Magazine America

Con la legge sull'aborto, il PP perde 12 punti nei sondaggi e il PSOE torna primo partito di Spagna

Da Rottasudovest
Dove non sono riusciti la crisi economica, i tagli allo Stato Sociale, gli aumenti delle tasse e la restrizione dei diritti, è riuscita la nuova proposta di legge sull'aborto, presentata poche settimane fa dal Ministro della Giustizia Alberto Ruiz Gallardón. Se la Spagna andasse oggi alle urne, il PSOE vincerebbe le elezioni, con un vantaggio di 1,5 punti sul PP (e, considerati i margini d'errore, è un sostanziale pareggio tecnico). Lo afferma un sondaggio di Metroscopia, pubblicato oggi da El País. Nelle intenzioni di voto, il PP ottiene il 32%, il PSOE il 33,5%; rispetto alle elezioni del 2011, il partito di Governo perde ben 12 punti e il PSOE ne conquista 4,8; è la seconda volta, da settembre 2013, che il PSOE supera il PP (a settembre il vantaggio era stato di soli 4 decimi). Ancora una volta il vantaggio socialista non è dovuto a novità nelle sue proposte e nella sua leadership, ancora prigioniere del passato, ma alle difficoltà e agli errori del PP. "Dal risultato del sondaggio si deduce che in termini strategici ed elettorali, la decisione di Rajoy di approvare la riforma dell'aborto ha per il PP più controindicazioni che benefici. La pretesa spiegazione, che serve a ingraziarsi i settori più conservatori, non si traduce praticamente in aspettative di voto. Probabilmente perché questi settori non hanno altre possibilità di voto, al di là del PP e, in tutti i casi, succeda quel che succeda, votano questo partito. Anche perché il problema dei popolari è più che altro il voto del centro, che può essere disputato da altre opzioni, come, per esempio, UPyD, che toglie voti ai due grandi partiti". UPyD ha infatti il 7,3% nelle intenzioni di voto, anche se il record tocca all'alleanza di sinistra IU, che balza al 12,5%, captando gli insoddisfatti del socialismo. La legge sull'aborto del PP, che torna a negare l'aborto libero e lo autorizza per due sole ragioni, la violenza sessuale e il rischio di vita per la madre, è un'autentica Caporetto: non convince nessuno, sta spezzando l'unità granitica del Partito, suscita un importante rifiuto anche nell'elettorato cattolico ed è rifiutata da una maggioranza bulgara della società spagnola, ben l'80%. Secondo il sondaggio commissionato da El País a Metroscopia, per il 78% degli spagnoli non è una riforma necessaria (non lo è neanche per il 58% degli elettori del PP e per il 50% dei cattolici). La legge del 2010, "votata da otto partiti a suo tempo, gode di un consenso sociale maggioritario. L'86% degli spagnoli consultati da Metroscopia crede che la donna debba decidere liberamente se continuare o no la gravidanza. Cioè, questa percentuale è favorevole alla legge che permette di abortire liberamente e senza giustificazioni nelle prime 16 settimane di gravidanza" scrive El País. Sono d'accordo anche il 68% degli elettori del PP e il 60% dei cattolici praticanti. L'eliminazione della malformazione del feto come causa d'aborto, perché secondo l'ineffabile Ministro non esistono feti di serie A e di serie B e tutti hanno diritto alla vita, produce un forte rifiuto sociale: è contrario l'84% degli intervistati, il 70% degli elettori del PP e il 59% dei cattolici praticanti. Ma allora perché il Governo insiste con un progetto che potrebbe costargli la conferma, alle prossime elezioni? Gli intervistati hanno le idee chiare: per il 75% il PP intende compiacere i settori più conservatori della Chiesa Cattolica.
Il 91% degli intervistati, "praticamente l'unanimità" commenta El País, chiede la libertà di voto per i parlamentari. Una libertà che i deputati e senatori popolari potrebbero pagare cara, dato che chi non rispetta la disciplina di partito paga multe di 500 euro. Ma è anche una libertà chiesta dalle stesse file dei dirigenti di partito. Dopo che numerosi dirigenti regionali, dai Paesi Baschi, dalle Asturie, dall'Estremadura, dalla Galizia, più uomini che donne (bisogna sottolineare anche questo), hanno auspicato che questa legge venga rivista in Parlamento, perché così com'è non li convince, dato che non si possono obbligare le donne a portare avanti gravidanze che non vogliono, Celia Villalobos, vicepresidente popolare della Camera dei Deputati, ha chiesto la libertà di voto. Mariano Rajoy, come al solito, tace, mentre il PSOE ha in mano un'ottima carta per provare che no, non sono tutti uguali e non è vero che PP e PSOE sono la stessa m, come amano ripetere gli indignados e tutti quelli che usano la pancia, e non il cervello, per ragionare e per disegnare, con il proprio voto, la società in cui vogliono vivere.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :