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Come un tarassaco

Creato il 04 aprile 2013 da Cristiana2013

Il leader cerca di bloccare i malumori nel partito. Ancora segreto il luogo della riunione. Sarebbero una trentina i 'dissidenti' pronti a votare un esecutivo non a 5 Stelle

"Non credo che siamo pronti per governare da soli, bisogna avere la forza di riconoscerlo", afferma Currò, intervistato dal quotidiano La Stampa. "Col Pd la sensibilità è comune su molti temi. Penso agli immigrati, all'ambiente, ai diritti civili", mentre "purtroppo in questo Paese la destra non ha un respiro europeo". E attacca il partito sulla questione del dibattito all'interno del M5S. "Noi parlamentari non siamo automi, e nemmeno bambini. Nessuno ci può svuotare della nostra personalità politica, diversamente diventiamo schiavi di un manovratore", e "se andiamo avanti così questo dubbio si cristallizzerà. Con Grillo e soprattutto con Casaleggio. Io non sono uno schiaccia bottoni per conto terzi", puntualizza Currò. "I nostri elettori - prosegue - non sono diversi dai venti milioni di uomini e donne che hanno votato Pd o Pdl. E se non usi il buonsenso poi finisci per non stringere la mano alla Bindi. Una reazione distruttiva". Currò spiega di "rifiutarsi" di andare a incontrare Grillo. "E' surreale che 163 persone si muovano per andare incontro a una sola. Venga lui da noi, qui in Parlamento. Saremo felici di confrontarci".

Fra 'i dissidenti' non ci sarebbero solo grillini del Sud, siciliani e campani, e nelle ultime oresi sarebbero aggiunti parlamentari eletti in Emilia Romagna.

Da affrontare durante la riunione, raccontano alcuni parlamentari 'scontenti', la posizione di coloro che si dicono "stanchi" dei metodi "dittatoriali" di Grillo e del guru Gian Roberto Casaleggio.


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