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'Come prevenire e guarire le malattie cardiache con l'alimentazione', l'introduzione al libro

Creato il 24 ottobre 2013 da Informasalus @informasalus

cuore alimentazione
'Al giorno d’oggi la maggior parte della gente è consapevole che ciò che mangia può determinare la comparsa o meno della malattia cardiaca'

Questo libro trae origine dalle esperienze drammatiche di ventitré uomini e una donna che si rivolsero a me disperati e senza speranza una ventina di anni fa. A quel tempo ero un chirurgo della rinomata Cleveland Clinic.
Da anni ormai la clinica è da tutti riconosciuta come il centro cardiologico numero uno nel mondo. Senza tema di smentita, si possono sottolineare le notevoli innovazioni e le prove di abilità chirurgica che i miei colleghi sono riusciti a introdurre nel mondo della medicina.
Ma un chirurgo può contare solo sui suoi attrezzi quando combatte contro una malattia mortale e nel caso dei pazienti cui questo libro è dedicato, quei medici si sono trovati nella posizione di dover dire loro che non c’era più niente che potessero fare.
Questo è sempre il momento più duro sia per il paziente che per il medico; il momento in cui, di fatto, la sentenza di morte viene pronunciata.
Ed era proprio la posizione in cui la maggioranza di quei pazienti si trovava nel 1985.
Va detto: erano messi veramente male quando arrivarono nel mio ambulatorio – molto male sia in termini di salute fisica che di spirito.
La cosa più demoralizzante per chi si era sottoposto a interventi chirurgici era il fatto di dover constatare che tutto ciò che era stato fatto per salvarli – ripetuti interventi a cuore aperto, angioplastiche in abbondanza, stent e un fiume di medicine – sembrava proprio non avere più alcun effetto utile.
Quasi tutti gli uomini avevano perduto la loro potenza sessuale.
Molti avevano dolore al petto, quella condizione tremenda conosciuta come angina. Per alcuni, era così grave che non riuscivano a sdraiarsi e dovevano dormire seduti.
Solo pochi potevano affrontare lunghe passeggiate e alcuni non riuscivano nemmeno ad attraversare una stanza senza provare dolori strazianti.
Di fatto, alcuni di loro erano morti che camminavano.
E, senza dubbio, fu proprio perché non avevano più alcuna prospettiva che accettarono le condizioni che avanzai per sottoporsi alla cura sperimentale in cui avevo fiducia.
Ciò cui dovevano rinunciare, spiegai loro, non sarebbe stato poca cosa per nessun americano abituato a eccessi alimentari a base di fritti da fast-food, bistecche e latticini grassi.
Ma se erano pronti a darmi retta e a osservare un’alimentazione simile a quella seguita dai due terzi della popolazione mondiale, mi sarei battuto strenuamente per dar loro la possibilità di capovolgere la sentenza di morte decretata dai medici.
E avremmo potuto dimostrare che il principale killer degli americani, cioè le cardiopatie, altro non era che una tigre di carta che poteva essere sconfitta – e senza ricorrere al bisturi del chirurgo.
Al giorno d’oggi la maggior parte della gente è consapevole che ciò che mangia può determinare la comparsa o meno della malattia cardiaca.
Sebbene tempo fa, quando ho iniziato i miei studi, la cosa non fosse così chiara, avevo iniziato comunque a cercare una modalità alimentare diversa, anche per un mio senso personale di timore, in quanto tutti nella mia famiglia erano morti precocemente. E cominciai a pensare a un regime alimentare basato sui vegetali e a basso tenore di grassi.
Sulla Costa occidentale il dottor Dean Ornish, uno dei miei amici, iniziava lo stesso percorso nel medesimo momento. Eravamo sui lati opposti del continente e all’epoca non ci conoscevamo né avevamo sentito parlare l’uno dell’altro.
Quasi tutti quelli che si sono rivolti a me, e ai quali era stato detto che c’era una piccola speranza, oggi – vent’anni dopo – sono vivi e hanno avuto una regressione della malattia.
Sono la prova vivente di ciò che è possibile per voi e per chiunque altro scelga di fare quanto è necessario per diventare a prova d’infarto.
E sono stati loro a farmi un regalo di valore inestimabile: la fiducia, grazie alla quale ho continuato a seguire e trattare centinaia di altri pazienti.
Questo libro è dedicato a quei primi pazienti – all’avventura che abbiamo vissuto insieme, portando avanti come pionieri quel trattamento della coronaropatia. Esso vuole anche ricordare il modo in cui hanno preso in mano i loro destini ritrovando la gioia di vivere grazie a un regime alimentare alternativo e a nuove abitudini.
Questo libro propone a ciascuno di noi un modo semplice ed elementare per procedere decisi attraverso una vita lunga e gratificante.
Lasciate che vi racconti la storia dei miei pazienti e che vi illustri le nostre ricerche e ciò che abbiamo imparato.
Leggi il libro 'Come prevenire e guarire le Malattie Cardiache con l'Alimentazione'



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