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Come tu mi vuoi, ovvero l’arte di distruggere partner e guardaroba

Creato il 04 gennaio 2013 da Maria Grazia @MGraziaPiem

Lo ammetto, adoro Real Time. Prima ancora che dai tanti programmi della rete sono stata attratta da Real Time per l’immagine fresca, colorata e mai banale con cui pian pianino si è imposta sul mio personale palinsesto televisivo. Devo ammettere anche, però, che alcune trasmissioni mi lasciano così, senza parole… positive.

Per esempio: qualcuno di voi ha visto almeno una puntata di “Come tu mi vuoi”? No?! Bene, cercherò di essere chiara e spiegare perché lo trovo un programma crudele e offensivo.
Diciamo subito che lo scopo della trasmissione è dare al maschio in questione tutto il potere decisionale per trasformare la propria partner reale in quella ideale, dando per scontato che l’esemplare di femmina abbia un solo grande desiderio: “Uomo, trasformami in come tu mi vuoi!”. E come fa l’uomo alfa a trasformare la sua preda? Ovvio: distruggendo tutti i vestiti di lei che a lui non piacciono. Tutti. TUTTI.

Ora, lungi da me sventolare la bandiera del femminismo o gridare allo scandalo ma insomma, secondo voi è normale azzerare così i gusti e la personalità della propria partner e ancora, perché sono sempre e solo gli uomini, nella trasmisisone, a dover decidere il look della compagna e mai il contrario? Faccio mia culpa, anch’io ho più volte cercato di imporre il mio gusto ma non c’entra, nel mio caso si è trattato più di una missione, e comunque sono una donna. ; )

Susan Boyle

Torniamo a Real Time e a Come tu mi vuoi. Allora dicevo: un’avvenente presentatrice introduce una coppia, quasi sempre giovane, dicendo che il loro rapporto è in crisi perché lei si trascura e lui vorrebbe che vestisse in modo diverso, che tornasse pimpante, gioiosa e spensierata come la ragazza di 10 anni prima. (Pronto? La fata Turchina non esiste, lo sapevi vero?). Dopo il racconto del caso esistenziale, della vita travagliata e del tran tran quotidiano che giustificano la sciattezza della donna, la fanciulla espone al pubblico ludibrio tutto il suo guardaroba, e l’uomo, obiettivamente non un adone né un’icona di stile, gonfia il petto orgoglioso:”Sì, finalmente ti farò diventare come voglio io!”.

Studi scientifici dimostrano che l’abito fa il monaco, nel senso che lo stile, i colori, ecc. di abiti e accessori sono uno specchio molto fedele della personalità di ognuno. Quindi mi chiedo: come può una donna che non ha mai indossato tacchi in vita sua riuscire a camminare su trampoli di 12cm solo perché tu, partner “inzenzibbile”, vuoi vederla svettare sugli stiletti? Quando l’hai conosciuta aveva le ballerine, e ti sei innamorato comunque, cos’è successo poi?

La cosa più assurda di Come tu mi vuoi, secondo me è il momento in cui l’uomo prende i vestiti e li passa in una sorta di trita carta ma per abiti, a questo momento seguono due giorni di shopping sfrenato perché, a questo punto, l’uomo deve rifare tutto il guardaroba alla partner.
Riultato? Le donne ci restano male, sono deluse dal comportamento del proprio partner, si arrabbiano, ma poi miracolosamente lo amano alla follia dopo aver indossato i nuovi abiti. Ma siete sceme?!

Si sollevano così le sorti di una coppia in crisi a causa del look sciatto e trascurato (ma solo di lei). Mentre all’incoerenza e al masochismo di noi donne no, proprio non c’è soluzione. Basta un abito di seta e un comodo plateau per farci dire: ”Prendimi, ora sono come tu mi vuoi!”, e tanti cari saluti alla personalità, al diritto di scelta e al gusto personale. Ecco lo sapevo, mi sono innervosita. Per fortuna su Real Time adesso ci sono Enzo e Carla con Ma come ti vesti?! anche questo dedicato solo alle donne (siamo davvero tutte così sciatte?) ma che c’entra, questa volta scegliamo noi il nostro outfit. O no?

Tanto per non farci mancare nulla, guardate il promo di Come tu mi vuoi su Real Time e poi ditemi: cosa ne pensate?


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