Magazine Cultura

Considerazioni su Maze Runner – Il Labirinto

Creato il 11 maggio 2015 da Alessio688

2014-The-Maze-Runner-Movie-HD-WallpaperVolevo andarlo a vedere al cinema inizialmente, poi però il trailer non mi aveva convinto così tanto e così ci ho ripensato. Qualche giorno fa,  mentre vedevo insieme alla mia dolce metà quali film poter vedere, su suo suggerimento, abbiamo deciso proprio per Maze Runner.

Questo film è tratto dal romanzo Il Labirinto, scritto da James Dashner. Ambientato in un mondo post-apocalittico, nella prima scena troviamo il giovane Thomas in un ascensore che sale verso l’alto, si ritroverà all’interno di una radura racchiusa tra alte mura di pietra: proprio al centro del labirinto. Qui verrà accolto da altri ragazzi che hanno formato una piccola comunità con le loro leggi e le loro regole, che il protagonista dovrà rispettare. Dopo aver capito di essere rinchiuso in un labirinto, Thomas “scalpita” per unirsi ai velocisti, ragazzi che ogni mattina escono nel labirinto per trovare una via d’uscita. Il punto però non è solo uscire da quella prigione di pietra, ma anche svelare il segreto su chi li ha portati lì, e perché. Sinceramente non so quanto il film sia fedele con il romanzo, anche perché The Maze Runner è una serie di ben sei romanzi che io non ho mai letto.

Trailer

Opinione

Da quello che mi sembra di vedere in questi ultimi anni al cinema sta andando molto di moda il tema fantascientifico distopico, e quest’opera ne è un chiaro esponente. Fin dalla prima scena il film catapulta lo spettatore nel cuore della vicenda, usando una trama semplice ma convincente. L’opera è influenzata sia da fenomeni cinematografici che letterari, per l’attenzione alla psicologia collettiva della comunità di ragazzi è simile a “Il Signore delle Mosche”. Cita “The Cube”, di Vincenzo Natali, per quanto riguarda l’enigma della del labirinto senza uscita e la cui soluzione è celata da una macchinazione numerica. Ho notato poi un forte clima teen movie direttamente pescato da Hunger Games.

Sinceramente non mi è dispiaciuto, il ritmo è stato sempre alto facendomi sentire nel vivo dell’azione senza mai annoiarmi. Mi è venuta davvero una gran voglia di scoprire come sono i libri.

Voto: 6,8


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog