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Con un deca - Recensione - PS3

Creato il 06 giugno 2014 da Intrattenimento

Archiviata con successo la beta, Ace Combat Infinity gioca la carta del free to play in ambito aereo

Ci sono storie di straordinario successo per i free to play, là fuori. Titoli usciti fuori dal nulla o quasi, magari dotati di un comparto tecnico modesto, che si sono però trasformati in un fenomeno di culto, conquistando decine di milioni di utenti e facendo guadagnare ai propri autori un bel po' di soldi.

Con un deca
Stiamo parlando di un modello di business che nessuno può permettersi di ignorare, insomma, e che con i giusti ingredienti ha il potenziale per garantire una solida fonte di entrate per un publisher, utili che magari potranno essere reinvestiti nella produzione di giochi tripla A tradizionali. Bandai Namco sta sperimentando in tal senso ormai da un po', con risultati invero altalenanti. L'idea della casa nipponica è piuttosto chiara: prendere la struttura dei suoi franchise più rappresentativi e adattarla a un contesto free to play, consegnando così ai videogiocatori un'esperienza tutt'altro che improvvisata, bensì dotata di basi solide, di meccaniche familiari e di un comparto tecnico all'altezza delle aspettative, che non fa mai male. Con Tekken Revolution e Soul Calibur: Lost Swords questa formula non ha purtroppo restituito i risultati sperati, dunque ora tocca agli sviluppatori di Project Aces fare il proprio tentativo con Ace Combat Infinity.

Fermati un attimo all'automatico

Scaricato gratuitamente il client da PlayStation Store, Ace Combat Infinity mette a disposizione per il momento due sole modalità: campagna e cooperativa online. La campagna è composta da cinque missioni ambientate in uno scenario fantapolitico discretamente interessante, in cui gli eserciti hanno subito drastici tagli per via di una pioggia di meteoriti che ha cambiato radicalmente la visione globale, dando però modo a organizzazioni militari private di prendere il sopravvento e minacciare le varie nazioni con spietati atti di forza.

Con un deca
Si può scegliere fra un sistema di controllo "semplificato" e quello tradizionale della serie (noi non abbiamo avuto dubbi), e il gameplay risulta riconoscibilissimo fin dai primi istanti, tanto che il breve tutorial lascia un po' il tempo che trova per chi conosce già la serie. Il single player vanta una buona varietà di situazioni, nel senso che non si ricorre pedissequamente al pattern dell'esplorazione che sfocia in uno scontro, con l'arrivo poi di eventuali rinforzi nemici. Certo, mancano le trovate di Assault Horizon e la trama non viene raccontata che tramite schermate statiche e dialoghi asettici, ma abbiamo apprezzato l'introduzione degli aerei con il sistema di ricerca laser, la fortezza volante da abbattere, le misteriose e devastanti esplosioni nel cielo che costringono a scendere in un canyon e ad evitarne il raggio d'azione per non subire danni. Il problema è che cinque missioni sono davvero troppo poche (noi le abbiamo completate in circa un'ora) e la promessa del rilascio di altri tre stage non sembra sufficiente per metterci una pezza. Rimane dunque la modalità multiplayer online, che però si limita a proporre missioni cooperative ambientate nelle cinque location della campagna, in cui due squadre composte da quattro giocatori si confrontano con la medesima situazione, cercando di ottenere un punteggio maggiore degli avversari. Un contesto in cui è difficile essere competitivi quando dall'altra parte ci sono utenti con un equipaggiamento sostanzialmente migliore del nostro, acquistato grazie alla maggiore esperienza o all'impiego di denaro reale. Pay to win? Diciamo che il concetto è quello. Quantomeno la scena sembra ben popolata, il matchmaking è relativamente rapido e non abbiamo riscontrato particolari disagi nell'organizzazione e nello svolgimento delle partite.
Ace Combat Infinity - Il trailer "Engage"
Con un deca - Recensione - PS3
Ace Combat Infinity - Il trailer

Almeno a piedi non ci lascerà

Oltre alla consistenza della campagna e del multiplayer, bisogna affrontare naturalmente il discorso del modello free to play, che nel caso di Ace Combat Infinity risulta per molti versi discutibile. Nel gioco ci sono le tradizionali due valute, crediti e carburante: i primi servono per sbloccare e potenziare aerei e armi nell'ottica di un "albero" che, alla fine dei conti, costituisce il vero elemento di progressione dell'esperienza; il secondo, fornito inizialmente in tre sole unità, funziona invece come la classica "energia d'azione" e si consuma ogni volta che affrontiamo una missione, in single player oppure online.

Con un deca
Purtroppo per ricaricare un'unità di carburante servono ben quattro ore, dunque chi non vuole attendere così tanto per completare la storia ha due possibilità: acquistare un ticket da 14,99 euro, prezzo che troviamo chiaramente troppo alto rispetto ai contenuti offerti (anche considerando fin da ora le tre missioni extra in arrivo); oppure sfruttare le sfide, una vera e propria manna che gli sviluppatori sono stati "costretti" a inserire in seguito a molteplici feedback non proprio entusiastici da parte degli early adopter e che, attraverso il raggiungimento di determinati achievement, permettono di stoccare carburante supplementare in abbondanza (solo la prima sfida ne rilascia venti unità!). La sensazione è dunque di un prodotto dall'impostazione iniziale molto rigida e sbilanciata, che è stata però notevolmente addolcita dall'introduzione degli achievement, e che dunque appare frammentaria e incoerente. Anche sotto il profilo tecnico, dato che il dettaglio e la spettacolarità del già citato Assault Horizon sono purtroppo soltanto un ricordo: la grafica di Ace Combat Infinity è indubbiamente datata, come se il franchise avesse fatto dei passi indietro anziché evolversi, e non contribuisce per nulla all'idea di un free-to-play bello da vedere, con una qualità visiva paragonabile a quella delle produzioni più blasonate.

Pro

  • Il gameplay è quello di sempre
  • Alcune buone idee nel single player
  • Le sfide consentono di ottenere carburante extra...

Contro

  • ...ma il modello free to play appare controverso e limitante
  • Campagna troppo breve, online interessante ma ripetitivo
  • Tecnicamente datato

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