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Contabilizzazione del calore, consumo effettivo anche in Lombardia

Creato il 29 luglio 2015 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT
Contabilizzazione del calore, consumo effettivo anche in Lombardia

Nessun coefficiente correttivo di piano, esposizione, posizione impianto et similia per la contabilizzazione del calore delle unità immobiliari nel territorio della Regione Lombardia. Il Pirellone fa dietrofront e cancella la norma (peraltro illegittima) contenuta nella delibera n. X/1118 del 20 dicembre 2013, in cui si prevedevano dei coefficienti di correzione per la contabilizzazione del calore attraverso i dispositivi installati dal tecnico abilitato all’interno degli appartamenti dei cittadini lombardi.

Insomma, anche in Lombardia si dovrà tenere conto, ai fini del pagamento per le spese di riscaldamento, solo dei consumi effettivi di ciascun condomino.

La retromarcia deriva dalle perplessità sorte a causa delle norme di rango superiore che, per il diritto amministrativo, non possono essere contraddette da quelle gerarchicamente di livello inferiore. Ricordiamo, infatti, che l’impiego di “correttivi” sono vietati sia da norme nazionali (legge n. 10 del 1991 e decreto legislativo n. 102 del 2014) sia da norme europee (direttiva 2012/27/UE).

In particolare, il decreto legislativo 4 luglio 2014 n. 102 (art. 9, comma 5, lett. d)), recepito anche da Regione Lombardia, prescrive chiaramente come nella contabilizzazione del calore : “l’importo complessivo deve essere suddiviso in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile e ai costi generali per la manutenzione dell’impianto, secondo quanto previsto dalla norma tecnica UNI 10200 e successivi aggiornamenti”.

Ora, però, siamo di fronte a un classico cortocircuito che al Pirellone dovranno rapidamente affrontare. Infatti, quei condomini che si sono già adeguati alla delibera della giunta regionale n. X/1118 (che prevedeva l’impiego dei correttivi nel metodo di calcolo del calore) rischiano di vedersi comminare (a partire dal 1° gennaio 2017) una sanzione amministrativa che può arrivare fino a 2.500 euro, proprio perché effettuano la contabilizzazione del calore senza considerare il consumo effettivo: insomma, un vero e proprio pasticcio paradossale da risolvere rapidamente!


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