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Con due deca: omaggiando gli 883

Creato il 03 maggio 2012 da Automaticjoy
Con due deca: omaggiando gli 883Finalmente con un mese di ritardo mi sono ricordata di recuperare questa trovata di Rockit, che ha pensato bene di omaggiare gli 883 a vent'anni dall'uscita di Hanno ucciso l'uomo ragno.
(E questo è il momento in cui ci sentiamo tutti molto vecchi. Fatto? Ok, andiamo avanti).
Come? Facendo interpretare i maggiori successi della band di Pezzali da gruppi più-o-meno-indie italiani. Hipster indignati si strappano piangendo le camice a quadri, incapaci di concepire come i loro beniamini abbiano potuto perdere la verginità artistica cantando pezzi di una delle bandiere del mainstream italiano. E chissenefrega.
Certo che è una trovata commerciale, ma ribadisco, chissenefrega. Son bravi tutti a sputare sugli 883, ma sono stati i primi a entrare nel mio mangianastri subito dopo che ne erano uscite le cassettine di Fivelandia e dello Zecchino d'oro. Per chi ha più o meno la mia età sono stati un fenomeno epocale, dicevano le parolacce con vero senso di soddisfazione, sembrava volessero sfidare qualcuno e quando Max forzava pronunciando un "cazzo" era come sentire i miei coetanei delle elementari che pensavano di essere dei gran ribelli grazie al più ingenuo dei turpiloqui.

Con due deca: omaggiando gli 883

Ariel in veste hipster

Max Pezzali, credo inconsapevolmente, ha dato voce alla nostalgia di qualcosa che io, appena novenne ai tempi in cui li ascoltavo in macchina coi miei genitori, non potevo comprendere e percepivo solo vagamente tramite le sue parole semplici e dirette. Ho capito parecchio più tardi che aveva qualcosa a che fare con la vita in una landa nebbiosa e desolata, con le uscite con gli amici di sempre, con le storie d'amore che nascono già sbagliate. Non c'è nessuna poesia nelle canzoni degli 883, ma del resto che poesia c'è nell'essere degli sfigati di provincia?
Se c'è qualcosa di criticabile, dopo l'ascolto della compilation, è la sconcertante mancanza di originalità dei gruppi attuali, non la carenza di spessore artistico del modello. La maggior parte di questa gente sta raschiando disperatamente il fondo di un calderone ormai vuoto e, che vi piaccia o no, non scriverà mai nulla che sia anche lontanamente all'altezza degli 883 del periodo d'oro.
L'idea della compilation comunque è divertente e non mancano pezzi parecchio carichi, come Con un deca interpretata da I Cani (ma ti credo, con un pezzo del genere come si fa a sbagliare?), o rivisitazioni riuscitissime con la giusta dose di malinconia (Gli anni di Colapesce, Cumuli dei News for Lulu), e addirittura un brano superiore all'originale (Bella vera dei Lava lava love, ma c'è da dire che Bella vera è un pezzo orribile di suo e non poteva che migliorare).
Ci sono poi le ciofeche, come Weekend malamente ragliata da Maria Antonietta, Una canzone d'amore che perde tutto il suo romanticismo nell'accento franssscese dei noiosissimi Casa del Mirto, o l'epica Come mai affidata agli Amor Fou del re dei radical chic, Alessandro Raina.
Il resto è godibile con più o meno entusiasmo a seconda dei gusti, skippando qualche pezzo e soffermandovi su qualche altro. Vi sconsiglio l'ascolto solo se odiate i synth perché qui ce n'è a bizzeffe, ovunque. Se amavate gli 883, se li amate ancora, o se siete semplicemente incuriositi da questa buffa idea, su Rockit trovate la compilation in download gratuito e legalissimo.
Tracklist
1. I Cani – Con un deca
2. Carpacho – Nord Sud Ovest Est
3. Selton – Come deve andare
4. Colapesce – Gli anni
5. Amour Fou – Come mai (Pregando per un synth)
6. Casa Del Mirto – Una canzone d’amore
7. Nicolò Carnesi – Rotta per casa di Dio
8. Numero 6 – Hanno ucciso l’Uomo Ragno
9. Ex Otago – Sei un mito
10. Macrobiotics – La regola di D’Amico
11. Ghemon – TPS [prod. Fid Mella]
12. Amari – Non ci spezziamo
13. Egokid – La Regina delle Celebrità
14. Il Triangolo – Nella notte
15. Maria Antonietta – Weekend
16. Soviet Soviet – Il Grande Incubo
17. Girless & The Orphan – Senza averti qui
18. Lava Lava Love – Bella vera
19. I Camillas – Aeroplano
20. News For Lulu – Cumuli
21. DiMartino – Nessun rimpianto

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