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consolare gli afflitti

Creato il 31 luglio 2014 da Plus1gmt

Così penso di chiedergli perché sta piangendo non tanto per impicciarmi degli affari suoi ma perché sembra essere diventato un dovere quello di intervenire sempre e comunque con gli amici che manifestano qualche difficoltà, anche a rischio di agire a sproposito ed è una cosa con cui alcuni, me per primo, devono ancora prendere le misure. Con Jose è andata così. Tutti a chiedergli che bisogno c’è di prendere i tranquillanti e berci dopo, quando ha due fidanzate entrambe strafiche, un lavoro pesante ma sicuro e redditizio, una macchina a meno di non sfasciarla una volta in cui è strafatto come ora, una casa a meno di essere sbattuto fuori per lo stesso motivo e soprattutto tanti amici che gli fanno i professori di buone maniere come noi ora ed è a quel punto che ingoia altri due tavor e li butta giù con una golata di amaro Montenegro. Ora vedi uno piangere e accendi la sirena e ti fai in quattro no? Insomma, mi tira fuori una fototessera di una mai vista con un’acconciatura smaccatamente maschile ma per il resto passabile e mi dice che è da qualche giorno che sta con questa new romantic e non è mai stato così felice. A un’occhiata piú attenta riconosco trattarsi di quella che tutti chiamano la cucustrilla, una crasi azzeccata e sin troppo vezzeggiativa tra cocorita e pipistrella, quella che si accozza sempre allo stellone, che è soprannominato così per via delle punte in cui si cementa i capelli con la lacca. Sarebbe da guastargli tutto con un po’ di sano cinismo da fine gennaio e ricordargli tutte le altre volte in cui mi sono sorbito le sue invettive misogine ma chi se ne frega, domani o dopo gli busserà alla porta un ex che rivendicherà uno strascico con cui competere o addirittura da prendere a pugni, questa cosa comunque del gruppo e dell’amicizia per cui bisogna mettere al riparo gli sprovveduti e chi si caccia nei guai deve finire. Mi viene d’istinto però voltare la fototessera e sul retro noto la data di ieri scritta a penna e mi accorgo che oggi è oggi, ed è l’ultimo giorno utile per una cosa importante, una scadenza per la quale so già che non avrò alcuna proroga. Non c’è nessuno a farmi da agenda, e penso che questa si che sarebbe una funzione utile che dovrebbero ricoprire le persone che ti circondano.



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