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continua il diario di “Mamma Coraggio” contro i Lambretta:”la mia vita in trincea nelle notti di bamba”

Creato il 27 luglio 2014 da Claudiober

4-logoUna mamma coraggio con il suo bambino tra le occupazioni dei Lambretta- Diario da una casa popolare occupata

Di Gabry- ( a cura di Milanosmarritatv.net)

1-TRA GLI OCCUPANTI ABUSIVI

È il primo agosto 1983, ore 12. Io ho solo 10 anni e sono in viaggio sui mezzi pubblici con mia mamma e i miei fratelli, uno di 11 anni e l’altro di pochi mesi…Non so ancora dove stiamo andando di preciso, la mamma mi dice che stiamo andando a vedere la nostra nuova casa.Sapevo che avremmo cambiato casa perché nei mesi precedenti, io e i miei fratelli, accompagnavamo sempre la mamma al Pirellone, dove ci mettevamo pazientemente in fila per fare domanda di un alloggio popolare perché nella casa privata dove abitavamo prima siamo stati sfrattati per la vendita dell’immobile e il mio papà, essendo in quel periodo senza lavoro nn ha potuto acquistarla.
Eccoci arrivati in una zona dove il verde non lesinava… “Che bello” ho pensato io, “guarda quanti prati dove poter giocare” dissi a mio fratello.Certo quella era solo una realtà vista con gli occhi di una bimba di 10 anni.Non appena entriamo nell’alloggio vediamo che è ben distribuito e ha una camera in più rispetto a dove vivevo prima.
Bussano alla porta, mia mamma apre e ci troviamo una vicina molto cordiale che ci da il benvenuto… Anche lei ha 3 figli, tutti maschi e più o meno della stessa età mia e dei miei fratelli.
Ci chiede quando pensavamo di traslocare e mia mamma, ingenuamente risponde “al più presto”… Il volto della vicina si rabbuia e ci mette in guardi “vi conviene portare qualche mobile oggi stesso perché la casa è tenuta sotto controllo da parecchio perché la vogliono occupare, dovete sapere che i 3 locali in questo quartiere fanno gola a parecchi, perché la maggioranza ne hanno solo 2, come la mia”.
Mia madre ancora non capiva “ma scusa, se la hanno assegnata a me e qualcuno entra abusivamente, io li posso denunciare x violazione di domicilio!”
La vicina, da veterana del quartiere, ci informa che “anche se la legge dice così, nelle zone delle case popolari questa legge non viene mai applicata, però” prosegue mettendoci ancora di più in allerta “se ci sono dei mobili dentro e occupano, forse diventa più facile farli sbattere fuori!”
Mia madre, sconcertata da quelle rivelazioni, chiama immediatamente mio padre raccontandogli quanto ci aveva riferito la vicina… Ed eccolo li mio papá, carico come un mulo, a portarsi da solo, a piedi su per le scale fino al terzo piano, prima un letto, poi un altro e un altro ancora… Praticamente non ci siamo mossi da quella casa fino al giorno dopo a riprova che noi già vivevamo li e guai a chi si avvicinasse alla nostra casa…

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Gli anni trascorsero, e la vicenda sopra descritta si rivelò solo la punta dell’iceberg di quelle realtà che si nascondono nelle zone delle case popolari.Gente anziana dimessa dagli ospedali che al loro rientro non solo non si trovavano più una casa perché nel frattempo gliel’avevano occupata, ma anche tutti i loro effetti personali, dai mobili ai vestiti e qualsiasi cosa c’era nell’alloggio… completamente spariti!!!Più crescevo e più mi indignavo a certe situazioni decisamente discutibili, come l’occupazione abusiva di alcuni alloggi poi rivenduti a famiglie disperate per 3000/4000€.
Io però non ci potevo fare nulla, infatti mia madre continuava a ripetermi che “una sola nocciolina in sacco vuoto non fa rumore!”
Era vero. Ero da sola, quindi cominciai un po’ a far finta di nulla, praticamente come tutti gli altri, anche se mi si stringeva il cuore x quelle persone a cui sottraevano gli alloggi x rivenderli ad altri disperati.
Purtroppo nel 2002 ci colpisce la tragedia della morte di mio padre per un tumore molto aggressivo che se l’è portato via in 6 mesi.
Mia madre era prossima alla pensione e mio fratello maggiore espresse il desiderio di andare via da Milano… Io decisi di restare, per me sarebbe stato più facile, vivendo in città, conciliare studio e lavoro, per potermi mantenere.

Passano alcuni anni con la solita routine, ma le cose nel quartiere sembravano peggiorare… Ho provato ad ignorarle, fino a quando il Comune mise in vendita gli alloggi a prezzi “popolari”, quindi decisi di aspettare il bando di vendita per poter acquistare anche io l’alloggio. Qualcuno aveva già comprato e il condominio si è trovato con l’obbligo di nominare un amministratore. Un altro pensai io, così oltre alle spese di gestione amministrativa che l’Aler continuava a chiedere, ora c’era anche un amministratore privato da pagare…Molti dei miei vicini, in modo particolare quelli di una certa età, mi chiesero se volevo accettare il posto di consigliera perché di me si fidavano.Accettai volentieri anche se poi mi trovai subissata da richieste di aiuto per qualsiasi questione legale e amministrativa da parte dei vicini che comunque aiutavo volentieri, nonostante il mio tempo libero fosse già poco perché, dopo tutti quegli anni di silenzio forzato, avevo finalmente l’occasione di aiutare i più deboli.Senza rendermene conto mi trovai coinvolta anche in situazioni scottanti come gli abusivi che non pagavano le spese condominiali e l’affitto facendo ricadere alcune di queste spese sui nuovi proprietari, come ad esempio il gasolio per il riscaldamento.Non mi sono mai addentrata sulla problematica degli abusivi, nonostante fosse una tematica che veniva spesso messa all’attenzione del Comune di Milano per via dei suoi effetti negativi.
Non avendo mai appoggiato chi occupasse un alloggio senza il minimo ritegno e senza nemmeno essersi mai disturbato di presentare domanda al Comune, venni bollata dagli abusivi come la “spia” del quartiere. Poco mi interessava, purché mi lasciassero in pace.Non ho mai nascosto invece, la mia solidarietà per quelli che nonostante le diverse domande fatte e con situazioni famigliari disperate, occupavano un alloggio e questo non piacque agli abusivi di comodo, come li definivo io.
Sapendomi sola, incominciarono le intimidazioni, senza rendersi conto che io tacevo per quieto vivere e non per condiscendenza… Ma non passo molto tempo che la mia pazienza fu messa a dura prova. Loro decidevano dove potevo o non potevo parcheggiare l’auto, alle 10 del mattina del sabato non potevo far lavorare i muratori in casa perché “lor signori” stavano dormendo avendo fatto bisboccia fino a notte tarda e spesso direttamente nei loro appartamenti disturbando tutti senza alcuna preoccupazione per gli orari, pretendevano che intercedessi per loro per ottenere un contratto d’affitto, cosa che mi rifiutavo di fare nel modo più assoluto, ecc. ecc.
Come ogni cosa la mia pazienza aveva un limite perché il mio motto è sempre stato “fai quello che vuoi ma non ti azzardare a comandare in casa mia”.
Finalmente un gruppo sortito di inquilini, visti i miei atti di ribellione, cominciarono a svegliarsi. Costituimmo così un comitato di quartiere dove con lotte non poco gradevoli riuscimmo a far arrestare una buona parte di questi inetti.
Io fui convocata tra i testi principali nel corso del processo avvenuto tra il 2009 e il 2010 sul racket delle case popolari, e questo decisamente non piacque ai collusi degli arrestati.

Cominciarono minacce pesanti e intimidazioni fino addirittura a trovarmi la colla nella serratura di casa che fortunatamente era stata appena messa quindi riuscii comunque ad accedere nel mio appartamento ma creandomi un grosso danno perché essendo una porta blindata cambiare la serratura fu molto costoso.
Dopo ripetute denunce fatte in questura e vista la situazione pericolosa che si stava evolvendo, il questore mi propose di chiedere un cambio alloggio perché si rendeva conto che l’eliminazione completa di questi soggetti sarebbe stata dura e tortuosa.Sul momento rimasi basita da tale proposta perché avevo appena finito di mettere a posto il mio alloggio per poterlo comperare al bando successivo… Ma ormai il quotidiano era diventato inquietante: ritrovarmi 20/30 persone giù ad aspettarmi per decidere chi fra loro doveva cominciare a pestarmi, mi ha dato la spinta di accettare un cambio alloggio.

2-NELLA CASA DI CITTA’ STUDI

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Ed eccomi qui, in zona città studi, un appartamentino più piccolo ma messo in una posizione idilliaca, certo i lavori da fare erano impressionati, ma l’avere visto che all’appartamento apparteneva un giardinetto privato con tanto di ingresso personale sulla piazza Ferravilla, fu l’ennesima condizione che mi convinse ad accettare l’alloggio.

Scoprii con mia sorpresa che le villette di fronte casa mia, tra piazza Ferravilla e la via Apollodoro, erano occupate da famiglie per bene e con una di queste, essendo proprio di fronte casa mia, a pochissimi metri, ci fu un legame quasi immediato.
Una donna dolcissima di circa la mia età, con 5 figlii, di cui 4 molto piccoli.
Mi innamorai di questa famigliola xke ogni membro era una persona deliziosa.
Il mio compagno di allora era spesso in viaggio per affari e quindi capitava di non vederci per lunghi periodi. Quando non c’era lui, c’erano Silvia e i suoi splendidi bambini… Scoprii insieme a lei di aspettare un bambino e la gioia che mi manifestò fu talmente contagiosa da farmi vivere ancora meglio quella notizia. Erano passati 2 anni dal mio trasferimento quando venni a sapere che la famiglia di Silvia, insieme alle altre quattro che occupavano regolarmente le villette, furono invitate dall’Aler ad andarsene con la promessa di avere nuovi alloggi sempre fuori ERP, ma con le stesse condizioni di affitto. (Purtroppo nel tempo questa si rivelò una bufala, infatti l’affitto della famiglia di Silvia raddoppio in modo impressionante, da 500€ circa a 1200€ al mese).

Accettarono perché intimiditi che in un aula giudiziaria avrebbero solo speso un sacco di soldi in avvocati e che tanto sarebbero dovuti uscire ugualmente perché le villette servivano all’Aler per il progetto EXPO.
4 su 5 famiglie lasciarono i loro alloggi, e questo avvenne nel dicembre 2011.
Le uniche mie domande erano “quali cavolo di progetti potevano avere per questo genere di villette fatiscenti per arrivare a mandare via intere famiglie con la scusa dell’EXPO?”
Ma la mia domanda rimase sospesa nel nulla perché quelle case rimasero vuote e senza l’inizio di alcun lavoro fino all’aprile del 2012, quando il collettivo dei Lambretta se ne appropriò senza ritegno, denunciando ai 4 venti ke la loro occupazione era giustificata dal fatto che Aler teneva vuote quelle villette da decenni… “Ma quando mai” pensai io, tanto più che ero a conoscenza dei retroscena sugli pseudo sfratti perpetrati a famiglie per bene.Nonostante la mia indignazione provai ad approfondire con il collettivo il perché del loro gesto e che ripercussioni avrebbe avuto la loro occupazione, perché come già detto, il mio appartamento, come quello di altri vicini, sono a pochissimi metri da questi immobili.

3-ARRIVA IL LAMBRETTA

Mi furono enunciate una serie di iniziative sociali che avrebbero riqualificato il quartiere,,, “riqualificato da cosa?” Chiesi io! Il quartiere era tranquillo e senza alcuna cosa di cui poteva lamentarsi.Tra i primi sconvolgimenti del collettivo ci fu il deturpamento con graffiti mostruosi sulla facciata della prima villa che affaccia proprio sulla piazza Ferravilla, cosa mal vista da tutti perché consapevoli che, anche se fatiscenti, si parla di villette in stile Libery dei primi del ’900 di cui il quartiere, comunque, ne andava fiero!

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Dalle finte promesse dì cordialità e rispetto per le abitazioni vicine, non passò molto tempo che le reali intenzioni del collettivo saltarono fuori: disturbo a ogni ora del giorno e della notte con musica a palla, festini serali con schiamazzi, marijuana che veniva consumata tranquillamente da chiunque e alcol che girava come acqua fresca anche in mano a minorenni.
Dopo MESI di trattative col collettivo per cercare un reciproco rispetto e finte promesse ho cominciato a scrivere al Comune di Milano e all’Aler, questo nel settembre 2012, per far si che venissero presi seri provvedimenti in quanto non ne potevo più di vedere il mio bambino svegliato di soprassalto perchè gente fumata e ubriaca ci lanciava petardi sulle persiane o da risse di ogni genere con urla disumane e il tutto anche in piena notte.

4- CERCO SOLIDARIETA’I

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Siamo nel luglio 2014 e a oggi le cose non solo non sono migliorate ma anzi sono peggiorate in maniera vergognosa!!!
Se inizialmente ai miei interventi infuriati erano corrisposti con uno “ci scusi signora”, ma comunque continuavano con il comportamento maleducato, adesso mi rispondono “tornatene dentro e non rompere”, “appena vedo tuo marito gli spacco il culo”…

Dal 2012 a oggi non ho smesso di scrivere mail a tutte le istituzioni possibili e immaginabili per denunciare quanto stavo subendo: dal sindaco al vicesindaco, dal prefetto al questore, dal presidente dell’Aler al presidente del consiglio di zona 3 e io suo vice…
A parte qualche frasettina fatta di convenevoli rilasciata solo da un paio di queste, per il resto ho ricevuto solo silenzio e indifferenza.A questo punto cambiai tattica e cominciai a sentire cosa ne pensava il vicinato, formato prevalentemente da persone molto anziane e da famiglie con bambini piccoli. Scopro che anche loro vivono il mio stesso disagio ma hanno paura perché nonostante in tutto questo periodo, davanti a situazioni estreme, siano state chiamate le forze dell’ordine NESSUNO è mai intervenuto per far cessare questo scempio!
Comunque io non mi sono arresa… Il mio bambino HA DIRITTO a una vita tranquilla e vederlo svegliare di notte terrorizzato da questi delinquenti mi ha fatto salire ancora di più il sangue al cervello.
Ho apprezzato l’iniziativa di un’altra mamma che, allegata a una sua lettera di protesta, ha fatto un soddisfacente raccolta firme che abbiamo depositato in questura.
Ma ancora nulla! Nell’approfondimento del caso comincio a spulciare tutto ciò che la rete potesse darmi per trovare nuove strategie per farmi ascoltare da qualcuno, ma scopro una cosa che mi lascia completamente basita: membri della giunta in carica che difendevano sui giornali questi personaggi definendoli “bravi ragazzi con splendide iniziative a favore del quartiere”…

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Lo sgomento di tali affermazioni mi hanno portato a giocare allo stesso gioco che stavano facendo alcuni politici…
Il problema di ordine e sicurezza e la richiesta di aiuto alle istituzioni dovrebbe essere ed esistere a prescindere dal colore politico che gli appartenenti alle istituzioni hanno abbracciato, ma viso che il giochino è la sinistra è meglio della destra e viceversa, e visto che la giunta in carica è di sinistra, ho chiamato appartenenti dell’opposizione affinché sollevassero il problema a livello politico, proprio come volevano loro.
In parte ha funzionato, ma l’aver messo subito in chiaro che io mi muovevo non per appartenenza a un colore politico ma per difendere il mio bambino ha avuto risvolti positivi ma soprattutto negativi. Infatti quelli dell’opposizione, dopo aver punzecchiato quelli di sinistra, si sono resi conto che io non ero manovrabile e non lottavo per denigrare la giunta in carica perché arancione ma mi rivolgevo a loro perché sono le istituzioni preposte che avrebbero dovuto garantire la sicurezza di ogni singolo cittadino.
Tutti sembravano rispettare grandemente questa mia posizione tant’è che grazie a loro sono usciti i primi articoli di giornale a partire da Milano Post dove fu descritta la situazione di disagio che vivevamo io è il bambino, a IL GIORNALE e LIBERO che denunciarono gli orti di marijuana grazie alle foto che ero riuscita a fare insieme a un giornalista per dare prova dell’esistenza di questi orti.
Io ho continuato a muovermi e a contattare tutti e di più. Qualcuno della giunta si è fatto avanti appoggiando la mia battaglia perchè convinti che ogni atto di illegalità non è tollerabile a prescindere dalle motivazioni che ne hanno dato corso. “Una mosca bianca”m pensai sul momento.
Come già detto, essendo esentata da rapporti in esclusiva con chiunque, ho avuto modo di conoscere un membro della cosiddetta giunta “arancione”, e confesso che mi ha ispirato abbastanza fiducia per metterlo a conoscenza dei fatti inquietanti che vivo col mio bambino tanto più che si è degnato di venire di persona a constatare quanto da circa 2 anni sto denunciando. Inutile dire la reazione sconvolta che ha avuto e che nelle mie denunce non c’era alcuna esagerazione, ma anzi la situazione era peggiore da quella che si poteva evincere dai miei scritti, tanto da sentirsi coinvolto e mi propose di parlare con altri esponenti della giunta che non erano a conoscenza di quanto fosse grave la situazione.
Questo mio contatto con Palazzo Marino probabilmente non è stato visto di buon occhio dall’opposizione, tant’è che da tanto guerriglieri che erano, giornalisti compresi, sono spariti TUTTI!!! Tra chi mi risponde a monosillabi ai miei messaggi, a chi addirittura mi ignora del tutto!

Solo un giornalista è rimasto colpito in modo del tutto neutrale dalla mia storia, tanto è che mi ha proposto di scrive questo diario che puntualmente scrive sul suo sito, e le parti dei racconti più raccapriccianti che gli ho girato, si è premurato di farli scrivere su giornali importanti con la quale lui aveva contatti.
Con questo non vuol dire che non si siano fatti nomi e cognomi dei vari personaggi coinvolti anke se appartenenti alla cosiddetta “giunta arancione”, in questa faccenda dove addirittura, sempre grazie alle ricerche di questo giornalista, scopro che alcuni assessori hanno fedine penali da brivido… E qui mi chiedo: come possono ricoprire una carica pubblica questi soggetti visto che io, per partecipare a un concorso pubblico in qualunque Pubblica Amministrazione, devo fornire una fedina penale immacolata??? E come poteva coesistere la carica di Presidente alla Sicurezza di un certo avvocato che poi si scopre essere anche il difensore di questi delinquenti???
Ci sarà mai qualcuno che saprà rispondere a questi quesiti???
Vedremo e nel frattempo annuncio tranquillamente che io NON MI FERMO!!!
Soprattutto per il mio bambino che HA IL DIRITTO di avere notti tranquille senza essere terrorizzato da questi delinquenti apparentemente “intoccabili”!!!!

5-IO E I LAMBRETTA

(nella foto, piantagioni di marjuana coltivate dai Lambretta nei giardinetti delle case occupate)

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Ricordo quando per puro divertimento mi sparavano dei petardi in piena notte direttamente sulle finestre.  Poi passiamo ai rumori assordanti tutto il giorno. Infatti le villette sono diventate un cantiere a cielo aperto. Questi , che ormai si ritengono i padroni della zona e fanno lavori edilizi. Ovviamente senza nessuna licenza e senza nessuna norma di sicurezza. Poi continuiamo con feste e festini soprattutto nei periodi estivi praticamente tutte le sere fino alle 3-4 del mattino. Passiamo alle guerriglie notturne perchè a loro dire sulla piazza passano i “fascisti”, quindi via a urla imprecazioni e lancio di bottiglie e altri oggetti.  Musica a tutto volume. Fuochi per motivi ignoti accesi spesso con materiale tossico con conseguente fumi che intossicano i nostri appartamenti e i nostri bambini. Cani che abbaiano di giorno e di notte. Ragazzini che fanno pipì in giardino.   Rollano canne e fumano cannabis come fossero marlboro, con fumo e odori da volta stomaco.  Bestemmie e linguaggio da strada all’ordine di 2 su 3. Tutto questo a pochi metri dalla nostre finestre. Ma anche tutti gli altri abitanti della zona devono fare i conti con questa situazione di anarchia e illegalità costituita.  Ultimo tra gli episodi, domenica sera durante la partita urla da stadio che hanno terrorizzato i nostri bambini (alcuni asmatici e affetti da disturbi neurologici) e ne sta ancora pagando il prezzo perchè facciamo ancora fatica a metterli a dormire. Comunque gli episodi sono tanti e ripetitivi solo che adesso se protesti, prima si quietavano un po’, adesso partono in massa con minacce e intimidazioni.
Continuiamo a fare esposti a tutte le Autorità competenti (Comune, Questura, Prefettura, Magistratura…).. Abbiamo raccolto firme, dove praticamente tutti gli abitanti delle nostre case hanno firmato. Ma niente si muove. Siamo abbandonati. E anche i media se ne fregano.”
Senza andare lontano accenno già all’episodio di ieri sera, 4 maggio 2014: rientro a casa alle 22 circa con il mio bambino, che adesso ha 2 anni, e che metto a letto vista l’ora.
Al mio rientro trovo a 5 metri dalla mia finestra un gruppo di circa 20 persone che tranquillamente guardano la televisione in giardino perché ovviamente le ville occupate di piazza Ferravilla sono diventate un Pub a cielo aperto.
Odore di cannabis insopportabile mi portano a chiudermi immediatamente dentro casa soprattutto per non far respirare quello schifo al mio bambino, e che se ovviamente segnali alle forze dell’ordine ti rispondono che ormai la cannabis è legale: davvero?
Da quando? Chiedo io, perché dalle ultime so che ancora la legge non è stata approvata e poi anche fosse questo significa che io è il mio bambino dobbiamo essere intossicati da quello schifo?
Si fa notare a queste “persone” che forse, vista l’ora, era il caso di abbassare le voci e la televisione, col risultato non solo dell’indifferenza assoluta ma con urla disumane durante,sembrerebbe una partita, che hanno per 3 volte terrorizzato il mio bambino perché svegliato di soprassalto.Ovviamente il mio disappunto, è sfociato nell’inveire contro tali “esseri” che in tutta risposta mi hanno solo minacciato e intimato di rientrarmene in casa.
È stato chiamato per ben 2 volte il 113, che come al solito e grazie alle disposizioni avute abbiamo dovuto attendere la fine della  trasmissione perché le signorie tanto protette del centro sociale ci consentissero di tornare a dormire.
Peccato che il mio bambino ormai terrorizzato abbia avuto le sue difficoltà nel riprendere sonno. Le sere si continua fino a orari indecenti con musica alta e urla, intossicati da fumi di roba che viene bruciata, spesso tossica, nonostante il continuo chiedere aiuto al 113 senza ovviamente alcun risultato.
Il condominio di viale Romagna 23 e 25 ha fatto una raccolta firma per un esposto, che non è nemmeno stato accettato come tale, ma semplicemente archiviato!
Il  giorno è un cantiere aperto con muri all’interno delle ville occupate che vengono abbattuti senza alcun ritegno e controllo.
La sporcizia trabocca dalle parti all’aperto con la conseguenza di trovarmi invasa anche dai topi. In vista, numerosi carrelli rubati a diversi supermercati, sporcizia, tavoli e sedie per bivacchi all’aperto come fosse un locale pubblico senza controllo.
Quando decidono di fare festa viene blindato il quartiere perché a quanto pare possono permettersi anche il lusso di festeggiare in strada intimandoci di  spostare le macchine perché loro le devono chiudere a loro uso e consumo per mercatini all’aperto e con alcol e droga che scorrono a fiumi. Le forze dell’ordine? Guardano ed eseguono gli ordini di non intervenire!
Ma se mi metto io sul marciapiede a fare mercatino, in quanto secondi vengo denunciata a piede libero per occupazione abusiva di suolo pubblico, attività illegale, e  chi più ne ha più ne metta??????????
Visto il lassismo del sindaco, persino gli zingari hanno occupato delle villette, cosa ancora più sconcertante che da tali alloggi sono state sfrattate 5 famiglie dove nella sentenza si enunciava la validità dello sfratto per via dell’Expo! Complimenti! “

6-I CONCERTI

incipit -lambretta
Un vicino mi racconta: “oggi abbiamo fatto sparire gli striscioni del Lambretta che avevano messo in piazza Ferravilla e v.le Romagna ,e messo un cartello al loro posto.  Poi però ha piovuto e  il concertone lo hanno spostato allo Zam.  Roba da criminali.  Ma per lo meno la gente di p-zza Ferravilla dormirà”.
“ il concerto non l’hanno più fatto qui in piazza, in compenso hanno per tutto il pomeriggio tenuto la musica da discoteca ad un volume talmente alto che si sentiva persino a finestre chiuse e sigillate, sembrava di avere lo stereo a palla dentro casa!!

C’è solo da sperare che li buttino fuori presto perché ormai le loro manovre sono solo finalizzate a disturbare arbitrariamente chi li vuole mandare via.
Poi,a sera, abbiamo potuto dormire. Quelli del Lambretta hanno spostato il concerto alla sede dello ZAM per  previsione pioggia, quindi noi qui in realtà questo sabato c’è la schiviamo, ma non oso pensare nella zona dello ZAM con due  se non più centri sociali radunati insieme con musica dal vivo all’interno di quello stabile fatiscente …Per noi residenti  le  giornate saranno sempre le stesse……. Io che mi chiudo in casa e spesso quando esco mi fanno il verso urlando il mio nome con frasi che  sinceramente non capisco, ma sono i soliti 2 o 3 perché sento che gli altri li zittiscono….

Giovedì  sera hanno inneggiato il NO ALLO SGOMBERO fino alle 2 di notte e oltre, e spesso urlavano il mio nome… La mia migliore arma è uscire sorridendo e ignorarli come se non esistessero… Però diciamo che  in linea di massima la mia  routine è questa…Ieri hanno  dimesso il mio bambino dopo una settimana di ospedale ma la notte io la facevo a casa perchà in ospedale rimaneva mia mamma, e per tutta la settimana urla e inni fino alle 3 del mattino…”.

7-IN TRINCEA

“ Quando verremo sgomberati , vedrai che sgombrerai anche tu, carogna”

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“ Piantela” rispondo“ Mi hanno  risposto sparandomi  contro la porta di casa un petardo. Ma io non ci ho visto più… C’era il mio bambino  in casa… Poteva restarci… Allora  dopo le minacce, sono scesa con un coltello da macellaio…. Provate a toccare la mia casa e il mio piccolo e vi stendo …ho detto.. Nessuno s’è fatto avanti .”

E c’è un via vai di scooter nuovi di zecca, firmatissimi, di moto KTM. Poi arrivano i genitori con i Suv, le Mercedes…Questi sono tutti figli di papà..
Sti sbarbati si  guardano la partita, e giù urla fino all’alba: stanno tutti ubriachi e fatti nel giardino che hanno occupato, dove un bar vende superalcolici:  la marjiuana viene coltivata nei giardinetti Questi fumano e vociano e con l’intimidazione ci impongono di tacere. Ma ora… basta…Non smaltiscono l’immondizia che resta a marcire nei cortili delle villette:il risultato è che centinaia di topi ci assaltano di notte.Mi affaccio e grido: ragazzi,per favore, abbiamo bambini piccoli.. implora Adalgisa. Il volume della partita trasmesso da un megaschermo nel giardinetto del Lambretta  è a livello altissimo e sono le 3 del mattino …:ragazzi, abbassate il volume”.Risponde nel buio una voce devastata …” Per….ché?”“ Questi sono fatti di alcol e di droga…Si sente una puzza di cannabis che  stordisce…Qui purtroppo ci sono solo  persone  anziane che non possono scendere in strada,  e loro se ne approfittano .
E come si possono difendere? Gettando dal balcone la dentiera? Poi ci sono anche alcune  donne  non hanno il marito, vivono sole e separate con i figli piccoli  ..
E’ uno strano villaggio , questo.Solo villette liberty dell’Aler . Sembra un angolo della vecchia Inghilterra .In una  villetta ristrutturata ci sta il magistrato Livia Pomodoro, che ha relazionato  al Prefetto della situazione : ma  poi non è successo niente.Una palazzina è occupata dai rom. Un’altra da spacciatori del Maghreb. 4  palazzine dal Lambretta.Poi ci sono  le palazzine dei Vip:  in una che l’Aler sta ristrutturando ci dovrebbe venire ad abitare Formigoni..

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E poi ci sono le pantegane, padroni delle villette, degli orti, dei giardini interni  :  bestie grandi come gatti .”E poi c’è il business. Perché aprire un centro social conviene.Il business è nella gestione delle feste:  questi dello Zam si stampano i volantini con le guest che canteranno nella piazza davanti alle villette. Poi stampano gli avvisi:   volantini che mettono sulle auto in sosta e avvertono i residenti di spostare le auto. Chi non le sposta, trova le gomme bucate o lauto sfasciata. Il giorno del concerto,  innalzano un palco abusivo davanti ai negozi, e nessuno fiata. Si allacciano alla luce pubblica.
Allora io e altre donne siamo andate in questura per protestare: ma come, mio marito aveva una gelateria e doveva emettere lo scontrino. Avevano un fascicolo alto mezzo metro sul Lambretta.. Hanno allargato le braccia ….. Pare addirittura che il figlio del sindaco bazzichi il centro Lambretta. E chi li tocca più?  I poliziotti però non vedono l’ora di segarli, tutti quegli spinellati figli di papà. Non sono sfigatelli.
Ho cercato di dialogare con questi ragazzi : mi hanno risposto che l’Aler ha decine di case sfitte, loro le occupano per dimostrare che ci sono spazi sociali inutilizzati in città. E che lo fanno per vivicizzare il quartiere: hanno aperto bar, palestra di box, bar,affittano camere agli studenti … Però non emettono scontrini e si tengono loro tutto il ricavato. Poi dicono che la loro presenza ha smantellato lo spaccio di droga:per forza, ora sono loro che ne hanno il monopolio… coltivano la marjiuana negli orti ,e  la vendono…

Io rischio  la depressione, rischio di finire sotto  psicofarmaci. Ma sono forte. Però mio figlio è seguito da uno psichiatra, ha incominciato ad accusare ritardi nel linguaggio… E’ spaventato …il rumore è assordante,di notte. Chi può va a dormire dai parenti. Mi affaccio alla finestra, e loro mi gridano: non rompere, torna in casa.I negozianti poi  hanno paura . Sono  stati minacciati che se protestano per i concerti gli sfasciano il locale.Abbiamo tentato allora  con le petizioni e le firme .Chi abita nelle villette ha firmato. Ma mi chiedo: noi dobbiamo appellarci al prefetto perché lui applichi la legge? E ‘  assurdo. Prefetto tu ci chiedi di raccogliere le firme per fa rispettare la legge? Ma è un mio diritto.Lo stress ci fa andare via  da questo paradiso. I miei vicini hanno accettato di spostarsi in un altro quartiere. Qui pagavano 500 euro al mese. L’Aler  avevano promesso un canone uguale. Invece ora pagano 1200 al mese. Cornuti e mazziati dall’Aler! E intanto, questi dello Zam ci stanno a gratis, a spese nostre. Mafia sono!

8- LA DOCE VITA

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Sabato-“Il baccano di giorno varia di giornata in giornata, alcune giornate non si vede nessuno altre sono qui a fare un baccano assurdo, il pomeriggio invece sono quasi sempre qui.Due pomeriggi fa, saranno state le 17 circa, quindi in pieno giorno, erano radunati davanti alla mia finestra circa una decina di ragazzini che si scambiavano tranquillamente una bottiglia dalla quale aspiravano fumo… Credo non sia necessario entrare nei dettagli per capire di cosa si trattasse.Circa un’ora dopo mi raggiunge una mia amica e vedendoli afferma: “sembrano tranquilli oggi” e a me è venuto spontaneo rispondere, in modo che sentissero anche loro: “per forza, si stanno facendo di bamba!” … Nessuno di loro ha fiatato.

Domenica-“La giornata di ieri, nel pomeriggio in modo particolare, l’hanno passata a lanciarsi gavettoni d’acqua, urlando come se fossero a un parco giochi tipo Gardaland! In serata, e fino alla una di notte passata non c’è stato un momento di pace, tra urla dalle finestre tra una palazzina all’altra dove c’è il bar abusivo che hanno avuto l’intelligenza di fare proprio davanti alle nostre finestre, risate a piena voce, rumori di oggetti che venivano sbattuti appositamente su altri oggetti tipo bidoni metallici, liti, bestemmie di ogni tipo…
Risultato? Il mio bambino si è svegliato e mi ci sono volute più di 2 ore per calmarlo e per cercare di farlo riaddormentare mentre io alla fine non sono più riuscita a chiudere occhio!!!
Giorni addietro un certo Alessandro, facente parte del collettivo, ha avuto la faccia tosta di rispondere a un mio commento su Facebook dove chiedeva quali sarebbero le cose immonde che continuano a fare nei confronti di persone indifese come bambini e anziani. Gli ho risposto per le rime e credo che ormai sapendo di essere sotto assedio il loro comportamento sia decisamente provocatorio e appositamente fatto per disturbare il vicinato che ha avuto il coraggio di ribellarsi al loro stile di vita di cannaioli e ubriaconi.Questo è quello che è successo in questi ultimi 2 giorni… Vediamo i prossimi!!!”

9- LA POLITICA

limonta
Io non ho sentito più nessuno delle tante persone interessate al problema…Il consigliere X…. non mi ha mai chiamata e Y, il consigliere di zona, mi risponde a monosillabi… Sono convinta che l’aver parlato con uno del PD gli abbia dato fastidio, nonostante fosse.Un  sovrintendente capo della polizia di stato e a me interessa questa sua figura,  poi ke faccia parte di sinistra o di destra o che sia un cane o un gatto o un marziano a me non interessa.Ma alcuni forse non lo hanno ancora capito.Non sono stupida!!! Xó va bene così!!! Io voglio uscire da questa situazione e non prestarmi ai giochini politici con la quale queste storie vengono spesso strumentalizzate…Comunque, quello a cui voglio arrivare adesso è il questore!
Mi deve dire in faccia che lui non interviene perché Aler non gli garantisce la successiva messa in sicurezza degli immobili dopo lo sgombero, perchè a questo punto poi sarà Lombardi, il presidente dell’Aler che dovrà dare diverse spiegazioni.Io non sto giocando e forse a qualcuno  questo non è chiaro… e non starò qui a farmi prendere per i fondelli.Io procedo con la LEGGE, non me ne frega niente dei loro colori di bandiera tanto più che si puntano il dito contro a vicenda ma di merda ne hanno seminato sia da destra che da sinistra.
Quindi non vengano a fare i santocchi con me adesso, tanto più che non si permetta nessuno a giocare con la pelle di mio figlio perchè allora si che conosceranno Gabry quando si incazza!

10-IN ATTESA DI UNO SGOMBERO

gavettoni
 ..e poi ci sono quelle giornate dove, dopo aver preso mio figlio al nido, mi intrattengo e gioco con lui fino all’ora in cui devo preparare la cena. La televisione sintonizzata su Rai YoYo è un rito, perchè ovviamente ci sono i cartoni e le canzoncine che piacciono a lui. È ora di preparare la cena; metto il piccolo nella culla così gioca un po’ da solo e io in cucina con la mia Tv accesa su un programma serale che mi tiene compagnia… Subito dopo c’è il telegiornale. Mentre cucino, ogni tanto butto l’occhio sullo schermo e spesso sono disgustata dalle notizie sulla guerra e sulle solite immagini di devastazioni, frutto dell’egoismo umano. Cambio canale e mi sintonizzo su uno che trasmette vecchi telefilm… Ovviamente li seguo in modo superficiale perché i miei occhi rimbalzano tra i fornelli e il mio bambino che tengo costantemente sotto controllo. Si mangia e anche in cucina ci sintonizziamo su Rai YoYo, e dopo cena lavo e preparo il mio bimbo per la nanna. Sono le 21, resto con lui un’altra mezz’ora e poi gli preparo la sua ulteriore coccola serale, un pochino di latte con 2 biscottini. Si rilassa, ed ecco che per le 22 crolla come un orsacchiotto in letargo. Spengo le TV e finalmente mi godo un po’ di silenzio interrotto solo dal passaggio sporadico in piazza del tram, da qualche auto e dalla mia musica preferita in sottofondo. Rispondo a qualche amica su facebook, leggo qualche mail se c’è e mi godo anche io una tazza di latte caldo.

Ecco, questo è lo scenario in cui vorrei tornare a vivere… Non tanto per le abitudini di gestione del mio bimbo o le consuete faccende che ovviamente sono di rito…
Il silenzio? La mia musica preferita in sottofondo? Rilassarmi mentre scambio due parole col mio compagno o qualche amico su facebook?
Cose impossibili ormai perché sotto le mie finestre un gruppo di ragazzini ha deciso di vivere in modo alternativo, fregandosene completamente se questo può incidere sul quotidiano di qualcun’altro!
Tra le cose già citate in precedenza come la TV vista all’aperto direttamente sotto la mia finestra mentre si fumano canne a gogo e il bar sempre davanti alle mie finestre con urla e schiamazzi di gente che non è semplicemente sballata da fumo ma è palesemente ubriaca, adesso assistiamo anche alle loro riunioni che ben si guardano dal fare direttamente sotto la mia finestra (hanno paura che senta anche io???) ma a una distanza che può raggiungere i 20 metri dove comunque i toni lasciano spesso carpire i discorsi che vengono fatti…
Tra questi: chi  deve scrivere lo striscione con slogan anti sgombero, chi contatta quelli degli altri centri sociali per rafforzare le loro postazioni di difesa per quando è se avverrà il loro sgombero, come raggirare la polizia dopo lo sgombero con finti cortei pacifisti dove un gruppo fa credere di orientarsi verso una direzione mentre un altro resta pronto a rioccupare non appena le forze dell’ordine diminuiscono per seguire il corteo!!!
Tra gli ultimi volantini distribuiti c’è la minaccia verso l’Aler che se loro vengono sgomberati la loro palestra dove fanno box la porteranno in strada davanti alla sede di viale Romagna e come gesto eclatante, un gruppo di circa 20 persone muniti di guantoni da box e a petto nudo, sfila correndo e urlando, davanti la sede Aler che “i lambretta non si sgombera”… Forse pensavano di impressionare gli abitanti del quartiere e i passanti senza rendersi conto dell’ilarità e pena che hanno solo suscitato nella maggioranza degli ignari testimoni.Un collettivo che vanta prezzi sociali per le loro attività a beneficio di coloro che non si possono permettere una palestra, un ristorante, una sala Tattoo, alcolici e il cinema…Certo perché chi invece queste attività le ha aperte legalmente, pagando tasse sugli incassi, le messe a norma e tutto il resto sono solo degli sciacalli…

Mi trovo a leggere su un social una discussione che aveva come tema i comportamenti illegali e disordinati di alcuni collettivi e mi sento di partecipare alla discussione, essendone personalmente coinvolta. Solo 3 persone hanno parlato a favore dei Lambretta, guarda caso 3 dei loro membri, vantando attività sociali che in tutta verità nel quartiere nessuno ha mai visto se non le solite merdate più volte denunciate che hanno solo avvantaggiato il collettivo e nessuno del quartiere compreso quello del disturbo anche in piena notte.Dopo aver suggerito loro di smettere di farsi le canne e di tornare alla realtà, così magari i loro vaneggiamenti potevano essere anche più credibili, un certo Alex, risponde facendo riferimento ai soldi spesi dal Comune di Milano per il Pirellone 2.Questo è stato il chiaro segnale che la conversazione sul social stava diventando delirante, quindi dopo aver suggerito di andare a vedere quali effetti hanno le canne sul cervello ho chiuso la discussione perché vederti tirare fuori argomenti che non centravano nulla nel contesto della discussione stessa, assomigliando sempre più a un’arrampicata sui vetri, ho capito con che genere di inabili cerebrali stavo conversando!!

Escono gli articoli sui giornali di orti di marijuana, smantellati immediatamente tra imprecazioni e minacce verso le palazzine vicine, per poi sentirti dire che  nessuno sapeva degli orti perché era stato un loro aggregato che la stava coltivando a loro insaputa e comunque era solo cannabis industriale…  Quindi la foto dove si vede un’attempata signora dai capelli bianchi, e frequentatrice del gruppo, mentre sta davanti a un frigorifero con altri 2 ragazzi li davanti agli orti vuole farci credere che non si erano accorti di nulla??!! Allora è il caso che tra le attività aperte illegalmente, il collettivo convochi anche un oculista!!
Ma veramente questi quattro imbratta muri cannaioli pensano di prendere per i fondelli così palesemente il prossimo??? Ma le cavolate che sparano le studiano nel collettivo o le improvvisano sul momento???
Mi sento dire da un appartenente della giunta che un membro esterno del collettivo desidera riallacciare i rapporti con la sottoscritta perché un domani che i lambretta verranno sgomberati io potrò annunciare a tutti i giornali “come si stava bene quando c’erano i lambretta”… Sono scoppiata a ridere!! Quale altra reazione avrei potuto avere.

Intanto la situazione non è cambiata di una virgola…Oggi, a 2 giorni dallo sgombero dello ZAM, da questo pomeriggio regna il silenzio più assoluto. Il bar è chiuso, niente musica a palla, niente schiamazzi, nessuno nel giardino di fronte e sotto le mie finestre… Mi viene in mente una vecchia barzelletta dove uno dice “ma com’è che in casa tua non ci sono zanzare” e l’altro risponde “ne ho ammazzata una e sono andate tutte al suo funerale”!!

Speriamo che questa situazione di lutto dei Lambretta duri per qualche giorno, così che anche noi che viviamo sotto assedio di questi inetti, possiamo passare qualche giornata in tranquillità… Però mi sorge un dubbio: ora, mente scrivo, sono circa le 17, la giornata in effetti non è ancora finita per esultare….Volevano riqualificare il quartiere, e hanno creato l’inferno.
(Continua..)

diario 1

 


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