cieloevento!Mi metto anche io in lista d'attesa... ho chiesto il quadro di una certa situazione e mi è uscito 47.4 > 29. Leggere il seguito

    Da  Vanamind
    SPIRITUALITÀ, DA CLASSIFICARE
  • "La Natura degli Arconti"

    Natura degli Arconti"

    . Proseguì nuovamente Maria, e disse a Gesù: - Di che genere sono le tenebre esteriori, o meglio quanti luoghi di punizione ci sono in esse? Leggere il seguito

    Da  Risveglioedizioni
    CURIOSITÀ, SPIRITUALITÀ
  • L'uomo albero

    L'uomo albero

    Tree man, (c) Daniel Courgeau"Fra l’albero e l’essere umano esistono alcune analogie che è interessante approfondire. Iniziamo dalle radici: in lui, esse sono... Leggere il seguito

    Da  Dhiirananta
    SPIRITUALITÀ
  • Ricordare la causa di qualcosa può solo dare luogo all'illusione. Parte 3.

    Ricordare causa qualcosa solo dare luogo all'illusione. Parte

    Sat Nam bello essere! Pioggia di benedizioni!! Il piano di Dio per la tua salvezza non può essere modificato e non può fallire. Sentiti grato che sia... Leggere il seguito

    Da  Greysis
    SALUTE E BENESSERE
  • Pasqua

    La Pasqua è una delle feste più importanti del nostro calendario. Attualmente nel mondo è diventata una data di negoziazione, pochi ricordano o sanno il suo ver... Leggere il seguito

    Da  Ivanmanna
    RELIGIONE, SOCIETÀ, SPIRITUALITÀ