Come risolvere difficoltà e problemi? Guardiamoli in faccia.
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Vi è mai capitato di avere difficoltà e problemi e di fare finta di nulla? Del tipo ricevere raccomandate e non andare a ritirarle, negarsi al telefono, pensare che il lavoro non ci piace ma restare li lamentandosi, fare finta di nulla di fronte a una relazione che non funziona. Vi ritrovate in queste situazioni? Io un tempo si. Ne ho vissute molte fino a che ho compreso il potere delle mie azioni e delle mie scelte. Oggi vorrei condividere con voi il mio cambiamento in fatto di atteggiamento verso le sfide della vita.
Assumersi la responsabilità delle situazioni che si vivono è un primo importante passo. Anche delle difficoltà e problemi. Tutto quello che esiste oggi nella nostra vita è frutto delle nostre scelte e delle nostre azioni. Ho fatto fatica anche io a fare mio questo concetto ma poi è stata una vera liberazione.
Sapere di avere la vita nelle mie mani mi ha reso una persona felice.
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Tre anni fa conducevo una vita apparente felice perché praticavo quello che Richard Romagnoli nel suo libro Ho imparato a ridere.
descrive come lo yoga dello struzzo. Il concetto è un po’ questo: mettere la testa sotto la sabbia sperando che i problemi svaniscano. Ma loro, i problemi, restano li. Anzi, nella maggior parte dei casi crescono e ci terrorizzano ancora di più.
Quando si comprende che davvero ne siamo noi i responsabili cambia completamente la visione delle situazioni.
Ma in che senso siamo responsabili di difficoltà e problemi?
Noi scegliamo sempre. Anche non fare nulla è una scelta. Nessuno ci impone un certo tipo di lavoro, una relazione o la pratica dello yoga dello struzzo. Siamo noi a decidere di restare in quelle situazioni o di avere un atteggiamento sfuggente di fronte ai problemi. Nessun altro lo decide per noi.
E se è vero che non possiamo cambiare le persone con cui abbiamo una relazione o il carattere del nostro capo, quello che possiamo fare è cambiare il nostro atteggiamento.
Per me la svolta è arrivata quando ho letto lo straordinario libro di Roberta Liguori, mental coach e donna di grande energia con una storia di vita di grande ispirazione. In Perché io sogno forte
Ho cominciato proprio cosi. Ho cambiato il linguaggio e di conseguenza il valore dato alla difficoltà. Pensateci bene: non era più un problema ma una situazione da risolvere. Questa cosa molto semplice ha detto alla mia mente: “esiste una soluzione”. E cosi è stato.
Le soluzioni sono arrivate ed è stato straordinario per me prendere in mano una sfida alla volta, guardarla in faccia e poi fare qualcosa per risolverla.
Tornando al titolo di questo post, credo che il primo passo importante da fare sia proprio quello di smettere di nascondersi facendo finta che la situazione non esista. Prendiamo in mano la nostra vita, guardiamo in faccia quel che possiamo cambiare, diamole il giusto nome che non sia limitante e poi partiamo con l’azione.
Vi garantisco, per esperienza personale, che l’enorme paura di guardare in faccia la difficoltà svanisce non appena si comprende di cosa in realtà si tratta. Mi è successo ogni volta quindi ho cominciato a crederci e farlo accadere ancora e ancora. Che la sfida sia piccola, media o più grande. E cosi ho costruito la mia felicità.
La paura di una sfida svanisce quando la si guarda in faccia.
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Come sempre accade quando vi racconto di me, anche questa volta vi dico di non credermi ma di provare. Scegliete una situazione da risolvere, iniziate a guardarla e a fare qualcosa. Partite con qualcosa di piccolo e vedete cosa succede nella nostra mente, sulle vostre spalle che si alleggeriscono e nel vostro cuore che ballerà di gioia.
Che ne dite? Si può fare?
Come risolvere difficoltà e problemi? Guardiamoli in faccia.
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