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Commercianti invitati a chiudere; avanza un corteo greco. Il Pd cambia linea

Creato il 23 gennaio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

C'è un particolare che lascia perplessi: perché le prese elettriche del mercatino al foro Boario erano state rotte? Venerdì scorso funzionavano, oggi gli ambulanti sono stati avvisati dal Comune che non c'è elettricità per il mercatino di oggi venerdì 23. Allora sono state rotte domenica, quando decine di personaggi hanno attaccato il centro sociale Dordoni?

C'è stata anche un'aggressione sabato sera. Pessima temperie. La polizia ha invitato i commercianti del centro storico a tener chiusi i negozi. Precauzionale protezione delle saracinesche, perché il corteo antifascista di sabato, che inizierà con il ritrovo alle 15, non può essere totalmente controllato, come ovvio. L'organizzazione, palesemente, non può essere tutta cremonese: arriveranno gruppi da fuori città, dall'Italia, da Milano, anche dall'estero. E sarà l'occasione per criticare la Banca centrale europea. Domenica, il giorno dopo, si terranno le elezioni in Grecia. Bisogna proprio evocare una bufera? Ci sono italiani che sono andati in Grecia in questi giorni per manifestare per Tsipras. Me ne vado a dormire volentieri: vorrei starmene in pace ma questi capitalisti insistono sempre e costringerebbero anche Sancho a reagire.

Il Partito democratico di Cremona cambia idea dopo una partecipata discussione. Accusato dall'estrema sinistra di legittimare i fascisti, in un nuovo comunicato di ieri sera il Pd afferma che

ogni deriva fascista, autoritaria, violenta non ha diritto di cittadinanza

Il link: . Le "mitologie naziste" sono condannate perché riempiono "esistenze vuote" sfruttando "libertà democratiche che altri hanno conquistato". Torna un attacco del Pd all'amministrazione Perri che ha lasciato che Casa Pound si insediasse a Cremona in via Geromini. Un intervento ben diverso dal comunicato precedente, che condannava la violenza in genere senza nominare "fascisti" e CasaPound. Stavolta ecco la firma congiunta di Roberto Galletti, di Paolo Carletti (Psi) e Alfredo Martini (Fare nuova la città) ora uniti prima in ordine sparso. E' un lungo comunicato per mostrare un volto più grintoso nell'affermazione dei principi costituzionali e della storia della democrazia italiana, tanto più nella città che fu purtroppo di Farinacci e delle vittime del Col del Lys ma anche dei giovani uccisi dai fascisti nelle strade di Cremona. Il Pd, si sapeva, non segue l'Arci e nemmeno Sel, come neppure le prese di posizione del Comitato acqua pubblica e di Rifondazione. Se continua questa tensione Rifondazione potrebbe essere nel mirino e lo ha scritto. Il Pd ha già subito un attacco alla sede. Ma perché vivere nella paura fino a soffocare? Sel lunedì ha annunciato un'interrogazione al ministro degli Interni (comunicato di Sel).

E' poi vero che CasaPound si trova in una sede di proprietà privata. Quindi se li sfrattano potrebbero chiedere aiuto al comitato Antisfratto! L'amministrazione Perri aveva comunque riconosciuto questo diritto di sistemarsi privatamente in via Geromini anche se ci si chiama Casa Pound. A sinistra si è notato che il Dordoni non era mai stato coinvolto in atti violenti prima dell'arrivo di CasaPound: il centro sociale aveva organizzato anche un incontro pubblico dedicato alla cucina, non ha solo ospitato Renato Curcio con tutt'altro impegno. E da sinistra torna la critica storica contro il grave rischio di isolazionismo del centro sociale, invitato a non chiudersi proprio dopo un anno di confronti intensi con le istituzioni e di lotte aperte. Il Dordoni dovrebbe allora rompere con l'eredità di Mario Bini?

Durissime critiche aleggiano e si pronunciano dall'estrema sinistra al sindaco e centrosinistra che nulla ha detto su CasaPound.

Dunque il centro sociale non può avere il controllo del corteo, tuttavia esiste un controllo dei partecipanti del centro sociale? Spuntano anime violente? Il centro sociale è sentito a sinistra come utile, positivo, necessario.

Lascerei perdere volentieri. Oggi presidio di Arci, lista Tsipras e Sel, senza Pd, domani corteo internazionale. Serve una rinascita della politica dopo tanto vuoto di idee, tante battute, slogan, lotte personalizzate e frasi ad effetto senza sostanza. Dalla cultura della sopravvivenza dell'ambientalismo e del pacifismo del secolo scorso alle interminabili provocazioni mediatiche di questi tempi sarebbe il caso di tornare a far politica, da sempre esercizio estremamente difficile.


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