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Come onorare l’etichetta “reigi” (dojo kun – regola 4)

Da Stefano Bresciani @senseistefano
Data: 10 luglio 2012  Autore: Stefano Bresciani reigi

Come onorare l’etichetta “reigi” (dojo kun – regola 4)La quarta regola del “dojo kun” si riferisce al comportamento del budoka. Per praticare e in generale vivere armoniosamente le relazioni con gli altri occorre assumere una condotta pulita, corretta, nutrita da valori quali la lealtà, l’umiltà, la gentilezza, la sincerità e la disponibilità. Attraverso uno stile di condotta di questo tipo possiamo senza alcun dubbio trovare e poi mantenere la pace con le persone che vengono in contatto con noi. Questa è la semplice spiegazione di una regola universale, il cui scopo è ”onorare l’etichetta del comportamento“.

Nel karate-do esiste un principio che ho sempre cercato di seguire alla lettera, “cominciare nel rispetto e finire nel rispetto” o, come disse il fondatore dello stile shotokan:

Senza cortesia il senso del karate-do viene meno.

(Gichin Funakoshi)

Specialmente gli artisti marziali, se intendono considerarsi tali, devono osservare le tradizionali regole di etichetta, a cominciare dal saluto a inizio lezione, seguito da quello al compagno di pratica, non tanto perché “bisogna farlo” quanto perché ci si sente di farlo… Solo così ci si avvicina correttamente allo spazio vitale di chi abbiamo di fronte, si entra in relazione con lui e nel combattimento possiamo dimostrare desiderio di aiuto reciproco, di condivisione esperienziale, creando un’atmosfera armoniosa, tranquilla, pacifica, lontana da violenze fisiche e mentali (come approfondiremo nella 5° e ultima regola del dojo kun).

L’espressione-simbolo di un corretto atteggiamento nel dojo è quindi il “rei” (=saluto), attorno al quale ruota il “gi” (=etichetta), in cui ogni gesto (inclinare ad esempio il capo insieme al busto) è fondamentale, poiché è pura espressione di cortesia, rispetto e  sincerità. Rei è una delle norme più importanti della vita secondo il confucianesimo, una ritualità che in oriente assume il significato di convenzione o obbligo sociale. Rei è la più alta forma di ringraziamento, semplice nella sua esteriorità ma molto profonda e complessa dal punto di vista interiore; eseguendolo in un dojo esso dona respiro all’arte che si sta per praticare, l’importante che sia sentito più che eseguito come mero automatismo, abitudine o peggio ancora come un obbligo imposto dal maestro.

Il saluto è il simbolo del cammino marziale intrapreso che va al di fuori del luogo in cui ci si allena; il “do” è basato sulla pazienza, sull’umiltà e sulla disciplina, il cui spirito si propaga come per magia in un atteggiamento esemplare che viene in seguito assunto anche nella vita, altrimenti qualsiasi regola e soprattutto questa resterebbe solo una perdita di tempo…

L’obiettivo dell’etichetta: devi plasmare il tuo animo in modo che neanche il furfante più rozzo osi attaccarti, anche se tu te ne stai lì seduto placidamente.

(Inazo Nitobe)

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