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COMESER: dopo la privatizzazione la società è in crescita

Creato il 26 settembre 2012 da Bernardrieux @pierrebarilli1
POSITIVO IL BILANCIO DELLA NUOVA GESTIONE COMESER Dal comune di Fidenza riceviamo e, volentieri, pubblichiamo:
COMESER: dopo la privatizzazione la società è in crescitaA distanza di un anno e mezzo dall’acquisizione dell’80% del capitale dell’azienda fidentina da parte di soci privati, Comeser è oggi una società sana, in forte crescita, che si propone come operatore di telecomunicazioni a 360°.
«I risultati ottenuti da Comeser in questo anno e mezzo dimostrano la bontà della scelta fatta dall’amministrazione comunale», ha detto stamani il vicesindaco e assessore al Bilancio, StefanoTanzi, nel corso della conferenza stampa.
Comeser - nata nel 2004 come società di comunicazioni delle multiutility del territitorio: San Donnino Multiservizi del Comune di Fidenza, Busseto Servizi del Comune di Busseto e Ascaa dei restanti Comuni della Bassa parmense – era un’azienda dalle grandi potenzialità, ma in forte perdita.
Nel 2009 le quote di Comeser erano ripartite tra San Donnino Multiservizi (società del Comune di Fidenza) che ne possedeva il 62,5%, Busseto Servizi che ne possedeva il 32,5% e Ascaa con il 5%. Dall’approfondimento delle dinamiche legate a Comeser e dalla verifica del suo ciclo economico dalla fondazione, l’Amministrazione di Fidenza aveva potuto accertare che nel 2009 la società risultava indebitata per 2.700.000 euro, di cui 2 milioni di euro verso le banche, garantiti da fideiussione dalla sola San Donnino Multiservizi.
Nel 2008 era stato chiesto a San Donnino Multiservizi di aderire a un aumento di capitale e di salire all’80% di partecipazione azionaria con il mantenimento delle lettere di patronage: una misura considerata indispensabile dall’allora presidenza di Comeser per la sopravvivenza della società. La giunta Cantini, dopo le verifiche del caso, deliberò di non aderire alla richiesta, se non alla condizione di ridurre la propria partecipazione tramite San Donnino Multiservizi e richiamando gli altri soci a fare la loro parte, aumentando la loro quota azionaria. Nel 2010, oltre alla volontà di vendere a soggetti privati una quota non inferiore al 51%, si è aderito al previsto aumento di capitale, riducendo la quota azionaria di San Donnino Multiservizi e salvaguardando al tempo stesso il piano occupazionale. Alla fine del 2010 il nuovo assetto societario vedeva San Donnino Multiservizi con il 50%, Ascaa con il 30% e Busseto Servizi con il 20%.
Dopo un lavoro durato circa due anni, nel 2011 l’80% di Comeser è stato venduto a soci privati e la quota azionaria di San Donnino Multiservizi in Comeser è passata al 10%, con il conseguente passaggio della quota di debito garantita da San Donnino Multiservizi (e quindi dal Comune di Fidenza) da 2 milioni di euro a 500mila euro.
L’attuale assetto societario di Comeser vede i privati con l80% delle quote, San Donnino Multiservizi con il 10%, Ascaa con il 6% e Busseto Servizi con il 4%.
«Abbiamo creduto nelle potenzialità dell’azienda e abbiamo condotto un’operazione, che si è rivelata vincente, nell’interesse pubblico. Oggi la società è fortemente presente sul territorio e offre un servizio integrato completo», ha detto il vicesindaco Stefano Tanzi.
«L’intenzione era quella di salvare la società e tutelare l’occupazione. Abbiamo lavorato intensamente per rilanciare un’azienda nella quale credevamo e che non ha deluso le aspettative», ha detto il presidente di San Donnino Multiservizi, Gianarturo Leoni.
«L’assetto societario vede oggi una quota minima di capitale pubblico, il 20%, e la società  è in forte crescita. I debiti di Comeser gravavano sul Comune di Fidenza; il rilancio e la privatizzazione dell’azienda sono stati una mossa vincente», ha detto l’assessore alla Comunicazione, Daniele Aiello.
«Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti. L’azienda è cresciuta e offre oggi una vasta gamma di servizi che ci permettono di essere competitivi. In quasi 18 mesi di nuova gestione abbiamo quasi il 50% di nuovi clienti, siamo presenti anche in altre province e chiuderemo il bilancio 2012 in attivo», ha concluso il vicepresidente di Comeser, Gianluca Scarazzini.
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