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Comici vs Wikileaks

Creato il 06 dicembre 2010 da Demopazzia
Comici vs Wikileaks
Sono “divertenti” le battute su Assange. Ormai non ce le risparmia nessuno. In televisione funzionano perché la maggior parte del pubblico televisivo pensa che questo sia un alieno venuto sulla terra a dirci che Berlusconi va a puttane. Il provincialismo italico si spinge sempre oltre nuove frontiere. Assange ha un mandato di cattura internazionale ed è ricercato in 188 paesi per non aver usato il preservativo. In realtà lo è per aver rivelato al mondo alcune notizie che non dovevano essere rivelate. Al comico di turno, e anche a qualche giornalista, fa comodo pensare che Assange rischi la vita per sputtanare Berlusconi perché può far leva sul suo pubblico abituale. Ma Assange non fa parte del teatrino di cui siamo soliti ammirare le tristi rappresentazioni. In Italia chi fosse in possesso di tali informazioni se le terrebbe ben strette. Non si sa mai quando possano tornare utili. È per questo che abbiamo la mafia e le stragi senza colpevoli.
La faccia di Wikileaks invece è un pazzo furioso, un anarchico fuori di testa. Sta rischiando la vita e alcuni trovano divertente fare battute sul fatto che abbia scoperto l’acqua calda. Evidentemente quell’acqua è parecchio calda. Cosi calda da bruciare.
Non senza fondamento Assange sta chiedendo le dimissioni di Obama e della Clinton per aver fatto spiare i vertici dell’Onu. Nixon si dimise per aver fatto spiare alcuni membri del Partito Democratico. Questi avrebbero fatto spiare membri dell’Onu. Tanto per capire la differenza. E non è detto che siano le rivelazioni più importanti.
Per tornare all’Italia, nel caso alcuni dei miei lettori si informassero solo tramite Crozza o la Littizzetto, i documenti svelati da Wikileaks rivelano che i giudizi su Berlusconi che hanno fatto gridare alla scoperta dell’acqua calda sono stati emessi da Gianni Letta. Il che è un po’ diverso dal dire che gli americani hanno scoperto che Berlusconi va a puttane. Gli americani hanno scoperto che sono i suoi più stretti collaboratori a pensare che Berlusconi sia bollito e a diffondere questa voce.
Per me Assange resta un’eroe. L’autore del più grande “scherzo” di sempre. E niente mi farà ridere di più dell’immaginarmi la faccia dei tanti trafficoni del mondo mentre, seduti sul cesso, pensano al momento in cui uscirà un documento che rivela cosa pensano davvero dell’uomo a cui da una vita hanno detto sempre si o del dittatore a cui hanno appena stretto la mano.


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