Concordia: la Vanguard potrebbe recuperare il relitto

Eccola, la Vanguard: il piano B per il recupero della Costa Concordia.

La Costa Concordia è arenata su un fianco di fronte all' Isola del Giglio dalla notte del 13 gennaio 2012, quando urtò gli scogli delle Scole.
Da quella data numerosi allarmi circa l' inquinamento del mare sono stati lanciati e numerose società si sono messe al lavoro per proporre un piano per la rimozione della Costa. Tra queste, l'olandese Smit&Salvage - che si è già occupata dello svuotamento del carburante - e l'americana Salvage Titan.

Tra le numerose ipotesi avanzate, in questi giorni si parla della Vanguard. Questo colosso del mare è una nave semisommergibile ideata per trasportare altre navi o piattaforme offshore. La nave è stata costruita in Corea presso i cantieri Hyundai Heavy Industries per la compagnia olandese Dockwise. Si tratta di una delle più grandi navi di sollevamento al mondo, con una lunghezza complessiva di 275 metri, una larghezza di 70 metri, 117.000 tonnellate di stazza e una capacità di immersione di 16 metri.

La nave sarebbe in grado, immergendosi e poi riaffiorando, di caricare la Costa sul proprio ponte e trasportarla anche in porti lontani dall'Italia. Tra le possibili mete le indiscrezioni giornalistiche parlano della Turchia, dove le operazioni di smantellamento della Concordia sarebbero notevolmente meno costose rispetto all'Italia. A questo punto si porrebbe tuttavia un altro problema: la gestione dello smantellamento della Concordia deve essere assicurata nel rispetto delle leggi sui rifiuti, leggi che affidano la competenza alle regioni. Ecco dunque, che spetta alla regione Toscana il compito di valutare il progetto di smantellamento e smaltimento della nave e questo pone seri paletti sulla possibilità che la Concordia possa essere portata al di fuori dall'Italia.

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