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Concerto Paul Weller al Vittoriale

Creato il 08 luglio 2015 da Dismappa

I disabili non deambulanti hanno diritto al biglietto omaggio di platea, nei settori dedicati (informazioni in ufficio o al 340.1392446).

Paul Weller al Vittoriale (foto © Stefanino Benni)

Concerto Paul Weller al Vittoriale

Grande serata, al Festival Tener-a-mente di Gardone Riviera per il concerto di Paul Weller. Lo storico frontman di The Jam e Style Council, apparsoin grande forma,ha presentato i brani del suo dodicesimo album in studio, intitolato Saturn's Pattern. Arrivato a tre anni da Sonik Kicks, è stato definito dallo stesso Weller "un disco progressive in senso stretto, assolutamente musica del ventunesimo secolo".

Modfather

A 57 anni suonati e con sette figli, il Modfather ha mandato in visibilio i fan del Vittoriale, ad un soffio dal sold out. Grazie al potente sound prodotto da una band impeccabile, ha snocciolato una sessione molto energica, a partire acid-rock di White sky, seguito dalla delicata Going my way, da Long Time e I'm where I should be. Non sono mancati gli accenni ai pezzi monumentali del repertorio solista, dall'intramontabile Into tomorrowsino alla strabiliante Start, dal catalogo Jam, capace di portare la platea ad un incontenibile entusiasmo.

06.07.2015

Non lascia spazio a operazioni nostalgiche, ma quando attacca la vecchia "Start" sa forti brividi

Il capello è platinato, gli spigoli del viso induriti dagli anni, ma la classe è quella di sempre. Del resto si sa: per un mod l'aspetto è fondamentale. E Paul Weller, lo ha dichiarato lui stesso, resterà un mod fino alla fine dei suoi giorni. Impossibile per lui, anche ora che ha 57 anni e sette figli a cui badare, tradire lo spirito che l'ha accompagnato per una vita intera, e del quale è diventato uno dei simboli principali nel corso di una carriera che ha attraversato quasi quarant'anni di storia della musica e del costume. È un'icona british, l'ex-leader di Jam e Style Council: uno di quei personaggi che quasi automaticamente suscitano rispetto ed ammirazione. E queste erano le sensazioni prevalenti che anche ieri sera sembravano aleggiare nell'anfiteatro del Vittoriale di Gardone Riviera, dove Weller è sbarcato per esibirsi nell'ambito di Tener-A-Mente 2015 di fronte ad un pubblico ai confini del sold out.Reduce da una recente, infuocata performance al festival di Glastonbury dove ha diviso il palco con i suoi vecchi eroi, gli Who di Pete Townshend e Roger Daltrey, il musicista è tornato in Italia sulla scorta di un tour mondiale lanciato dal suo nuovo album "Saturns Pattern": un disco che ha confermato come il Modfather non abbia ancora smesso di sperimentare, di giocare con la musica, di elaborare nuove soluzioni.È stata questa la cifra stilistica che più ha colpito dell'esibizione di ieri sera: quella sorta di inquietudine insopprimibile, di incontrollabile vitalità creativa che sembra ancora vibrare nelle corde di un artista che rimane sempre profondamente innamorato della musica.Affiancato da una band impeccabile, sostenuto da un carisma e da una "coolness" che la maturità non ha per nulla sminuito e da una forma davvero smagliante, Weller si è gettato a capofitto in un set decisamente poco nostalgico. A farla da padrone sono state quindi le atmosfere dell'ultimo disco, dalla travolgente botta acid-rock di "White sky" alle delicate inflessioni beatlesiane di "Going my way", passando per "Long Time" e "I'm where I should be".Nell'excursus tra il repertorio solista, non poteva mancare l'inno di "Into tomorrow", ormai una sorta di canzone - manifesto per quest'uomo incapace di immobilismi. La voglia di rispolverare qualche monumentale pagina del passato ha privilegiato il prezioso catalogo Jam, dal quale è arrivata una "Start" che a 35 anni dalla sua uscita mette ancora i brividi, come solo i grandi capolavori sanno fare: un tocco di emozione impagabile per uno show trionfale, che ha condotto il pubblico del Vittoriale verso la notte gardesana in un clima di contagioso e incontenibile entusiasmo.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. John William "Paul" Weller ( Woking, 25 maggio 1958) è un cantante, chitarristae compositore britannico, leader, in epoche diverse, dei Jam e degli Style Council; ha intrapreso la carriera solista dopo lo scioglimento di questi ultimi nel 1989. Nel Regno Unito è considerato un'istituzione nazionale in ragione del fatto che la maggior parte dei suoi testi prende spunto dalla cultura inglese, ed è individuato principalmente come una star nazionale piuttosto che internazionale. Fu anche la principale figura del movimento mod revival in virtù di ciò è soprannominato "The Modfather"[2].

Biografia

L'infanzia e la giovinezza

Nato a Sheerwater, nei pressi di Woking, cominciò presto ad appassionarsi alla musica, ascoltando principalmente i Beatles, i Who e gli Small Faces e un po' tutti i gruppi appartenenti al movimento Mod. Ben presto iniziò a suonare la chitarra e nel 1972 formò con Bruce Foxton il primo nucleo dei The Jam, a cui in seguito si aggiunse il batterista Rick Buckler, proponendo un repertorio che spaziava da cover dei Beatles e di classiche canzoni rock britanniche, ad altre brani composti dallo stesso Weller.

Jam

Concerto Paul Weller al Vittoriale

Lo stesso argomento in dettaglio: The Jam.

Il trio esordì in pieno furore punk nel maggio del 1977 con l'album In the City e affiancarono i Clash nel White Riot Tour. Ben presto il gruppo riuscì ad affermarsi in territorio nazionale, raggiungendo più volte la vetta delle classifiche inglesi sia per la vendita degli album che per i singoli, essendo addirittura, gli unici oltre ai Beatles ad essersi esibiti con due singoli in una sola volta a Top of the Pops. Weller, dopo aver pubblicato l'album The Gift e aver lanciato il singolo Beat Surrender, nel 1982, sciolse i Jam per dar vita agli Style Council insieme al tastierista Mick Talbot, proveniente dai Merton Parkas e che in precedenza aveva già suonato per i Jam.

Style Council

Dopo aver pubblicato l'EP Introducing The Style Council, esce nel 1984 il primo album Café Bleu, con un altro conseguente ed aspettato successo, trainato dai singoli You're the Best Thing e My Every Changing Mood, che li lancerà oltreoceano. Partecipano nello stesso anno alla Band Aid, esibendosi poi allo Stadio di Wembley per il Live Aid l'anno seguente. Con Café Bleu e i quattro successivi album, si può dire che gli Style Council abbiano inventato l' Acid jazz, sperimentando avanguardisticamente anche nel campo dell'house [senza fonte] . Nel 1989 Weller scioglie gli Style Council per intraprendere la carriera da solista.

Carriera solista

Dopo lo scioglimento degli Style Council inizia la sua carriera solista in un primo momento con il Paul Weller Movement sin dal 1991. L'album Stanley Road del 1995 vende milioni di copie. L'album Illumination ottiene numerosi consensi sia di critica che di pubblico. Dall'album 22 Dreams in poi, Paul si muove in una direzione maggiormente sperimentale, con sonorità folk, pop, elettroniche e soul.

Vita privata

È stato sposato con Dee C. Lee, cantante degli Style Council, dal 1987 al 1998. La coppia ha due figli: Leah e Nathaniel. Nel 2010 si è sposato con Hanna Andrews, una corista dell'album 22 Dreams, e hanno due figli: John Paul e Bowie.

Discografia (solista)

Album

Singoli

da Paul Weller
  • 1991 - Into Tomorrow (come Paul Weller Movement) - #36 UK
  • 1992 - Uh Huh Oh Yeh - #18 UK
  • 1992 - Above The Clouds - #47 UK
da Wild Wood
  • 1993 - Sunflower - #16 UK
  • 1993 - Wild Wood - #14 UK
  • 1993 - The Weaver - #18 UK
  • 1994 - Hung Up - #11 UK
da Stanley Road
  • 1994 - Out Of The Sinking - #20 UK
  • 1995 - The Changingman - #7 UK
  • 1995 - You Do Something To Me - #9 UK
  • 1995 - Broken Stones - #20 UK
  • 1996 - Out Of The Sinking (ristampa) - #16 UK
da Heavy Soul
  • 1996 - Peacock Suit - #5 UK
  • 1997 - Brushed - #14 UK
  • 1997 - Friday Street - #21 UK
  • 1997 - Mermaids - #30 UK
da Modern Classics - The Greatest Hits
da Heliocentric
da Illumination
da Studio 150
  • 2004 - The Bottle - #13 UK
  • 2004 - Wishing On A Star - #11 UK
  • 2004 - Thinking Of You - #18 UK
  • 2005 - Early Morning Rain/Come Together - #40 UK
da As Is Now
  • 2005 - From The Floorboards Up' - #6 UK
  • 2005 - Come On/Let's Go - #15 UK
  • 2005 - Here's The Good News - #21 UK
Singoli non inclusi in nessun album
da 22 Dreams
  • 2008 - Have You Made Up Your Mind/Echoes Around The Sun
  • 2008 - All I Wanna Do(Is Be With You)/Push It Along
  • 2008 - Sea Spray/22 Dreams
da Wake Up the Nation
da Sonik Kicks
  • 2012 - That Dangerous Age/Portal To The Past
  • 2012 - That Dangerous Age/Green
  • 2012 - Starlite
  • 2012 - Dragonfly
  • 2012 - The Attic

Videografia (solista)

VHS

DVD

Note

  1. (^ abEN) Stephen Thomas Erlewine, Paul Weller su AllMusic, All Media Network.
  2. [ ^ Paul Weller - Jam - Style Council - biografia, recensioni, discografia, foto :: OndaRock Altri progetti modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni


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