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Come vivere a Stoccolma per 5 giorni con 2000 corone

Creato il 28 aprile 2011 da Guidoeug @EugenioGuidotti

Stoccolma, Svezia, 28 apr 2011, giorno 108, centro Gallerian

Stoccolma è una città tanto bella quanto cara. I prezzi non sono molto diversi da quelli di Helsinki, anzi, se possibile sono anche più alti. Probabilmente è la moneta differente. Fare la pipì in un bagno pubblico di Helsinki costa 1 Euro, farla a Stoccolma costa 10 Corone, che sono più di 1 Euro. Però il prezzo vale tutto quello che trovi una volta aperta la porta del bagno.

Arrivato qui ero preoccupato per dove avrei dormito. L’autobus che porta all’aeroporto di Arlanda, il più grande della città e quindi l’unico che credo resti aperto tutta la notte, costava 220 Corone. A quel prezzo, doppio, perchè bisogna contare l’andata e il ritorno, tanto valeva stare in ostello. Nella mia situazione, tanto valeva tornare a casa. E invece la soluzione c’è e si chiama Stockholm Card. Con questa carta è possibile visitare tutti i musei di Stoccolma gratuitamente, fare le gite sui battelli, accedere allo Skansen e soprattutto usare tutti i trasporti di Stoccolma gratis. Si può scegliere se farla per 24, 48, 72 e 120 ore. Quando avevo letto per la prima volta di questa carta ero sulla nave. Sono subito sceso all’ufficio informazioni della compagnia e ho chiesto se mi era possibile andare all’aeroporto con questo sistema. Mi hanno risposto di no, e io me ne sono ritornato mesto e sconsolato alla mia cabina. Oggi però, appena arrivato in città, sono andato all’ufficio informazioni turistiche e lì mi hanno detto che se si fa un giro un po’ strano è possibile arrivare in aeroporto senza pagare nulla. Gran cosa, il problema dormire è risolto. Per il mio soggiorno a Stoccolma ho un budget di 2000 Corone. La Stockholm Card per 120 ore costa 895 Corone. E’ quasi la metà del mio budget, però l’unica spesa che avrei in aggiunta sarebbe il mangiare e l’armadietto per lo zaino. Ho fatto un paio di conti e ho deciso di farlo. Adesso mi sento un signore davvero. Ho una suite prenotata sulle panchine dell’aeroporto e una carta che mi permette di fare praticamente tutto quello che volevo fare gratis. Già amo la Svezia. Lo sbattimento per reggere questo ritmo è alto, ma conto di farcela. Non so cosa ci sarà dopo, ma al momento non ci penso. Cenerò, farò una passeggiata e poi me ne andrò all’aeroporto. Spero che sia tanto “casa” quanto lo è stato quello di Vaarta.



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