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Con la Fornero sarebbero in pericolo anche gli articoli 21 e 40 della Costituzione.

Creato il 22 aprile 2012 da Malpaese @IlMalpaese

Vi diro’ la verità: questa ministra Fornero mi sta sempre piu’ antipatica. La mia antipatia nei suoi confronti comincio’ proprio con quelle famose lacrime in quella indimenticabile (per i pensionati) conferenza stampa. Alcuni videro in quelle lacrime la commozione di una donna che, molto a malincuore e senza alternativa alcuna, dovette optare per delle scelte drastiche, io vidi le lacrime (da coccodrillo) di una persona che sapeva benissimo che stava andando letteralmente a colpire un pugile già al tappeto: una vigliaccata, perché le alternative c’erano e come.

Poi arrivo’ l’art. 18. Pur non essendo per nulla “giustamente tutelato” dall’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, ritengo che, una norma che preveda che un datore di lavoro non possa licenziarti perché gli stai sulle palle ma solo in caso di giusta causa sia uno dei punti cardini di un Paese che voglia definirsi civile.

E poi, detto tra noi, la storia che l’art. 18 sia scoraggiante per gli investitori stranieri è una gran balla raccontata da noti ballisti. Gli investitori stranieri sono scoraggiati e molto nell’investire nel nostro paese per via dei costi sul lavoro terribilmente elevati, per via della criminalità organizzata e per via dell’eccessiva burocratizzazione.

 Come se non bastasse, arrivo’ l’attacco personale. Secondo la ministra solo al nord sono abituati a lavorare: “Io sono piemontese e sono abituata a lavorare”. Solo Borghezio avrebbe detto di peggio.

Io sono del sud, siciliano, nella mia vita ho visto tanti miei conterranei ammazzarsi di lavoro e altri ammazzarsi di partitelle a carte nei bar. Pur sapendo che al sud si lavora e molto non mi sognerei mai di dire che “Io sono siciliano e sono abituato a lavorare” come per dire che altri in altre parti sono abituati a non far nulla; perché so benissimo che la “nullafacenza” non è legata alle origini territoriali ma alla poca volonta’ del singolo individuo di sacrificarsi per raggiungere uno scopo.

Infine,  la simpaticissima ministra, riferendosi agli studenti, ai Cobas e ai sindacati di base che protestavano a Torino ha detto: ”In questo Paese c’e’ poco spirito costruttivo, ma anziche’ lamentarsi e protestare bisogna lavorare insieme. Forse ne avremmo tutti qualche beneficio”

La soluzione della Fornero è questa: tu, cittadino sempre piu’ in crisi, non devi protestare e lamentarti ma collaborare con il governo in modo tale che lo stesso possa prendere delle scelte  devastanti per la tua esistenza senza doversi sorbire le tue lamentele: tu chiamalo se vuoi…masochismo.

Qualcuno ha mai spiegato alla ministra che i membri dell’Assemblea costituente garantirono il diritto allo sciopero e la possibilità di manifestare liberamente il proprio pensiero proprio per evitare che certi governanti potessero imporre scelte non condivise dal Popolo ? Ho il vago sospetto che, se potesse, la Fornero eliminerebbe gli articoli 21 e 40 della Costituzione. Per fortuna, l’iter per modificare la Costituzione è molto lungo.

Gio’ Chianta

Con la Fornero sarebbero in pericolo anche gli articoli 21 e 40 della Costituzione.


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COMMENTI (1)

Da mauro merlino
Inviato il 08 agosto a 23:36
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Vi invio questo nostro Articolo, sono Mauro Merlino Vicepresidente dell'Associazione Attivisti Gay Harvey Milk : Presidenti Associazione Marco Bottaro e Angela Paradiso-I locali gay promiscui devono chiudere i battenti? E’ questa la proposta avanzata nei giorni scorsi dai membri dell’associazione ”Attivisti Gay Harvey Milk” che al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Monti chiedono espressamente di promulgare un disegno di legge atto alla chiusura dei locali frequentati da clienti omosessuali e promiscui, fra i quali vengono menzionate le saune, i Battuage e le dark room. A rend erlo noto sono stati i membri dell’Associazione gay Harvey Milk, che si battono affinché l’odio contro le persone omosessuali possa essere cancellato una volta per tutte.

“Fermare per sempre l’omofobia nel nostr o Paese, fermare la pedofilia, la transfobia e il razzismo in tutto il mondo, avere i nostri diritti umani e civili, avere una legge contro il reato dell’omofobia, avere il diritto di sposare la persona che si ama, avere il diritto di adottare dei bambini”, sono questi gli obiettivi prefissi dall’associazione, che alle Forze dell’Ordine chiedono adesso un aiuto concreto affinché possano essere arginati alcuni spiacevoli fenomeni definiti “scandalosi”.

All’interno dei locali “sotto accusa” si farebbe infatti un eccessivo consumo di sostanze stupefacenti, e sarebbero servite bevande alcoliche anche ai clienti minorenni. All’esterno inoltre avverrebbero continuamente episodi di brutale violenza, spesso ”provocati” proprio dall’orientamento sessuale dei clienti dei locali.

“Chiediamo a voi alte cariche dello Stato di provvedere inoltre al contenimento, alla restrizione e all’eliminazione di siti web pornografici e chat, per la grandissima minaccia concreta e tangibile della pedofilia”, fanno sapere i membri dell’associazione, che dal canto loro si dicono pronti a cooperare “perché troviamo sia giusto e doveroso poter collaborare e camminare insieme per la costruzione di politiche sociali anti-discriminatorie”.

“Se le nostre richieste di democrazia, libertà e tutela non saranno riconosciute e garantite dal nostro Governo e dalle vostre persone – fa però sapere Mauro Merlino, Vicepresidente dell’Associazione Harvey Milk – faremo un esposto all’Alta Corte Del Parlamento Europeo e all’Onu chiedendo il loro appoggio, aiuto e sostegno per mettere in mora questo Paese, visto che il nostro Governo rimane cieco e sordo di fronte alla legittima richiesta di diritti civili e umani”.