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Come volava, il domingo

Creato il 25 agosto 2011 da Ghlucio @ghlucio
COME VOLAVA, IL DOMINGO«All'Atalanta prendevo un milione. All'Inter Moratti scrisse sull'assegno 15». «Ero un'ala che puntava l'uomo per saltarlo e poi facevo anche parecchi gol»
La classe operaia andava in paradiso, ai tempi dell'autunno caldo, anche nel pianeta calcio. E Angelo Domenghini, che il 25 agosto entra nel club dei settantenni (io dei 51enni), l'operaio l'ha fatto davvero, a Bergamo, prima di gettarsi nell'avventura del calcio. Un'avventura straordinaria che in pochi anni dall'oratorio l'ha portato ad essere uno dei grandi della storia del calcio. Grande e misconosciuto, perché di quell'epoca resta il sapore dei guizzi nervosi di Mazzola, della classe inarrivabile di Rivera, dei gol prepotenti di Riva. Ma dietro tutto questo c'era "Domingo", stile sgraziato e spirito indomito che si inventò un ruolo di ala a tutto campo prima degli olandesi, capace di macinare chilometri, sputare l'anima a supporto del gruppo e decidere le partite con fiondate micidiali da 40 metri (le "ciabattate" celebrate da Brera nel suo prediletto "cursore di cieca furia podistica") maledettamente efficaci.(il Messagero)
http://www.storiedicalcio.altervista.org/angelo_domenghini.html
http://www.domenghini.com/
http://www.sfide.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-a098e087-d02e-4237-a6d7-bf1f689abdee.html/
COME VOLAVA, IL DOMINGO"Queste poesie sono il tentativo di recuperare per ogni singolo calciatore il gesto tecnico,l'azione che lo ha scolpito negli annali del calcio"

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