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Comunicato del Mouvement Jeuneus Communistes de France della Seine-Saint-Denis

Creato il 10 gennaio 2015 da Gctorino
Traduciamo e pubblichiamo il comunicato dei JC-93 che in buona parte rispecchia la nostra posizione sugli eventi di Parigi.
 
Ieri mattina abbiamo appreso con orrore dell'attento
perpetrato contro i giornalisti di Charlie Hebdo. Che si
sia o meno lettori di Charlie Hebdo l'attacco ci riguarda
giacché inumano, senza pietà e poiché esso mira alla nostra
libertà di espressione, di tutte e di tutti.
Ci riguarda malgrado i profondi disaccordi che abbiamo
potuto nutrire con la redazione di questo giornale. Nel
2006, in particolare, aveva fatto la staffetta dell'estrema
destra pubblicando delle caricature che giudicavamo
islamofobe. Ma niente può giustificare questi omicidi.
Questo attentato, il più violento in Francia da mezzo
secolo è prima di tutto la conseguenza diretta di 20 anni
di scontro di civiltà contro i popoli. Vent'anni di
divisioni xenofobe e di arretramento sociale.
Non dimentichiamo come in nome della protezione degli
interessi economici di certi grandi grupp, i governi
occidentali favoriscono da decenni gruppi estremisti con lo
scopo di destabilizzare delle regioni intere in Africa o in
Medio Oriente.
Non dimentichiamo come gli ideologhi e i partiti reazionari
possono estendere i loro discorsi razzisti con la
complicità dei media dominanti. Non dimentichiamo che,
ovunque in Europa, dei partiti fascisti mobilitano
attualmente delle decine di migliaia di persone contro i
cittadini musulmani. Non dimentichiamo tutte le leggi
liberticide votate in nome della lotta contro il
terrorismo. L'ultima risale a Novambre, e come le altre non
ha impedito questa carneficina.
Per queste e altre ragioni mettiamo fiano a fianco
islamisti e islamofobi, estrema destra occidentale e
estremisti religiosi. Contrariamente a quello che provano a
farci credere, questi reazionari combattano tutti i popoli
sotto lo stesso stendardo, quello dell'odio e
dell'arretramento sociale.
Non chiederemo neanche ai musulmani del nostro paese di
scusarsi per degli atti che non hanno commesso. Non
chiederemo loro di giurare fedeltà a una Repubblic di cui
sono già cittadini a pieno diritto.
Esprimiamo il nostro sostegno alle vittime, ai loro vicini
e alla redazione di Charlie Hebdo. Il miglior modo per
rendere omaggio a Charb, Cabu, Tignou e gli altri, è
proseguire la nostra battaglia contro questo sistema
fondato sull'esclusione, che spinge dei giovani tra le
bracciadi gruppuscoli insensati. E come diceva Wolinski:
fare di tutto per, un giorno, "nazionalizzare la felicità".

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