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Come illuminare gli ambienti in modo corretto

Creato il 12 aprile 2012 da Mondovisione
Come illuminare gli ambienti in modo corretto"E la luce fu", il riferimento è biblico perché il tema merita tutta l'attenzione possibile.
Illuminare bene gli ambienti, casalinghi e di lavoro, può cambiare la qualità della vita. Non solo: la luce influisce sul sistema neurovegetativo e favorisce la produzione di vitamina D.
Si pensi che additirruta diversi studiosi fanno risalire ai mesi di buio l'alto tasso di suicidi nei paesi nordici, legando alla luce la produzione di serotonina e all'oscurità la depressione.
Non tutti sanno cosa può accadere se si passano troppe ore in una stanza male illuminata, ma la lista dei problemi è decisamente allarmante:
  • illuminazione eccessiva
    l'eccesso di luce o di riflessi obbliga la pupilla a una costrizione che prende il nome di miosi. La miosi è un fenomeno fisiologico non patologico causato da stimoli intensi ed è un riflesso consensuale: basta dirigere uno stimolo luminoso verso un solo occhio affinché la contrazione si verifichi in entrambi.
    Anche le palpebre possono risentire della troppa luce, rimanendo forzatamente serrate. Il quadro complessivo può generare un fenomeno noto con il nome di astenopia, i cui sintomi sono lacrimazione, visione annebbiata o sdoppiata, stanchezza e affaticamento visivi
     
  • illuminazione scarsa
    anche in questo caso può presentarsi l'astenopia. Con poca luce lo sforzo mentale per distinguere gli oggetti è elevato. Sul piano fisico i fastidi possono essere ancora maggiori perché con illuminazione insufficiente è si è costretti ad assumere posture innaturali che tendono a provocare disturbi muscolo-scheletrici.

Il famoso decreto 626 per la sicurezza dei luoghi di lavoro include la questione dell'illuminazione fra le proprie disposizioni, è facile comprendere quindi come una corretta illuminazione sia fondamentale per il benessere.
Ma se ad adeguare il tenore di luce nel luogo di lavoro deve essere l'azienda, come illuminare correttamente la casa?
Ecco qualche utile consiglio:
  • punti luce
    la luce naturale che arriva dalle finestre è la migliore ma tende, mobili e tramonto rendono necessario l'intervento della luce elettrica. È possibile illuminare gli ambienti in maniera diretta, con i faretti per esempio, o in modo indiretto, con luce riflessa sul soffitto o sulle pareti.
    l'illuminazione più corretta è quella che associa punti luce diretti a luce riflessa perché il primo sistema è potenzialmente abbagliante, mentre il secondo ha un basso rendimento e tende ad abolire le ombre depotenziando la percezione della tridimensionalità
     
  • luce calda o fredda
    abbiamo tutti un patrimonio genetico legato all'alternanza di giorno, notte e stagioni. Il nostro organismo reagisce quindi in modo differente anche alla luce calda e fredda. La luce fredda è associata alla luna e all'inverno, la luce calda all'estate e permette una maggior produzione di serotonina. Il consiglio è quindi, anche in questo caso, di illuminare la casa in modo vario, componendo il tono luminoso degli ambienti sia con luce calda che con luce fredda: è importante il sole, ma è importante anche la luna!
     
  • luce per leggere
    la miglior luce per la lettura è una luce diretta sulla pagina, non forte da abbagliare ma ben chiara. Sono moltissimi coloro che leggono con la sola illuminazione riflessa ma questa non è una condizione ideale per l'occhio che rischia di affaticarsi eccessivamente
     
  • luce per guardare la tv o per lavorare al computer
    uno schermo acceso è uno stimolo visivo che catalizza tutta l'attenzione degli occhi, è importante che l'ambiente intorno abbia comunque una illuminazione, magari con luce meno intensa, per mantenere un corretto equilibrio tra la fonte di attenzione e lo sfondo.

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