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Come migliorare la diffusione e la qualità della pallanuoto in UK e USA - parte 2^

Creato il 27 febbraio 2013 da H2opolo @edoardo_osti

Come migliorare la diffusione e la qualità della pallanuoto in UK e USA - parte 2^ "nonostante la cronica carenza di spazi destinati alla pallanuoto della città di Londra, per le Olimpiadi è stata costruita un' arena con lo specifico intento di smontarla alla fine dei giochi, mentre ci sono nella capitale inglese diverse società (come la mia!) che stanno spingendo per avere nuova impiantistica dove avere concrete possibilità di allenarsi e progredire"

Facendo seguito al mio primo intervento su spreading, dove spiegavo le problematiche che ho riscontrato in Inghilterra e negli stati uniti, ecco ciò che penso riguardo a quel che si potrebbe fare per migliorare  la qualità di questo sport e la possibilità di diffonderlo a livello nazionale:
Gran Bretagna: ecco cosa vorrei che fosse fatto
Il problema principale del Regno Unito - Nel Regno Unito quello che vedo il problema principale è (soprattutto per una città come Londra), la mancanza di spazi acqua: ogni singolo club di Londra trova molto difficile e costoso trovare e affittare spazi acqua nelle piscine della capitale.
Non solo non ci sono piscine adatte per giocare pallanuoto (non so perché, ma un buon 80% delle piscine sono poco profonde, il che le rende impraticabili al nostro sport), ma anche i costi sono così alti che il club, grazie alle quote dei praticanti, può permettersi di pagare solo gli spazi acqua e le tasse gara (lasciando tutti gli altri costi, come per esempio il materiale, le trasferte, lo stipendio per gli allenatori, a carico dei giocatori).
Il mio primo suggerimento per risolvere il problema - per iniziare penso che potrebbe essere molto utile se uno o più club insieme (qui i club sono per lo più costituiti da gruppi di persone e/o amici) decidessero di investire denaro nella costruzione o nell'acquisto di una piscina, per poterla poi gestire direttamente in modo da avere un buon reddito dall' utenza generica e allo stesso tempo coniugare le esigenze delle squadre e degli atleti: esattamente come spesso accade in Italia.
Credo che questo sia l'unico modo per permettere a ogni squadra di avere più tempo per praticare e migliorare la qualità della propria pallanuoto.
Un esempio per farvi capire la situazione e del fatto che la gente qui ancora non capisce l'importanza del tempo da dedicare in piscina ai corsi di avviamento?
Niente di più semplice, arriva nientemeno che da i Giochi Olimpici di Londra 2012: nonostante la cronica carenza di spazi destinati alla pallanuoto della città di Londra, per le Olimpiadi è stata costruita un' arena con lo specifico intento di smontarla alla fine dei giochi, mentre ci sono nella capitale inglese diverse società (come la mia!) che stanno spingendo per avere nuova impiantistica dove avere concrete possibilità di allenarsi e progredire.
Il mio secondo suggerimento per risolvere il problema - Semplice, credo che sia inevitabile un maggiore sforzo, da parte dei club, per quanto riguarda la ricerca di sponsor: la pallanuoto non è uno sport grande nel Regno Unito, esattamente come non lo è in Italia, ma nel nostro paese è ancora possibile trovare persone interessate a sponsorizzare una squadra di pallanuoto femminile .....
Quindi perché non nel Regno Unito, che è la culla delle start-up e delle piccole e medie imprese?
Dove le persone sono ancora desiderose di rischiare e credere nel potenziale di nuovi progetti?
Noi giocatori ci siamo prestati alla ricerca di questo tipo, ma credo che questo compito spetti ai soci e ai dirigenti che gestiscono le finanze della squadra, piuttosto che agli atleti .... ma ancora una volta, forse questo è il mio modo di pensare solo perché vengo dalla pallanuoto italiana!
To be continued
Leggi la prima parte dell'intervento di Viviana Castagna

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