La corte suprema di Dakar ha respinto i ricorsi presentati da Karim Wade (già ministro e figlio dell’ex presidente Abdoulaye Wade) contro la sua condanna per “arricchimento illecito”.
Diventa definitiva, dunque la condanna a 6 anni di prigione - non sottoponibili ad appello - emessa lo scorso 23 marzo.
A Karim ed ai suoi coimputati (condannati a pene inferiori) saranno inoltre confiscati i beni oggetto del processo. L’esecuzione della condanna potrebbe tuttavia comportare problemi: non per il figlio dell’ex presidente (già in carcere dal 2013) ma due altre personalità condannate. Bibo Bourgi (noto anche come Ibrahima Aboukhalil) e Alioune Samba Diassé, accusati di fare da prestanome, avevano infatti già ottenuto di essere scarcerati per motivi di salute.
Wade, candidato presidente dal suo partito (Pds, ovvero Partito democratico senegalese) negli stessi giorni in cui veniva emessa la condanna, aveva accusato il nuovo governo di aver organizzato un processo “politico”. I suoi guadagni illeciti, hanno stabilito i giudici, equivalgono a circa 178 milioni di euro.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake