Magazine Informazione regionale

"Cometa", è polemica a Bernalda sullo stabilimento ex esab.

Creato il 30 luglio 2010 da Gianlucap

Botta e risposta sul destino dell'opificio fra Franco Prisco(pdl) e il sindaco di Bernalda, Leo Chiruzzi(PD) Prisco:"Cementificazione". Chiruzzi: "Riqualificazione". Bernalda, 30 luglio 2010 – Il centro ortofrutticolo “Cometa” è in questi giorni al centro del dibattito politico bernaldese. L'annunciata vendita dello stabilimento ha prodotto diverse reazioni, in una nota stampa Franco Prisco (pdl), leader dell'opposizione consiliare, ha attaccato la scelta: “Siamo fortemente amareggiati per la scelta della Regione Basilicata di mettere all’asta un insediamento storico dello sviluppo industriale agricolo di Metaponto, il centro ortofrutticolo COMETA, simbolo del industrializzazione in agricoltura, uno dei maggiori insediamenti di trasformazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli del metapontino. La svendita arriva dopo la fallimentare gestione dell’ESAB, che non ha saputo rendere operativa una struttura come IL COMETA dotata di servizi idonei e posizionata nel baricentro del Metapontino, unica struttura con servizi di accesso intermodale dei trasporti da gomma a rotaia con la ferrovia della stazione di Metaponto”, si legge nella nota firmata da Prisco. E, ancora: “ Proprio quando altrove la Regione Basilicata investe notevoli finanziamenti per il recupero dei presidi industriali e agricoli (Agrobios e Pantanello,ndr.). Una struttura che avrebbe potuto essere il segnale della ripresa agricola e imprenditoriale e occupazionale , viene invece svenduta per mera speculazione edilizia. L’asta diventa appetibile , solo grazie alla sprovveduta scelta del Regolamento Urbanistico del Comune di Bernalda che la rende area edificabile per attività commerciali e residenziali .Oltre 9 ettari dove, previo abbattimento delle esistenti strutture, sorgeranno oltre 150 appartamenti residenziali e oltre 100 negozi per attività commerciali più i relativi servizi. Una alta marea di metricubi di cemento invaderà il Borgo di Metaponto ed è doveroso chiedersi: saranno funzionali 8.700 mq di locali commerciali per un Borgo di 600 abitanti? Cosa potrà attrarre un popolazione tale da riempire i 150 appartamenti proprio mentre il Borgo si spopola”? L'ultimo affondo ha riguardato l'annoso problema dell'erosione: “Ha senso una speculazione per vendere seconde case in prossimità del mare occupate solo per tre mesi all’anno e per di più su una costa devastata dall’erosione”? Ha aggiunto. E, infine: “chiediamo di sospendere tale svendita, e bandire il sito ai fini del recupero degli insediamenti industriali agricoli. Invitiamo il sindaco di Bernalda a indire un Consiglio Comunale al fine di non perdere l’ultima speranza per un sano sviluppo dell’economia di Metaponto e per dare una speranza agli agricoltori metapontini. Dopo aver perso La Cantina Sociale del Metapontino , l’oleificio del Metapontino e dopo ancora la Fallimentare area industriale della Felandina , difendiamo l’ultimo baluardo di sviluppo economico per la creazione di posti di lavoro”, ha concluso Prisco.
LA REPLICA
Bernalda, 30 lug 2010 - “Non siamo per la cementificazione ma per la riqualificazione urbana”, ha puntualizzato il sindaco di Bernalda, Leo Chiruzzi (PD), quando lo abbiamo informato della nota stampa del PdL sulla vicenda Cometa. E, ancora: “ Mi spiace che il PdL di Bernalda non sia propositivo ma si limiti solo a contestare. L'Amministrazione comunale bernaldese prenderà in considerazione le ipotesi di intervento che risponderanno all'esigenza di riqualificare Metaponto e il suo sviluppo turistico: questa è la sola priorità. Non è bello, come nel caso dello stabilimento Cometa, trovarsi edifici in evidente stato di abbandono all'ingresso del paese ( il rondò a Metaponto, ndr.)”. Il sindaco, nel ricordare la naturale vocazione turistica della vivace frazione della Città di Pitagora, ha poi fatto notare come le strutture abbandonate, troppo spesso, attirano degrado e sporcizia. E in alcuni casi si trasformano in ricoveri abusivi per immigrati. L'ultima battuta ha riguardato il sistema agricolo“ L'industria agricola, si pensi ai casi come quello dell'Orogel solo per fare un esempio, ormai è gestita da privati, quindi sarebbe anacronistico pensare a una gestione pubblica del settore che si è molto evoluto nel tempo”, ha concluso. [email protected]
Foto di g.p.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :