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Come sentirsi belli, anche quando sei appena sveglio e hai le Samsonite sotto gli occhi

Creato il 13 marzo 2012 da Silkandscissors

In una società dove nulla è concesso, neanche un’ombra invisibile di rucola tra i denti, e dove tutto ti classifica, appunto come il briciolo di rucola sta a ”puzzone che non si lava”, siamo costretti a fare molta attenzione. Dal mattino appena svegli, alla sera quando ci corichiamo (con una leggera attenzione rivolta anche al dormiveglia, se nel letto non siamo soli).

Chiunque appena sveglio ha una leggera tachicardia nel non riconoscersi allo specchio o nel notare la nascita di un nuovo pargolo sul naso (aka brufolo sottopelle bastardo). Dalle croste intorno agli occhi, ai capelli con una piega tra l’afro e il nonnetto di campagna, tutto di noi urla pietà. E così diventa ancora più difficile iniziare la giornata, perchè già inizi a farti paranoie se mangiarti la briosche al bar che però fa venir la cellulite o se per una mattina evitare il caffè che macchia i denti.

Quando finalmente siamo riusciti a lavarci le ascelle e infilarci un qualcosa di non informe addosso, che possa avvicinarsi ad un completo da lavoro, usciamo tristi di casa.
I più fortunati hanno la possibilità di viaggiare comodamente in auto accompagnati da musica a piacimento, gli altri invece devono farsi strada nella giungla della metro, dove la sopravvivenza diventa più importante della famiglia, dell’amore e del sesso.

E così che, nei mezzi pubblici, inizia la dura giornata di un lavoratore medio (ma anche basso e alto), tra sguardi assassini per accaparrarsi il posto vuoto e sgametti fortuiti per sedare la rabbia.

Ma soprattutto, anche sulla linea 1 di una qualsiasi città hai la possibilità di sentirti sminuito da chi, anche alle 7 del mattino, dimostra di avere una bellezza fresca, naturale, come se avesse dormito per cent’anni e si fosse risvegliato con il suono di teneri canarini color confetto (lo so, non esistono, ma rendono meglio l’idea).
E’ così che inizia il nostro percorso di disagio e inferiorità. I comportamenti che ne seguono possono essere ritrovabili tra questi:

- Induzione al vomito dovuta al sentirsi grasso
- Apertura della borsa e ricerca di uno specchietto per tentare l’impossibile: sistemarsi ‘meglio’
- Lancio del suddetto specchietto, rabbia, attacchi di panico
- Ricerca del cellulare, scrittura di messaggi rabbiosi verso la mamma in caso di singletudine, di messaggi tipo ”Amore, ma io ti piaccio anche appena sveglio/a o pensi che dovrei andare in palestra/mettermi a dieta/ricorrere a interventi di chirurgia?” in caso di relationship
- Pensieri negativi, odio verso sé stessi, obblighi mentali tipo ”da domani giuro che esco di casa coi tacchi”

Ecco. La bellezza in questo mondo sembra essere diventata la prima cosa da possedere. Prima ancora di avere una casa, dei figli, un lavoro. E noi diventiamo sempre più depressi, più lampadati, più scolpiti, più magri, più troie.

Come sentirsi belli, anche quando sei appena sveglio e hai le Samsonite sotto gli occhi

Come sentirsi più belli, anche se al mattino ci svegliamo che abbiamo due borse Samsonite sotto gli occhi?
Essere consapevoli che i modelli della tv sono finti, che le foto sui giornali sono ritoccate, che i ‘troppo belli’ diventano anche ‘troppo stupidi’ e che il caffè macchia i denti, ma se ci piace non facciamone a meno.

Essere più sicuri di sé stessi valutando ciò che abbiamo, le nostre carte vincenti è la mossa che ci aiuterà, in questo mondo di Barbie e Ken dominato dal Dio Maria de Filippi.

Beth



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