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Con Gli Aironi e la #VRE1: Arancini di riso venere

Da Sarahscaparone @SarahScaparone

valentina_baroneValentina Barone è Cucina&Cantina. Piemontese, dolcissima, è una persona con cui è davvero piacevole chiacchierare. Lo abbiamo fatto parecchio durante la Vercelli Rice Experience, scoprendo di avere passioni comuni come quella per i gatti e la cucina, ovviamente! Nel suo blog racconta di cibo insieme al suo compagno Giovanni, firma e palato di interessanti degustazioni di vino.

Ecco chi è Valentina Barone in 7 domande:

Com’è nata l’idea del blog e da quanto tempo lo gestisci? L’idea del blog è nata davvero per caso: avevo finito l’università da qualche mese e dopo la laurea avevo del tempo libero, erano mesi che guardavo i blog degli altri e un bel giorno di ottobre ho preso coraggio e ne ho aperto uno anche io. Sono passati ormai quasi cinque anni, e sono davvero contenta di aver presto coraggio quel giorno, perché dà moltissime soddisfazioni.

Che lavoro fai nella vita? Dopo più di cinque anni come disegnatrice di etichette da vino, da febbraio 2013 è cambiata la mia vita e ora mi dedico quasi completamente al mondo della comunicazione web sui social network, facendo della mia passione il mio lavoro

Quanti anni hai? Posso ancora dirlo, ho 28 anni.

Ti piace di più preparare antipasti, primi, secondi o dessert? Perché? Non ho dei piatti che preferisco preparare, mi piace spaziare in tutto, ma amo fotografare i dolci e la frutta, sono più fotogenici per un blog di cucina

Qual è il tuo piatto preferito (da mangiare)? Amo mangiare pizza, focaccia, pasta e riso… nonostante cucini molti dolci preferisco i piatti salati, mi danno più soddisfazione e non mi stancano mai!

Qual è il tuo piatto preferito (da preparare)? Amo tantissimo preparare il risotto. Le mie radici lombarde, quando lo preparo, vengono fuori prepotentemente. Per me è un piatto terapeutico, mi rilassa con il suo lento mescolate, l’aggiunta di brodo e tutte le fasi nella preparazione ne fanno un rituale che amo e a cui non rinuncerei per nulla la mondo. Ho imparato a fare il risotto da mio padre, mi ricordo che la domenica mattina in inverno dopo la doccia andavo a vedere mio padre e in punta di piedi osservavo tutti i movimenti, che ripeto ancora oggi ogni volta: è il piatto che non solo amo di più, ma che ha più valore per me.

Com’è nata la ricetta della #VRE1? Avevo assaggiato degli arancini di riso venere che mi erano rimasti davvero impressi, ma non li avevo mai fatti. Ne avevo letto la ricetta, ho pensato alla verdura di stagione ed ho improvvisato immaginando come sarebbero stati tutti quei sapori messi insieme in un piatto: mi è andata bene questa volta, potevo anche fare un bel flop!

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Arancini di riso venere risottato con purea di asparagi e cipolle di Tropea e gambero crudo

Ingredienti per 10 arancini:

300 gr di riso venere • 1 kg di asparagi • 1 cipolla di tropea • 10 gamberi • 3 uova • pangrattato • olio extravergine • burro  • olio di semi • 3 cucchiai di farina di riso

Preparazione:

Lavare e bollire gli asparagi per circa 8/ 10 minuti.
Scolarli e conservare l’acqua che useremo per fare il brodo, aggiungendo i gambi duri degli asparagi un volta puliti,il carapace dei gamberi e del sale.

In una padella mettere soffriggere nell’olio una cipolla finemente tritata, una volta cotta metà mettetela da parte e all’altra metà aggiungete il riso, tostatelo per qualche minuto poi cominciare con la cottura aggiungendo il brodo ogni volta che si sarà assorbito. Ci vorranno circa 50 minuti. Gli ultimi 10 minuti aggiungete due cucchiai di farina di riso per addensare il risotto.

Per la purè di asparagi con un minipimmer  sminuzzate finemente gli asparagi e metà della cipolla messa da parte e un cucchiaio di farina di riso.

Dopo aver lasciato riposare il riso appiattendolo  e allargandolo su una superficie  come un vassoio per velocizzare il raffreddamento create gli arancini mettendo al centro del ripieno mezzo cucchiaio di purea di asparaci e mezzo gambero, chiudete e formate una bella palla compatta, poi passate nell’uovo e nel pangrattato due volte. Friggete in abbondante olio e servite su un letto di purea di asparagi avanzata.

(Le foto sono di Silvia Pastore)



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