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Consigli per la scrittura di Laura Gay: Lezione #13 - I DIALOGHI

Creato il 07 ottobre 2015 da Blog
Consigli per la scrittura di Laura Gay: Lezione #13 - I DIALOGHI 
Oggi Laura Gay ci parla dei dialoghi. Perchè sono importanti? Quali informazioni ci danno? Un testo senza dialoghi può essere interessante e esaustivo? Nella nuova lezione trovate tutte le risposte a queste domande e qualche suggerimento!

Consigli per la scrittura di Laura Gay: Lezione #13 - I DIALOGHI Lezione 13
Benvenuti al nostro consueto appuntamento settimanale coi miei consigli di scrittura. Dopo avervi tediato a sufficienza con i personaggi, oggi parleremo dei dialoghi, che non sono altro che il frutto delle loro interazioni.Lo ammetto, a me piace molto scrivere dialoghi. Così come mi piace leggerli. Forse per questo, nei miei romanzi ne trovate a sufficienza. Perché li amo così tanto? Be’, perché sono un ottimo modo per far entrare il lettore dentro a una scena, per dargli la sensazione di trovarsi proprio lì e naturalmente per coinvolgerlo. Abbiamo detto in precedenza che le troppe descrizioni, o ancor peggio le spiegazioni, rischiano di annoiare chi legge. Quindi, se vogliamo incollare qualcuno alle nostre pagine, un ottimo sistema è quello di costruire dei buoni dialoghi.Talvolta, leggendo le opere degli esordienti, mi capita di trovare pagine e pagine senza un solo dialogo. L’altro giorno stavo editando un testo in cui c’era una descrizione minuziosa sulla preparazione della protagonista per un appuntamento: pagine e pagine in cui veniva raccontato com’era il bagnoschiuma usato per la doccia e la crema per il corpo, per passare poi al profumo, alla biancheria intima indossata e via di seguito fino al momento in cui la ragazza in questione indossava il cappotto (con relativo mio sospiro di sollievo).Ragazzi, mi stavo addormentando. Giuro.Invece volete mettere una bella scena in cui i personaggi si scambiano delle battute? Magari litigano o si sussurrano frasi d’amore? Non è di gran lunga meglio? In un’epoca in cui alla televisione un programma come “Il grande fratello” la fa da padrone (perché in fondo a chi non piace intrufolarsi nella vita degli altri?) volete mettere come possa essere esaltante intrufolarci nella vita dei nostri personaggi? Ascoltare quello che si dicono?Pertanto, un dialogo efficace è il sistema migliore per far dimenticare al lettore che sta leggendo un libro e per dargli la sensazione di “vivere” quella storia.Ma c’è di più. Un discorso diretto è un espediente utilissimo: lo scrittore può utilizzarlo per fornire a chi legge tutte quelle informazioni che sarebbe troppo noioso raccontare. Un dialogo mostra e non dice. Ma perché ciò avvenga, lo scambio di battute tra i personaggi deve essere davvero efficace e funzionale. Come fare? Ecco alcune regole:
I dialoghi possono servire per:
I dialoghi devono essere:
I dialoghi devono:
Anche gli intercalari si possono usare (es: oh, mio Dio!), ma è bene non esagerare. E poi è vietato usare una sfilza di punti interrogativi o esclamativi per sottolineare qualcosa. Se volete puntare l’attenzione su una parola, usate il corsivo. Esempio: – Mi hai chiamata stupida? Come osi?Inoltre, è bene intervallare i dialoghi con brevi descrizioni dei personaggi, quello che stanno facendo, come si muovono, e via di seguito. Raramente un personaggio resterà immobile mentre parla, vi pare? Ebbene, voi dovete aiutare il lettore a capire dove si trova, cosa sta facendo. Poiché un libro non è un film, e non c’è uno schermo che ci permette di vedere i personaggi mentre parlano, spetta all’autore fornire queste indicazioni.Come esempio di dialogo, vi lascio un breve estratto da un mio racconto:
   – Buongiorno Frau Böhm – mormorò una voce inconfondibile, al suo fianco. Era l’uomo della metropolitana, che aveva preso posto accanto a lei.   Kristen trasalì. – Come sa il mio nome?    – Ho fatto delle ricerche – rispose lui, con una voce profonda e terribilmente sexy. – Dovevo rintracciarla. Lei ha qualcosa che mi appartiene.   Kristen si agitò sulla poltroncina. Lanciò una breve occhiata alle persone nelle altre file, per accertarsi che non li stessero ascoltando. Ma erano tutti concentrati sulle immagini che scorrevano sullo schermo. – Allude ai diamanti che mi ha infilato in tasca?   Una bassa risata la colse di sorpresa. – Dunque li ha trovati?    – Perché l’ha fatto? – Kristen era furiosa. – Sa in che guaio poteva cacciarmi?   L’uomo rimase imperturbabile. Finse di guardare il film, mentre riprendeva a parlare piano. – Avevo bisogno che li custodisse per me.    – E chi le dice che ora voglia restituirglieli?   Lui si voltò all’istante, negli occhi una furia malcelata. – Non può tenerseli. Appartengono a me.   Kristen ne dubitava. Altrimenti perché avrebbe dovuto nasconderli? – Ne è proprio sicuro? Come li ha avuti? Li ha rubati?    – Non è affar suo e la smetta con questo interrogatorio!   L’uomo si era accigliato. C’era qualcosa di ribelle nella sua espressione, quasi celasse un inconfessabile segreto. E probabilmente era così. Non c’era dubbio che vivesse ai limiti della legalità e forse era proprio per quello che si sentiva così affascinata da lui.
È tutto chiaro? Se avete perplessità o domande da fare, come al solito lasciate un com
NB.: Se avete delle domande commentate la Lezione e Laura vi darà delucidazioni! Lezioni:Lezione 1: La grammatica
Lezione 2: L'infodump
Lezione 3: Lo Show don't tellLezione 4: Le descrizioni
Lezione 5: Il punto di vistaLezione 6: Ritmo e velocitàLezione 7: Rallentare il ritmoLezione 8: I personaggi Lezione 9: Scheda del personaggioLezione 10: L'arco di trasformazione dei personaggi
Lezione 11: Le cinque fasi di elaborazione del dolore
Lezione 12: I personaggi secondari
Lezione 13: I DIALOGHI
+ a seguire
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