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Con la Fiom, per la democrazia

Creato il 05 gennaio 2011 da Animabella
La Fiom sta correndo un grave rischio, quello dell’isolamento. Eppure sta conducendo una battaglia che dovrebbe coinvolgere tutti i cittadini, metalmecannici e impiegati, operai e intellettuali, dipendenti a posto fisso e precari. Perché sta conducendo una battaglia di democrazia, una battaglia di civiltà, una battaglia di progresso. La Fiom è già isolata nel mondo del sindacato, persino nella sua stessa confederazione, la Cgil, è isolata nel mondo politico istituzionale se consideriamo le posizioni quantomeno ambigue del maggior partito d’opposizione, il Pd, che di questa battaglia dovrebbe fare la propria bandiera. Bisogna che questo isolamento «di palazzo» venga ridicolizzato da una grande solidarietà di massa, che faccia davvero sentire che la battaglia della Fiom è la battaglia di tutti noi. Invito tutti pertanto a firmare e a diffondere l’appello promosso da MicroMega, che riporto qui:
Il diktat di Marchionne, che Cisl e Uil hanno firmato, contiene una clausola inaudita, che nemmeno negli anni dei reparti-confino di Valletta era stata mai immaginata: la cancellazione dei sindacati che non firmano l’accordo, l’impossibilità che abbiano una rappresentanza aziendale, la loro abrogazione di fatto. Questo incredibile annientamento di un diritto costituzionale inalienabile non sta provocando l’insurrezione morale che dovrebbe essere ovvia tra tutti i cittadini che si dicono democratici. Eppure si tratta dell’equivalente funzionale, seppure in forma post-moderna e soft (soft?), dello squadrismo contro le sedi sindacali, con cui il fascismo distrusse il diritto dei lavoratori a organizzarsi liberamente.
Per questo ci sembra che la richiesta di sciopero generale, avanzata dalla Fiom, sia sacrosanta e vada appoggiata in ogni modo. L’inaudito attacco della Fiat ai diritti dei lavoratori è un attacco ai diritti di tutti i cittadini, poiché mette a repentaglio il valore fondamentale delle libertà democratiche. Ecco perché riteniamo urgente che la società civile manifesti la sua più concreta e attiva solidarietà alla Fiom e ai lavoratori metalmeccanici: ne va delle libertà di tutti.
Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Margherita Hack
Primi firmatari: don Andrea Gallo, Antonio Tabucchi, Dario Fo, Gino Strada, Franca Rame, Luciano Gallino, Giorgio Parisi, Fiorella Mannoia, Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Lorenza Carlassarre, Sergio Staino, Gianni Vattimo, Furio Colombo, Marco Revelli, Piergiorgio Odifreddi, Massimo Carlotto, Valerio Magrelli, Enzo Mazzi, Valeria Parrella, Sandrone Dazieri, Angelo d'Orsi, Lidia Ravera, Domenico Gallo, Marcello Cini, Alberto Asor Rosa.

per firmare l’appello clicca qui


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