Magazine Diario personale

Comunicare coi fantasmi…

Creato il 10 ottobre 2012 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Ciao a tutti voi carissimisssssssimisssssssssssssimi amici miei…!!!

Ormai sto prendendo, o meglio riprendendo, gusto a passare a trovarvi di pomeriggio e quindi rieccomi anche oggi in pieno pomeriggio!!! ^______^

Come state???

Tutto bene il vostro mercoledì fin qui???

Il mio sta procedendo benone, grazie!!! ^_____^

Vi starete chiedendo se io abbia intrapreso la carriera di medium, visto il titolo che ho voluto dare a questa nuova storiella.

La risposta è: no!!!

O meglio non nel senso nel quale la si potrebbe intendere.

Il fatto è che, ieri, sono andato alla nostra Augusta Biblioteca Cittadina e mi sono preso, da leggere…

Nooooo!!!

Non un trattato di spiritismo…!!! ^_____^

Mi sono preso da leggere la raccolta  ”I racconti” dell’autore americano John Cheever.

“Cosa c’entrano i fantasmi con lo scrittore americano???”, chiedete.

C’entrano nella misura in cui l’Arte dello Scrivere viene presentata nella splendida introduzione alla raccolta.

Qui, infatti, Andrea Bajani, cita un episodio, o meglio un aneddoto, sempre citato dallo scrittore russo Viktor Erofeev.

Erofeev è solito rispondere a quanti gli ripropongono l’annosa domanda rivolta, penso, ad ogni scrittore famoso, ossia: “Che cosa significa per lei scrivere?” citando un episodio nel quale c’entra la radio che c’era nella sua casa quand’egli era un bambino.

Si trattava di uno di quegli apparecchi mastodontici, immancabili nelle case anche da noi in Italia.

Alla radio di casa Erofeev, cosa che penso valesse per tutte le radio russe di quegli anni, Erofeev è nato nel 1947 quindi si sta parlando degli anni Cinquanta-Sessanta del secolo scorso, si ricevevano tre stazioni: Radio Mosca, Radio Parigi e Radio Londra.

Radio Mosca si riceveva perfettamente e nitidamente; le voci giungevano pulite.

Quando però si volevano ascoltare anche le voci dell’Occidente Europeo, di Parigi o Londra a seconda dei casi, la situazione cambiava radicalmente.

La ricezione era “sporcata” da rumori di fondo e interferenze che facevano sempre le voci degli speaker parigini e londinesi come provenienti da altri pianeti.

Delle voci quasi “spettrali” insomma.

Partendo da questo aneddoto Erofeev diceva che questo è più o meno quello che capita quando si scrive.

Si entra in comunicazione con “voci interiori” che ci giungono spesso e volentieri come alla radio di casa Erofeev giungevano le voci di Radio Parigi o Radio Londra.

Compito dello scrittore, specie del Bravo Scrittore, è quello di restare in ascolto di queste voci, cercare di interpretarle al meglio e quindi trascrivere il messaggio di volta in volta recepito.

Ecco svelato l’arcano della “Comunicazione Fantasmatica” del titolo…!!! ^______^

Bene…!!!

Ed anche per questo mercoledì siamo ormai giunti al termine…

Non prima però che io abbia potuto ringraziare tutte e tutti voi per la pazienza e la cortesissima attenzione che, come sempre fate, anche oggi avete deciso di dedicarmi e prima che abbia potuto darvi l’arrivederci alla nostra prossima “Storiella da Blog”…!!! ^___^

Sempre qui tra queste pagine…

E sempre che a voi continui a far piacere seguirmi e leggermi…!!! ^______^

Per ora vi saluto augurandovi uno splendido pomeriggio, una altrettanto splendida serata, una serena notte ed uno spumeggiante giovedì…!!! ^_______^

Buona lettura, come sempre, a tutti  voi carissimisssssssssssssimissssssssssssimi amici miei…!!! ^______^

Riccardo



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :