Dall’edilizia all’agricoltura, dall’automazione alla chimica farmaceutica a quella verde alla meccatronica: tutti campi in cui, proprio grazie all’innovazione ambientale, le imprese italiane primeggiano nel mondo, e fanno meglio anche della Germania. E’ questa la strada da seguire.
Leggi l’articolo: http://bit.ly/HMemijCon un'Italia che fa l'Italia...Un Bonomi assolutamente condivisibile e coerente con#GreenItaly.
Un ruolo importante per la cultura.
Si affaccia l’idea che, nell’impegno a trovare altri parametri da affiancare al tradizionale prodotto interno lordo (PIL) per misurare oltre al benessere materiale anche quello immateriale, si possa utilmente includere il riferimento al “capitale culturale”.
Questo concetto è stato introdotto nella letteratura economica da David Throsby nel 2001 per mettere in luce come la cultura svolga un ruolo importante per uno sviluppo socio-economico qualitativamente superiore di un territorio, area vasta, circoscritta o centro urbano che sia.
Nel capitale culturale coesistono la dimensione tangibile della cultura, composta da opere d’arte, manufatti artistici, musei, monumenti ed edifici di valore artistico e architettonico, per la quale il valore di asset è piuttosto evidente, e quella intangibile derivante dall’insieme delle idee degli atteggiamenti, simboli, credenze, usi e costumi, valori e tradizioni comuni o condivisi di una società o di un gruppo a essa appartenente. Entrambe le dimensioni entrano a pieno titolo nella produzione di quei beni basati sulla creatività e sulla attività intellettuale che rappresentano la chiave per la valorizzazione delle risorse locali e dunque della crescita economica e che, nonostante lo spirito universale della cultura, sono anche sempre fortemente legati a un luogo preciso.http://www.tafterjournal.it/2013/06/05/citta-e-capitale-culturale/